CITAZIONE (Skiwalker @ 30/10/2017, 19:37)
Urca! certo che ho voglia di salire sul sellino della RT!..me ne avevate parlato il giorno che stavo rientrando dal Portogallo quando ci siamo incontrati alla Morra e ora mi è rimasta la curiosità del vostro viaggio di come era andato
Piccola correzione: il mio paese si chiama La Morra
CITAZIONE (Gold Wing @ 30/10/2017, 19:40)
Ma la scala poggiata lì fuori serviva per arrivare alla vostra stanza al primo piano?
Beh, l'affittacamere costava poco ma non fino a questo punto
CITAZIONE (mototopoautogatto @ 30/10/2017, 22:31)
FINE REPORT
DAI DIMMI CHE è UNO SCHERZETTO-DOLCETTO...CONTINUAAAAAA
Da buon cuneese il dolcetto (o duset) lo conosco bene...
@tutti: grazie, ora continuo con le tappe successive!
04 AGOSTO 2017 –– Popovaca – Kumanovo – 724 km
Altra tappa di trasferimento ed altra giornata di caldo tremendo su strade piuttosto sgombre.
Arriviamo alla dogana fra Croazia e Serbia sulla E70 nei pressi di Lipovac; tutte le volte che siamo transitati da questo punto abbiamo sempre trovato un traffico pazzesco ed anche questa volta iniziamo a superare piano piano le vetture ferme.
Da segnalare la grande collaborazione della polizia croata che ci fa cenno di passare nella corsia a destra della strada, quella in teoria chiusa e destinata alle vetture e moto delle forze dell’ordine.
Entriamo in Serbia, non quella delle cartoline o quella raccontata ai turisti ma quella vista sulla strada, fatta di immense distese aride e spesso bruciate il cui odore acre si impregna nei vestiti, fatta di pochi paesini sperduti e di case fatiscenti abbandonate a se stesse.
Il caldo si fa davvero insopportabile. Riuscite a leggere il termometro della moto?
Oltrepassiamo velocemente Belgrado passando fra gli immensi e bruttini palazzi retaggio della vecchia Jugoslavia.
Fermi nel traffico di un casello autostradale il termometro sale a 48°, l'aria si fa sempre più rovente ed irrespirabile; in queste condizioni viaggiare diventa molto difficoltoso e siamo costretti a fermarci spesso.
A causa delle temperature cosi elevate vediamo spesso roghi anche molto vicini alla strada.
Nel tardo pomeriggio siamo alla frontiera fra Serbia e Macedonia, paese questo mai visitato in precedenza.
Il traffico, causa controllo passaporti, è notevole ma noi stanchi e accaldati da bravi Italiani saltiamo parecchie centinaia di metri di coda con il consenso degli automobilisti... forse gli abbiamo fatto pena.
Intorno alle 19,30 arriviamo nella cittadina macedone di Kumanovo e rimaniamo impressionati dall'incredibile povertà; ci perdiamo fra le viuzze di questo luogo e troviamo l'unico hotel del posto con molta fatica.
Come sempre però le persone sono molto ospitali ed amichevoli.
Da notare nella foto il camion dei pompieri con tanto di sirene intento a correre verso uno dei tanti incendi; è talmente vecchio che da noi ormai è solo storia.
Lasciata la moto in hotel prendiamo un taxi per andare a visitare il centro, composto da un'unica piazza molto affollata attorno alla quale si sviluppa una piccolissima metropoli fatta di negozietti e case fatiscenti.
La corsa in taxi (3 km) ci costerà appena l’equivalente di 20 centesimi di euro a testa mentre la cena, a base di ottima carne e birra locale nel ristorante tipico più bello della cittadina, appena 11 Euro in totale.
Domani, Sabato, entreremo in Grecia.
Essendo partiti con un giorno in anticipo potremo prendercela con comodo nei prossimi due giorni.
La nave partirà da Lavrio solamente il prossimo Lunedì.
Edited by federico1974 - 10/10/2019, 17:42