Sono partito tardi (oltre le 9), ma me la sono presa comoda.
Il cielo, come da previsioni, è completamente coperto, ma non dovrebbe piovere prima delle 17, quindi ho tutto il tempo per completare il giro programmato; e il programma è di arrivare a 100 km.
La ripresa, dopo 8 mesi di stop, deve essere graduale, ma il mio concetto di gradualità è questo: km 41, 55, 100... e poi puntare a superare
il record (170 km).
Temperatura buona, forte vendo di scirocco, quindi contrario all'andata, piuttosto fastidioso; ma il motore spinge bene e le gomme scorrono meglio delle precedenti tassellate.
Mantengo un buona velocità: 25 km/h (velocità limite fino alla quale spinge il motore elettrico), a volte qualcosa in più.
Faccio la solita strada fino al mare: Merine, Acaya. Vanze, per strade secondarie. Ad Acaya, solita sosta per dissetarmi e ristorarmi: oggi di razioni energetiche ne ho portate due, prevedendo 100 km, quindi 4/5 ore. In questo tratto non ho fatto foto, ma potete vederle nel giro precedente (la strada è la stessa).
C'è un po' di gente: qualche auto, diverse bici, qualche moto. Le bici generalmente NON sono isolate, in violazione quindi dei divieti, che consentono attività motoria solo singolarmente, tranne i familiari conviventi (ma certo i gruppi di ciclisti che vedo non sono familiari). Anche alcune moto però sono in gruppo.
Saluto i ciclisti, ma non i motociclisti: non vorrei sorprenderli.
A San Foca c'è più gente: molti passeggiano, uno fa il bagno; diversi (ma non tutti) con la mascherina: alcuni anche indossata correttamente.
Passo dalla mia Roca, controllo da fuori la casa la mare e proseguo per Torre dell'Orso.
Il vento è decisamente fastidioso, sempre contrario. Polizia quasi zero.
Torre dell'Orso: noto qualche moto nella piazzetta e anche il bar centrale aperto, forse dà il caffe d'asporto: vedo alcuni motociclisti entrare.
S.Andrea, Alimini.
Sosta foto sul canale che collega i Laghi Alimini al mare.
Qui verso il mare (quella dietro è la batteria di riserva: oggi so che mi servirà),
qui verso il lago dell'Alimini Grande (il Piccolo è dietro, non si vede)
Ancora pochi km e arrivo a Otranto: la attraverso. Che tristezza vedere questa vivacissima cittadina turistica, quasi deserta. Comunque non deserta, perchè un po' di movimento c'è, anche qualche pasticceria aperta (da asporto).
Bella la ripida salita al colle della Minerva, luogo dell'
eccidio dei Santi Martiri, gli ultimi 800 difensori della città contro i turchi nel 1480.Alla base dell'impegnativa salita (breve, ma spezzagambe), incrocio due baldi giovani su bici sportive (muscolari); loro mi cedono il passo, immaginando probabilmente si riprendermi subito dopo (non vi vede subito che la mia è una e-bike).
Quanto avrei voluto vedere le loro facce quando salgo il colle a quasi 25 km/h... mentre sento loro ansimare dietro; li sento, ma solo per pochi metri: dopo sono inesorabilmente staccati.
Pochi km e arrivo a Capo d'Otranto, il mio luogo preferito nella mia provincia.
Pochi metri di sterrato e arrivo a una comoda piazzola di legno con due panchine, dal quale ammirare il panorama... e riposarmi un po'. Il cielo è ancora coperto.
Ho percorso 49 km da casa: a 48 km la batteria è rimasta con una sola tacca (su 5). Stimo quindi un'autonomia totale di 60 km: si è consumata di più a causa del forte vento contrario. Adesso, col vento favorevole, l'autonomia della batteria di riserva dovrebbe essere di circa 100 km, quindi non avrò problemi a rientrare a Lecce. Decido però di sfruttare la prima batteria fino alla fine, anche per vedere fino a quando durerà in questi km di vento favorevole.
Sulla discesa dagli 88 m di Capo d'Otranto supero i 55 km/h. Riattraverso Otranto e continuo verso nord sulla litoranea.
Al km 68 la batteria è completamente esaurita; credo però che lo fosse da almeno 1 km, ma il vento favorevole è talmente forte che sono riuscito a continuare a pedalare da solo. Questo comunque conferma che, col vento favorevole, l'autonomia è molto maggiore, perchè, con una sola tacca, ho percorso 20 km (equivalenti a 100 km con il pieno). Approfitto della sosta per avvisare mia moglie di preparare il pranzo un po' dopo, causa il mio ritardo.
Riparto, lungo lo stesso percorso, tranne negli ultimi 17 km, che percorro attraverso le Cesine (più a nord dell'andata).
La prima delle cinque tacche della batteria si spegne solo al km 90 (quindi dopo 22 km dalla sostituzione), portando quindi a un'autonomia teorica di addirittura 110 km (sempre in turbo), ma so che a volte la prima tacca dura più dell'ultima.
E' uscito un po' di sole, ma il cielo resta quasi coperto. Il fiato va bene, ma sento la stanchezza nelle gambe e soprattutto nelle braccia... e anche un po' di dolore al sedere.
Del resto sono quasi 5 ore.
Arrivo a casa che il contakm segna 99: no, così no va!
proseguo e, quando ripasso davanti a casa, segna 101: così va bene.
Mi fanno un po' male le gambe.
Ma passerà.