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La cosa che mi ha colpito di più.
Cammini tranquillo per le strade della città vecchia, e improvvisamente sbarramenti e filo spinato, insuperabili. Sorvegliati da militari armati greci e soprattutto turchi, e da militari della Nazioni Unite.
Ovviamente vietatissimo fotografare, come da numerosi cartelli,
Divieto, secondo me, ridicolo, nell'era di internet e dei satelliti.
Un cartello curioso.
Per le strade di Nicosia sud.
Chiesa ortodossa.
Sosta pranzo.
Sosta frullato.
Lungo Ledra Street, attraversiamo a piedi il confine.
Pratiche abbastanza semplici. In pratica controllano solo i turchi, perché i greci lasciano passare, quasi ignorandoci (per loro questo non è un confine, ma un territorio occupato).
Mostriamo le carte di identità ai greco-ciprioti (molto velocemente, appena vedono che siamo italiani fanno cenno di passare) e poi ai turco-ciprioti. Loro le controllano attentamente; inoltre dobbiamo compilare un foglietto dove loro appongono il timbro.
Io mostro il foglietto che ho già ricevuto all'ingresso in Cipro (a Famagosta). Infatti si usa sempre lo stesso foglietto e i turchi mettono sempre nuovi timbri, ad ogni passaggio di confine.
Passiamo il confine.
La strada è la stessa, la città è la stessa, ma l'atmosfera è diversa. I negozi sono diversi, anche la gente, in parte almeno.
Mi piace questo cambiare in pochi metri.
A pochi metri da noi, sul confine, sventolano, l'una di fronte all'altra, da un lato la bandiera cipriota e greca, dall'altro la turca e la turcocipriota.
Strade di Nicosia nord.
Il Buyuk Han, antico caravanserraglio sulle vie carovaniere, dove i mercanti si fermavano a ristorarsi a riposare, con i loro cammelli e le loro merci.
Vie di Nicosia nord.
Un italiano approssimativo; non oso pensare alla qualità della merce.
La grande moschea di Nicosia, ex chiesa cristiana.
Le solite due bandiere (turca a sinistra, turcocipriota a destra) sventolano tra i due minareti.
La moschea.
Sono molto tolleranti: mi fanno entrare in pantaloncini corti; per moglie e figlia basta un leggero pareo.
Interno della moschea. Come consuetudine islamica, hanno imbiancato a calce le pareti dell'ex chiesa cristiana.
Ritorniamo per le vie di Nicosia sud.
E quindi rientriamo in albergo a Erimi.
Degna chiusura della giornata, ad un ristorante sul mare con i "meze" di pesce, tipico piatto cipriota, che replicheremo diverse volte nei prossimi giorni.