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| Tre giorni di valichi e strade dove il piacere di guidare la moto raggiunge il massimo. A differenza del Trentino ed Alto Adige i passi sono forse meno battuti dai motociclisti, sono per cosi dire un po' meno noti (da noi) ma più selvaggi con tante auto in meno, ma soprattutto senza il limite dei 60 Km/h che vige ora in Trentino. Onestamente quel limite è un po' uno spauracchio dopo aver visto che due motociclisti di Verbania hanno ricevuto un bel ricordo da Canazei. Facendo base dal mio amico di Rivoli, anche lui motociclista con Vstrom, abbiamo fatto tre percorsi che brevemente riassumo. Primo giorno Monginevro, scendendo poi a Briancon da li verso il colle del Lautaret proseguendo per raggiungere il Galibier a 2645 metri. Qui una bella sosta pranzo seduti in riva ad un rio appena sotto il passo per far tacere la fame  , A seguire ripartenza per Modane proseguendo per il valico del Moncenisio, con caffè al piccolo Moncenisio. Tramite quest'ultimo passo si arriva in val di Susa, facciamo una deviazione che ci fa percorrere una strada dove non ci sono 100 metri di rettilineo...una vera goduria di curve e controcurve in continua sequenza. Tornati a Rivoli totale 343 Km. Secondo giorno risalendo la val Varaita siamo passati dal colle dell'Agnello a più di 2730 metri di quota. Abbiamo poi proseguito con panorami incredibili di alta montagna e...voila' l'izoard, a 2350 metri, leggendario passo del Tour de France la strada che lo precede e lo segue è da cartolina. Per il ritorno abbiamo optato per un colle poco conosciuto ma preceduto da una valle a pendenza regolare ma immersa in un contesto di pini e torrenti che invitava la sosta, che abbiamo fatto distesi a sonnecchiare sotto un pino. Il colle della Scala di soli 1700 metri di quota permette di rientrare verso Bardonecchia e quindi di nuovo verso la base. Anche questo itinerario è stato approssimativamente di 340 Km. Per l'ultimo giorno autostrada per Cuneo, poi Borgo S. Dalmazzo e passando per Vinadio si devia per raggiungere prima S.Anna di Vinadio, dove vi si trova a 2000 metri l'omonimo santuario, per poi andare al colle della Lombarda a 2350 metri. Scesi ad Isola abbiamo proseguito fino al Col de La Bonette arrivando ai 2804 metri di quota. Il rientro avviene dal col dalla Maddalena che non mi ha particolarmente entusiasmato per via di una strada "troppo automobilistica". Rientrato alla base per poi fare "mestamente" ritorno presso il cusio dove risiedo. Considerazioni conclusive sono tutte per le bellissime viste e la scoperta di itinerari che si sposano a "pennello" per le due ruote. Ha dimenticavo già accordati per prossimo tour...Col delle Finestre e strada dell'Assietta Saluti a tutti ed un invito ad andare su questi passi. |
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