Junior Member
 - Group:
- Member
- Posts:
- 9
- Status:
| |
| Tra le mete ambite e tra i programmi discussi davanti una birra, quest’anno sono riuscito a concretizzare un viaggio che avevo in mente da un po’ e che ho dovuto procrastinare negli ultimi anni per varie vicissitudini.
Per me, cresciuto a Como ma di origine siciliana, quale migliore occasione dell’acquisto del nuovo mezzo (Gs 1200 2017) per raggiungere Scoglitti, il mio “capo sud”, meta di tutte le estati mie e della mia famiglia, di fronte al bellissimo mare della piana di Vittoria (RG) ?
Convinta senza fatica la mia compagna Eleonora, sempre pronta a salire in sella e a supportarmi come instancabile compagna di viaggio e di vita, con l’accordo di poca autostrada, tattiche tappe gastronomiche e tante strade panoramiche dei nostri Appennini, programmiamo il nostro itinerario attraverso l’Italia.
Dedicato il primo giorno di ferie alla preparazione di moto e bagagli, alla sistemazione delle nostre due cagnolone presso una signora di fiducia e agli ultimi dettagli, siamo poi partiti Venerdì 12/08/2022 in prima mattinata.
Primo tratto di trasferimento autostradale fino a Modena, intervallato da una gustosa pausa merenda a Fidenza a base di prosciutto di Parma e mozzarelle fresche, e poi su per la bellissima strada dell’Abetone, che abbiamo percorso quasi in solitaria, fino al bel borgo di Bagni di Lucca, dove abbiamo passato un pomeriggio alle terme e trascorso la prima notte di viaggio.
Ripartiti l’indomani, ci siamo diretti in direzione Volterra e da qui a Siena. Poi abbiamo imboccato l’incredibile SS 438 delle Crete Senesi (direzione Asciano) ed attraversato tutta la Val D’Orcia, con tappa ai Bagni Naturali di San Filippo dove ci siamo fermati un paio d’ore per immergerci nelle calde acque termali incastonate nella natura. Molto bella anche la strada statale 321 (del Polacco) che da S. Casciano ci ha portati in Umbria, a Fabbro, per la seconda cena tipica ed il pernottamento.
Da Fabro, il terzo giorno, abbiamo raggiunto Orvieto attraverso Ficulle ed il Valico di Monte Nibbio (574 m slm) e proseguito poi per la SS 205 direzione Amelia, Guardea, Narni fino alla Cascata delle Marmore.
Dopo la sosta alle cascate siamo ripartiti per Rieti e, imboccata la tortuosa SP22, abbiamo raggiunto prima il borgo di Petrella Salto e poi l’azzurrissimo Lago del Salto, dove ci siamo fermati per una sosta pranzo e un po’ di riposo sulle rive. Nel pomeriggio, invece, ruote verso l’Abruzzo e la bellissima SS83 che da Pescina attraversa il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise fino ai borghi di Pescasseroli (pausa obbligatoria per arrosticini) ed Opi. Ultima tappa di questo emozionante e lunghissimo terzo giorno è la strada 509 della Forca D’Acero che, attraverso altre infinite curve, ci ha portato a Cassino (sulla strada bellissimo il borgo di San Donato Val di Comino) per il terzo pernottamento.
Iniziamo il quarto giorno diretti verso i laghi di Gallo e del Matese, all’interno del Parco Regionale del Matese, un’oasi verde e quasi incontaminata che ci ha lasciato a bocca aperta.
Siamo tra Molise e Campania e la nostra pausa pranzo è a base di salsiccia piccante e caciottina tipica.
Da qui, costeggiando il parco regionale del Taburno Camposauro, sempre attraverso le nostre strade statali, raggiungiamo velocemente Benevento, poi un rapido attraversamento del Parco del Cilento (nord) fino ad Atena Lucana, base per il quarto pernottamento e per il giro del Pollino dell’indomani.
Quinto giorno, quindi, dedicato ad itinerario da Lagonegro a Cosenza, attraverso un giro ad anello per le SS653(da Pecorone al lago di Monte Cotugno), la SS92(da Senise a S. Costantino Albanese), poi la tortuosissima SP107 verso Francavilla in Sinni (qui gustosissima pausa pranzo con protagonista il peperone crusco), poi San Severino Lucano, Viggianello e Rotonda. Da Rotonda direzione sud verso Mormanno, Morano Calabro, Castrovillari ed infine Cosenza. Quinto pernottamento, giro della città a piedi e cena sulle rive del fiume Crati.
Il giorno dopo, sempre di buon mattino, abbiamo attraversato la Sila, passando per il lago Arvo, San Giovanni in Fiore e il Lago Ampollino (SP 216).
Anche qui tempo stupendo e strade deserte hanno reso questa esperienza ancora più appagante.
Tempo di rilassarci un attimo ed apprendiamo che l’hotel prenotato per la sera in zona Scilla ci disdice la prenotazione: mi arrabbio, cerco qualche altra soluzione, ma è tutto a prezzi fuori ragione.
Con Eleonora non ci perdiamo d’animo, ci fermiamo per le provviste (capicollo, provoletta) e imbocchiamo l’autostrada in direzione Villa San Giovanni. La fila è lunghissima (oltre due ore di attesa) ma con un po’ di slalom riusciamo ad imbarcarci proprio sul primo traghetto in partenza.
La Sicilia è lì, il mare è una tavola e noi non vediamo l’ora di sbarcare.
Da qui in poi è una tratta di puro piacere verso casa, con il sole che lentamente tramonta oltre le colline iblee e con il profumo inconfondibile di terra e mare.
Un ultimo sforzo e siamo a casa – ore 20:00 e circa 500 km in un giorno. Subito a mare e qualche giorno di assoluto relax.
2245 km di esperienza molto bella, formativa, che ci ha messo in contatto con natura e borghi bellissimi, con persone gentili e disponibili, con cultura e pietanze che non conoscevamo.
Di un viaggio ne vale sempre la pena.
|
