| Sono introverso, solitario e, normalmente, non do confidenza (e mi piaccio così).
I (pochi) veri amici che ho, sono quelli di una vita. Aggiungerne di nuovi, mi capita raramente.
Accade poi che accetto di partecipare ad un incontro con un motociclista conosciuto tramite questo forum: il nostro Ettore.
E’ un tipo che coinvolge ed è pieno di iniziative. Mi chiede di passare un weekend con altri “motoviaggiatori overland”.
L’idea mi stuzzica… poi il “colpo di grazia”: precisa che chi vorrà, potrà montare la tenda.
Sono senza difese.
Salgo in moto e parto.
Credo che si tratti di un incontro tra pochi: una decina al massimo.
Ma la voce di un incontro di motociclisti overland gira. E gira veloce sui social.
Arrivo a San Biagio Saracinisco (FR) il venerdì sera e mi accoglie Ettore nel grande parcheggio per le moto.
E’ un saluto veloce perchè è indaffarato: deve tornare subito nella cucina di un Ostello che lui ha “requisito” per 3 giorni, sta preparando a mano dei Khinkali georgiani (sono una specie di ravioli con ripieno di carne ma molto piu grandi).
Lo seguo a ruota nella grande cucina per aiutarlo ma non occorrono ulteriori mani: attorno al grande tavolo al centro della stanza c’è Federico Valeri (noto sul web come Zero Highway, arrivato con una Benelli TRK 500 in Nepal nel 2022); ci sono poi intorno Rocco ed Angela Kossovic che nel 2022 sono stati in Iran, Emirati Arabi Arabia Saudita, Giordania e non mi ricordo più cos’altro.
Si ride, si chiacchera e si cucina tutti assieme.
A farci compagnia, c’è anche il giovane ventitreenne Andrea Foggia che è arrivato in Ghana con la più sgangherata delle moto in circolazione in Italia. Appena parcheggia, subito deve mettere sotto il motore una scatola di cartone per impedire di sporcare a terra: la moto perde olio… ma per lui è normale, quella moto è fatta così, va accettata così com’è.
Arrivano a ruota anche altri, Stefano Cipollone (il ragazzo che con il “Pegiottino” 125 è arrivato in Malesia), Virgilio Passaro (Georgia 2022), Monica Ledda che ancora nel 2022 ha percorso mezzo medio oriente, Giovanni Cellini (Kazakhstan, Uzbekistan, Tajikistan e Kyrgyzstan).
Poco in disparte, seduti ad uno degli innumerevoli tavoli del grande salone, parlano in confidenza due decani del motociclismo italiano Luigi Amigoni e Maurizio Pistore: con loro non posso elencare le nazioni visitate…. qui si parla di giri del mondo (ho scritto “giri” al plurale: non è un errore grammaticale).
Ma i social non hanno confini ed allora si collega in videoconferenza dal sudamerica la coppia Francesco Cuccioletta e Sara (noti anche sul web) che hanno fatto del viaggio in moto, la scelta di vita.
Potrei continuare ma diventerei monotono…. Ho perso il conto e mi dimenticherò qualcuno. C’è anche il nostro Davide (che ha iniziato su questo forum un report di caponord… senza terminarlo!!!!)
Insomma tanta bella gente.
Si chiacchera attorno ad una cartina del mondo gigante attaccata al muro.
A chi è interessato consiglio (o sconsiglio) alcuni percorsi ed oasi del Senegal da percorrere.
Chiedo a chi sa (e molti sanno) consigli su itinerari iraniani.
Passa così un weekend indimenticabile e sicuramente da ripetere (quando, Ettore?). Un weekend dove ho compreso, ancora una volta, che lo stesso viaggio può essere vissuto in 1000 modi diversi.
Nonostante le tante domande alle quali ho avuto competente risposta, non ho trovato però soluzione a quella più importante: qual è il modo migliore di viaggiare?
C’è chi viaggia dopo aver pianificato ogni sosta, chi lo programma e dopo 2 giorni è già 2000 Km di distanza da dove avrebbe dovuto essere.
Esiste persino chi mette in moto e parte senza sapere per dove!
C’è chi viaggia in tenda, chi in hotel e chi si fa ospitare.
Chi ama le montagne o i deserti e chi ama città o luoghi affollati.
Ecco, questa risposta spero di trovarla al prossimo incontro MTS.
Di seguito qualche foto
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