Intanto il sito INPS continua a essere inacessibile! Riporto quanto scritto da un mio amico informatico:
Premessa: il post non ha alcuno scopo politico, perché quello è un argomento che, da tempo, non mi interessa. Questione sito INPS, che cosa è successo? I server si sono rivelati sottodimensionati rispetto alla mole di accessi che ci sono stati in questa occasione, così come in tutte quelle in cui la Pubblica Amministrazione (ad esempio la relativamente recente rottamazione delle cartelle esattoriali ed altre ancora in passato) è stata messa sotto carico. Non si tratta, ripeto, di un problema politico, perché l'intero sistema è il frutto di anni, anzi decenni, di gestioni di vari "colori ideologici" a livello centrale e locale. E' invece un problema tecnico, di inadeguatezza dell'infrastruttura e, probabilmente, di chi la dirige/manutiene/sviluppa, che si fonda nel lontano passato ed è saldamente radicato nel presente. Il punto sembrerebbe semplice: se la questione Bonus di 600 Euro fosse riconducibile ad un click-day, sarebbe stato sufficiente assegnare un giorno in cui connettersi ad ogni lettera iniziale del cognome (1 aprile per la A, 2 per la B, ecc). Il problema nasce se questo non è un click-day (e pare non esserlo, secondo le ultime dichiarazioni dei vertici INPS), perché se l'infrastruttura non regge... non regge, punto. Come non si può pensare di accogliere 100 mila di persone contemporaneamente in terapia intensiva quando, in Italia, ci sono circa 6 mila posti letto, allo stesso modo non si può immaginare di far accedere, invento, 5 milioni di utenti, su un sito in cui i server possono, invento di nuovo, sopportare al massimo il carico di 50 mila in concorrenza. Quindi? Si sarebbe dovuto potenziare il tutto? Forse, ma non è un qualcosa che si realizza con uno schiocco di dita. Servono tempo, denaro, know-how e visione. In questo caso, probabilmente, non siamo in presenza di nessuna delle quattro componenti. L'attuale sistema informatico della PA è un carrozzone infernale ed infinito, sviluppato nei decenni da centinaia, migliaia di entità diverse, sia a livello locale che non, senza una visione ed una pianificazione centralizzata che stabilisse necessità, requisiti e standard da rispettare. Tutto questo tralasciando aspetti che vanno a interessare la liceità e trasparenza delle varie nomine, assegnazioni di incarichi appalti et similia, su cui ce ne sarebbero altre da raccontare e sbellicarsi. Senza qualcuna delle quattro caratteristiche di cui sopra, occorre ottimizzare le altre ma... bisogna saperlo fare. Visto "da fuori" è sempre tutto semplice, però ci sono occasioni in cui lo è davvero, a patto di operare in un certo modo, dall'inizio o, se non è più possibile, in profondità. La ricetta, specie oggi in cui la partita si gioca online in quasi ogni settore, pubblico compreso e che ci vede indietro rispetto ad altri Paesi? Per lo zero che vale il pensiero di un pigiatasti qualunque quale sono, direi qualche tecnico in più in certe posizioni di rilievo, al posto di burocrati-cariatide che, di smart possono, al massimo, avere una ForTwo o una FourFour in garage.
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