Il Forum dei Motoviaggiatori

Cipro: 30.7/22.8.2013 - Report completo

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view post Posted on 7/9/2013, 13:04
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Dopo il report in diretta, ecco il report completo. :)

I primi 9 giorni (su 24 totali) li ho già postati nel topic citato, ma, per completezza, li riposto qui, con alcune aggiunte e correzioni.
Questo è il fotoalbum completo. Il fotoalbum, come al solito, è completo di didascalie.

PREMESSA
E' un viaggio anomalo.
Non un viaggio in solitaria, almeno in parte.
Addirittura siamo in 3.
Ma una sola moto (la mia, ovviamente).
E allora? Cos'è: ho comprato un sidecar? No, naturalmente.
Semplicemente è la... quadratura del cerchio. Sarà la seconda volta, come in occasione del viaggio a Creta, anche se con alcune differenze.
Per accontentare la famiglia (moglie e figlia), ho prenotato due settimane in un residence sul mare a Cipro (costa sud, presso Limassol/Lemesos).
Ma io due settimane in un residence sul mare con piscina mi rompo.
Quindi... :D
Per farla breve, spedisco moglie e figlia con l'aereo fino a Cipro (loro partono sabato 3); quando arriveranno a Cipro (aeroporto di Larnaka), troveranno me ad attenderle e quindi faremo le due settimane insieme.
Poichè loro (le conosco :rolleyes: ) si alzano tardi, io ogni mattina avrò 3/4 ore a disposizione (dalle 6 alle 10) per girarmi Cipro in moto e poi, da bravo marito e padre, sarò a loro disposizione per scarrozzarle dovunque vogliano (ho noleggiato un'auto lì per 10 giorni).
Ho già preparato tutto: taxi che viene a prenderle da casa all'aeroporto di Brindisi, taxi che le accompagna dall'aeroporto di Larnaka al residence. Devo solo sperare che mia moglie non sbagli il cambio di aereo a Roma Fiumicino e ovviamente essere puntuale (io) a Cipro.
Da Lecce a Cipro sono circa 3.800 km, quindi 4 giorni di viaggio. Ovviamente tutti via terra fino alla Turchia meridionale. Partendo la mattina di martedì 30 luglio, arriverò a Tasucu (Turchia meridionale) il 2 agosto. La sera prendo il traghetto che mi porterà (la mattina di sabato 3 agosto) a Girne/Kyrenia, nella Repubblica turca di Cipro del nord. Da lì, in 80 km, attraversando la linea verde, entrerò nella Repubblica di Cipro (greca) fino all'aeroporto di Larnaka, dove incontrerò la mia famiglia (loro arrivano alle 16.25, quindi ho tutto il tempo).
Al contrario, al ritorno. Li accompagno in aeroporto sabato 17, loro decollano alle 8.45, non credo di fare in tempo a prendere il traghetto in giornata, quindi pernotterò da qualche parte a Cipro Nord e il giorno dopo inizio il ritorno, per arrivare a Lecce il 21 agosto. Credo che mi fermerò a Roma, per consegnare passaporto e documenti all'agenzia che mi sta preparando i visti per il giro dal mondo di ottobre.
Spero che vada tutto bene.
Anche stavolta, moto pronta all'ultimo momento (l'ho ripresa il 26.7 dal meccanico), per un imprevisto.
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PERCORSO TOTALE (cliccando su tutte le immagini dei percorsi, si apre il percorso su Google Maps)
Lecce - Cipro - Lecce, 30.7/22.8.2013, giorni 24, km 10.166

totale

Percorso su Google Earth
Percorso in file gpx
Percorso in file gdb

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Dettaglio del percorso a Cipro
4/18.8.2013, giorni 15, km 2.450 (da Lecce a Cipro km 3.859 - da Cipro a Lecce km 3.857)

cipro

Edited by Gold Wing - 10/12/2023, 12:03
 
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Ecco il fotoalbum completo (cliccare sull'immagine sotto):
Tutte le foto sono con didascalie.
forum

E ora iniziamo col report. :)

Edited by Gold Wing - 11/9/2013, 21:48
 
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view post Posted on 7/9/2013, 15:32
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Giorno 1, martedì 30.7.2013, Lecce - Obrovo (Slovenia), km 1.150

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Lecce-Obrovo (Slovenia), km 1.151

Sempre caldo, ben oltre i 30°, ma spesso vicino ai 40.
Moto ok, tranne un problema alla manopola sinistra: non essendo arrivate in tempo le originali (le vecchie erano ormai troppo consumate), prima dellla partenza ho montato delle manopole provvisorie. Ma queste sono un po' più corte delle originali e, forse per questo, sembra non si siano agganciate benissimo e noto anche che, pian piano, si stanno allontandno ancora un po' di più verso l'esterno; non ci sono problemi alla guida, ma la cosa mi dà fastidio.
Dopo oltre 1.000 km, finalmente sto per uscire dall'Italia.
Sono quasi a Trieste,
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ecco il capoluogo giuliano dall'alto (m 500) del Carso.
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Ancora pochi km e, dopo Pesek,
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passo il confine ed entro in Slovenia, ovviamente senza alcuna formalità.
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Faccio alcune decine di km e, prima del confine con la Croazia, decido di fermarmi (preferisco non viaggiare col buio e il tramonto è vicino).
Un comodo albergo, abbastanza economico (€ 30, compresa colazione, che ho fatto anticipare domani alle 6.30)
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e una cena buona e abbondante (questo è il secondo).
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La moto è parcheggiata nel cortile dell'albergo, accanto a un Supertenerè di un tedesco.
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Domani arrivo in Bulgaria.
 
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Giorno 2, mercoledì 31.7, Obrovo (Slovenia) - Dragoman (Bulgaria), km 947

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Entro in Croazia e... esco dall'Unione Europea e dall'euro; cambiavalute in confine, anche se si può attraversare la Croazia anche senza moneta locale.
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Arrivato sulla costa dell'Istria, presso Fiume/Rjieka, bel panorama.
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L'autostrada si paga, ma almeno le moto, qui, pagano meno.
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Entro in Serbia.
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NON prendete la circonvallazione di Belgrado: contrariamente alle mappe, non è a doppia carreggiata ed è piena di lavori. Meglio passare dal centro e ignorare i segnali che dicono di prenderla per andare a sud, cioè verso Nis.
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Autostrada nel sud della Serbia, diretto a Nis. Tranquilla.
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Dopo Nis, finita l'autostrada, bella strada verso il confine con la Bulgaria (passa da Pirot).
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La Gold Wing attira sempre i bambini, e non solo. :)
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Entro in Bulgaria
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4 moto nel parcheggio dell'albergo bulgaro a Dragoman. Chiacchiero a lungo con una coppia (marito e moglie, su due moto; ospiti dello stesso albergo) di norvegesi, che mi chiedono indicazioni su una strada (che ho fatto anni fa) in Montenegro. :)
La mia Gold Wing 1500, una Gold 1800 nuova di un francese, una Varadero e un gs 650 norvegesi.
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Giorno 3, giovedì 1.8, Dragoman (Bulgaria) - Bolu (Turchia), km 859

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Partenza dall'albergo in Bulgaria; le 4 moto, ma parto solo io, almeno per ora.
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L'albergo.
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Traffico intenso nel centro di Sofia, comunque sempre meglio della disastrata circonvallazione.
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Finita l'autostrada in Bulgaria, dopo Plovdin, ogni volta è un problema su quale strada fare, con indicazioni incerte, mappe incerte e... pilota incerto. E becco sempre strade secondarie...
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... molto secondarie...
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... forse troppo visto il traffico animale. :D
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Confine Bulgaria-Turchia: passaggio abbastanza veloce. :)
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Vignetta adesiva turca per le autostrade: costa poco (15 euro) e dura sempre (almeno un anno).
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La circonvallazione di Istanbul: un inferno di traffico, asfalto scivoloso e pioggia violenta (quest'ultima non fotografata per ovvi motivi). Ne ho fatto un bel pezzo in corsia di emergenza e il resto infilandomi tra le auto e i camion.
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Il ponte Fatih Sultan Mehmed, tra Europa e Asia, tra Europa e Asia. sempre una grande emozione percorrerlo. :)
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Il Bosforo lato sud.
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"Welcome to Asia"
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Casello di pedaggio, Con la vignetta comprata, passo tranquillamente dalle porte HGS:
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Albergo presso Bolu. C'è un altro motociclista, ma...
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... la targa è proprio di Cipro!
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Poi mi dà indicazioni sulla strada più veloce per Cipro. :)
 
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Giorno 4, venerdì 2.8, Bolu (Turchia) - Mersin (Turchia), km 885

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Svegliato, avevo visto il sole, ma, sceso alla moto, mi rendo conto che il cielo è molto nuvoloso e minaccia pioggia, soprattutto sulle montagne dove devo andare (lì è proprio coperto).
Mi copro quindi con lo strato esterno della tuta, anche perché è piuttosto fresco, per essere agosto (15°).
Pioggia però poca. Il paesaggio è molto bello (purtroppo, vista la minaccia di pioggia, avevo lasciato la fotocamera in moto e non, come al solito, appesa al collo).
La strada sale fino a quasi 1.600 m, tra le montagne. Sperato l'ultimo valico, sono ormai sul grande altopiano dell'Anatolia, a circa 1.000 metri di quota.
Arrivo ad Ankara, la capitale della Turchia.
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La strada si perde sull'altopiano.
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Arrivo al grande lago Tuz (Tuz Golu); è un lago chiuso, quindi salato. Ci ero passato 3 anni fa, diretto in Egitto, ma me lo ricordavo molto diverso; probabilmente perché allora era marzo, adesso è invece agosto e quindi è molto più salato essendo evaporata l'acqua )e non ricevendo pioggia),, mostrando ampie distese di sale.
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Continuando lungo il lago (è enorme), arrivo verso la parte centrale e lì vedo uno spettacolo bellissimo: la parte interna, più profonda, è di un colore viola (le foto non rendono fedelmente), mentre la parte più vicina alla riva (più bassa e con lo strato superficiale composto interamente di sale) è bianca.
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Continuando verso sud, passo accanto al grande Hasan Dagi (m 3.269), un antico vulcano. Me lo ricordavo abbondantemente innevato 3 anni fa (sempre durante il viaggio verso l'Egitto); dietro c'è la Cappadocia. La montagna svetta oltre 2.000 metri oltre l'altopiano.
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Curiose certe rocce (?) a bordo della strada.
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Hasan Dagi, m 3.268.
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Mi fermo a pranzare proprio davanti alla montagna.
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Ancora kebab (ottimo), ma sempre preparato in un modo un po' diverso.
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La strada continua verso sud, lungo l'altopiano, sempre a circa 1.000 metri di quota.
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Ormai mi separa dalla costa meridionale turca solo la catena montuosa dei Tauri, che si cominciano a vedere all'orizzonte.
Per fortuna qui hanno completato l'autostrada (il tratto da Ankara a qui era una semplice superstrada, anche se abbastanza scorrevole, con qualche limitato tratto di lavori). E' un'autostrada molto bella, che si infila tra e montagne, con forti pendenze: piacevole da guidare. Si deve solo prestare attenzione ai camion, spesso "piantati" in salita: viaggiando io a 120 o quasi arrivarci dietro è un attimo.
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Arrivo quindi sulla costa, tra Adana a l'antica Tarsus e punto a sud ovest, verso Tasucu.
Per un po' c'è un'autostrada, anche se con traffico misto (anche bici)
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e poi la strada, anche se a 4 corsie, si infila in mezzo ai centri abitato, con diversi incroci.
Questo è l'unico tratto faticoso della giornata, per il sole che, prossimo al tramonto (sono le 16) mi è proprio negli occhi. Questo aumenta anche la sensazione di caldo. A ciò si aggiunge l'intenso traffico, anche balneare.
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Moto quasi tutte senza casco
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e alcune stracariche
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Qualche tratto fuori dai paesi
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e arrivo a Tasucu.
Trovo subito l'agenzia per il traghetto
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e qui l'amara sorpresa: la nave per Cipro non c'è! :o: :( :angry:
L'agenzia mi dice che c'è tutti i giorni, a mezzanotte ( e questo lo sapevo), ma, poiché il porto di arrivo a Cipro (Girne) è chiuso il sabato è la domenica, la nave da qui nonn parte il venerdì e il sabato E oggi è proprio venerdì, :( quindi la prima nave parte tra due giorni (domenica a mezzanotte, per arrivare a Girne lunedì mattina)!
Assurdo! Io (tramite l'agenzia italiana che aveva prenotato l'aereo per mia moglie e mia figlia) avevo ripetutamente chiamato la Turchia per prenotare questo traghetto; inutilmente, perché i turchi non avevano mai risposto; ma l'orario comunicatomi non diceva che la nave non partva in alcuni giorni!
Perfino appena entrato in Turchia, avevo telefonato (tramite un turco) e mi avevano confemrato l'orario, senza dirmi che non partiva in questi fdue giorni!ù
Il problema ora è soprattuto che mia moglie e mia figlia arrivano domani a Cipro in aerei e io volevo essere presenti per accoglierli e accompagnarli in albergo.
L'agenzia mi dà una speranza: forse a Mersin c'è un'altra nave. A Mersin? Ma ci sono appena passato! Torno quindi indietro, sulla stessa strada, per 95 km. Di corsa, perché se troverò la nave farò appena in tempo a salire.
Arrivo a Mersin
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e chiedo informazioni al porto. Con l'aiuto di un gentile turco (lo trasporto sulla moto fino alla dogana) che mi fa anche da interprete (agli uffici portuali nessuno parla inglese), scopro che la nave c'è, parte proprio stasera (non per Girne ma per Famagosto, ma non importa), ma l'ufficio che deve controllare i documenti della moto ha chiuso alle 17 e quindi io non posso salire sulla nave! Assurdo. Insisto, le provo tutte, adotto anche la tecnica con cui sono riuscito ad entrare in moto davanti alle piramidi (cosa vietata), ma non c'è niente da fare. :(
E pensare che sarebbe bastato che mi avessero detto che la nave da Tasuci non partica oggi, e mi sarei diretto subito qui a Mersin, senza andare fino a Tasucu e tornare indietro (190 km in più), arrivando quindi in tempo per l'imbarco qui a Mersin stasera. :rolleyes: :angry: E la prossima nave è lunedì; a questo punto me ne torno a Tasucu, dove la prima nave parte domenica sera.
Sconsolato, sto per andarmene, quando una persona mi avvisa che domani sera c'è un'altra nave, per Karpas (un piccolo porto di Cipro del Nord). Ci diamo appuntamento per domani alle 14 per i documenti. La nave, quindi, parte domani (sabato) alle 23 e arriva domenica alle 7 a Karpas (Cipro).
Almeno così ho limitato il danno (perdo un giorno invece di due) anche se resta l'inconveniente maggiore: mia moglie e mia figlia arriveranno domani a Cipro da soli, senza trovare me ad accoglierle. Per fortuna ho dato loro tutte le informazioni e i documenti per arrivare al residence (c'è anche un taxi che le aspetta), ma mi dispiace molto.
Trovo un albergo a Mersin, vicino al porto.
 
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Giorno 5, sabato 3.8, Mersin (Turchia), km 18

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In tutti i miei viaggi in moto in 64 Stati del mondo, quando ho dovuto prendere un traghetto, anche nel più scalcagnato porto mediorientale (come Aqaba in Giordania o Nuweiba in Egitto), almeno uno straccio di biglietto me lo hanno dato.
Invece qui, dopo aver concordato (si fa per dire: prendere o lasciare) il prezzo, l'agente che ha seguito tutta la pratica, compreso il lungo e indecifrabile giro tra gli uffici doganali, posti in due luoghi a 2 km di distanza dl porto, mi accompagna all'imbarco, mi presente ai marinai del traghetto e... mi fa salire: niente biglietto, nemmeno uno straccio di ricevuta! :o:
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Ma la sorpresa non è solo questa; infatti poco prima, alle mie insistenti richieste di chiarimenti (non vedendo alcun documento scritto o orario ufficiale esposto, l'agente mi dice che i 149 € del "biglietto" sono solo per l'andata: per il ritorno mi devo arrangiare da solo, a Cipro, ma comunque lì costerà meno, "perché qui hai pagato circa 100 lire turche (su un totale di 350) per tasse doganali". Alla mia sorpresa, anche leggermente incaz###, risponde candidamente che si era sbagliato. :angry: :o:
Pazienza, almeno, ora, sono sulla nave e domani raggiungerò la mia famiglia. :rolleyes:
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Il traghetto ovviamente parte in ritardo, invece delle 23, quasi alle 24.
Le condizioni della traversata sono queste: uno stanzone con alcune file di sedili, pieno solo di camionisti (credo quasi tutti turchi). Infatti la nave é carica quasi solo di Tir: ho visto solo 2 auto e una moto, la mia.
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Nello stanzone i camionisti fumano, bevono e mangiano in abbondanza, ad una specie di cucina self service posta nella stessa sala: non si paga nulla, non so se il cibo sia della nave o portato dai camionisti. :) Dormo discretamente.
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I bagni ovviamente sono alla turca e noto che non sono nemmeno previsti i bagni per le donne, probabilmente perché qui di donne non ne sono mai salite.
Comunque sono molto gentili, qualcuno parla anche un po' inglese e mi offrono ripetutamente da mangiare (anche molto altro che non si vede nella foto) e bere (l'immancabile te).
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Si dorme sdraiati sui divani, sufficienti quasi per tutti in modo che, occupandone tre, si abbia abbastanza spazio per stendersi.

Edited by Gold Wing - 7/9/2013, 17:35
 
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Giorno 6, domenica 4.8, Mersin (Turchia) - Erimi (Cipro), km 129

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La nave doveva arrivare nel porto turcocipriota di Famagosta alle 11. Ma, già guardando il suo lento incedere sul gps del mio telefono, mi rendo conto che é in ritardo.
Alle 7 avviso Cipro, esattamente la punta del "dito", capo Apostolo Andrea, la regione della Karpasia.
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La nave arriva in porto alle 12.15
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Ovviamente navi militari turche in porto.
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Alle 12.30 scendo nella stiva per preparare la moto, che era stata legata (solo da me, nessuna assistenza, e con le mie cinghie) stretta tra due tir e la murata sinistra.
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Mi sa che da qui non passo se non si spostano questi bestioni. :D
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L'aria é soffocante, grondo letteralmente sudore e certo quando decine di Tir accendono i loro motori la situazione non migliora. :(
Dopo mezz'ora di sofferenza, mi accorgo che é tutto inutile! Devo uscire a piedi e prendere un pullmino che mi porta, con altri camionisti agli uffici doganali. :o: :angry: Il timbro lo mettono su un foglietto a parte, dopo aver controllato il passaporto, in modo che nulla risulti di "sgradito" ai greci, ai quali ovviamente non devo mostrare questo foglietto. Torno alla moto.
Qui l'amara sorpresa: dopo aver finalmente sceso la moto dalla nave,
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mi ferma il poliziotto dl controllo doganale (un altro!), dopo 10 metri. Vabbè, penso, vorrà vedere i documenti, roba di 5 minuti... penso.
Invece, dopo aver verificato timbri, passaporto e numero di telaio della moto, mi dice, tramite un agente interprete, di tornare lì in dogana domattina alle 8, perché oggi é domenica e quindi loro sono chiusi!
"COSA??!!! Ma siete scemi?"
Credo di non essermi mai arrabbiato tanto. Mentre l'interprete e il poliziotto subordinato cercano di calmarmi e mi dicono di stare buono, perché quello é il capo, l'autorità portuale, io gli rispondo, in parte in inglese e in parte a gesti, che, se la mia moto resta qui, come un tir, allora anch'io resto qui. Quindi mi stendo sulla moto, mi tolgo platealmente gli stivali, mi sfilo i calzini (potete immaginare in che stato , dopo un giorno di navigazione) e, avendo cura di farli passare a pochi cm dal suo naso, li stendo su una della due antenne della moto, piegata come uno stendino.
Quindi chiudo gli occhi come per dormire.
La reazione é quasi immediata...
La reazione del doganiere è che chiama il suo sottoposto e l'agente (che avevano guardato la scena quasi atterriti, probabilmente temendo la reazione del capo), li sento parlare animatamente in turco, indicando me e la moto. Ovviamente non capisco le parole, ma intuisco, anche dai fatti successivi, che il succo del discorso è questo:
"Toglietemi dalle p#### questo qui! Mandatelo via!"
Dopo pochi secondi, l'agente mi si avvicina e mi dice che posso fare l'assicurazione in un ufficio qui accanto e subito dopo andarmene con la mia moto. Lo seguo, stipulo l'assicurazione in un ufficio del porto (100 lire turche , cioè 40 euro per un mese, il periodo limite) ed esco libero dal porto.
Trovo subito (con l'aiuto dell'agente), il luogo dove farò il biglietto per il ritorno (sperando di trovarlo per sabato o domenica prossimi. Ora però è chiuso: tornerò tra qualche giorno.
Notare le due bandiere: la turca e la turcocipriota, cheè identica alla prima ma a colori invertiti.
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Famagosta, castello.
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40°
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Mi dirigo subito verso la vicina base militare britannica di Dekelia (una delle due esistenti dove la Gran Bretagna mantiene piena sovranità, l'altra è Akrotiri, vicino Lemesos)e qui passo il confine in modo, per me, singolare.
Dal lato turco, mi controllano i documenti. Non capisco la nazionalità dei due; chiedo: sono turchi ma lavorano per i britannici.
Attraverso la base militare (la strada corre con recinzioni a destra e a sinistra, oppure chiari cartelli di divieto di accesso).
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Installazioni militari turche poste a pochi metri della strada, oltre la quale infatti è Cipro turca.
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Finita la base, non c'è alcun controllo dei greci, anzi non c'è nemmeno un posto di controllo.
In effetti, già all'interno della base, è quasi come essere in Cipro greca, con valuta euro ( mi fermo a fare benzina, perché nella Cipro greca costa un po' meno della Cipro turca, dove comunque il prezzo è molto più basso che in Turchia).

Comoda autostrada (ricordarsi che si guida a sinistra, in tutta Cipro, sia nord che sud)
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Un bel numero di contakm
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e dopo 120 km da Famagosta, arrivo al residence presso Lemesos, dove mi aspetta la mia famiglia. :)
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Giorno 7, lunedì 5.8, Erimi (Cipro), km 0 (qualche km in auto l'ho fatto, ma quelli non li conto :D )

Stamattina mi alzo con comodo, tanto alle 10 mi devono consegnare l'auto noleggiata per 10 giorni.
Un po' in piscina ma alle 10 l'auto non si vede. :unsure:
Dopo un po' di minacce da parte mia (faccio telefonare dalla reception in Italia) di farmi risarcire la vacanza rovinata, l'auto arriva, sia pure in ritardo (alle 14). Ovviamente pretendo e ottengo il prolungamento della riconsegna tra 10 giorni di pari orario e non pago la consegna a domicilio.
Consiglio: noleggiate il veicolo direttamente a Cipro o trattando direttamente con un'agenzia cipriota, risparmierete e avrete un servizio migliore.
Nel pomeriggio, alla vicina spiaggia di Kourion (bella e con ottimi ristoranti sulla spiaggia, anche di pesce)
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e all'omonimo sito archeologico (molto interessante).
I preziosi mosaici della casa di Eustolios sono riparati da un copertura.
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Pianta dell'edificio.
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Dal sito archeologico la vista spazio diretta sul mare e la vicina spiaggia.
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Teatro.
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Il Foro romano
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Bagni pubblici
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La basilica
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Mi abituo alla guida a sinistra anche con l'auto: un po' scomodo l'uso del cambio con la sinistra. Ford Focus 1600 a benzina: auto discreta, comoda, ma... consuma perfino più della mia moto! :rolleyes:
 
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Giorno 8, martedì 6.8, Erimi - M.Olympus - Erimi, km 110

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Ed ecco la prima delle mie giornate a Cipro in cui metto in atto la tattica del "mentre moglie e figlia dormo, esco in moto". :D
Parto alle 6.50 e punto deciso verso il monte più alto dell'isola, il Monte Olympus, di m 1.952, omonimo di quello della Grecia.
La strada sale ripida, ma costante, e comunque comoda e con curve generalmente non strette (rifatta abbastanza di recente e percorribile a buona velocità).
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Dopo un po' la pendenza aumenta, oltre il 10%, e la guida diventa più interessante. Le apre superfici arse dal sole lasciano il posto ai boschi di montagna. Qui d'inverno nevica e si scia.
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Arrivo al paesino di Troodos, quasi in cima, posto a m 1.744.
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Manca poco. Continuo verso la cima.
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Data l'ora (sono le 7.54), c'è pochissima gente in giro e bancarelle e bar lungo la strada sono deserti.
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Come previsto (avevo studiato l'itinerario in Italia), arrivo alla strada senza uscita che porta alla cima del Monte Olympus; c'è un chiaro segnale, ma io ovviamente continuo
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Da qui infatti la cima del Monte Olympus è vicinissima. Sono a quota m 1.881, quindi ad appena 71 m dalla vetta.
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La strada continua, la vetta ormai è vicina, ma già si intravede quella che so sarà la causa dell'impossibilità di raggiungere proprio la cima: sul monte Olympus, infatti, c'è una installazione militare dell'esercito cipriota.
(qui si vede la cupola)
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Qui la grande antenna e il cartello rosso col divieto di fare foto :rolleyes:
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e qui mi fermo altrimenti mi sparano. :D
Sono comunque arrivato a quota m 1.942, appena 10 m sotto la cima del monte Olympus.
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Inizio la discesa, ma non posso fare a meno di ammirare il panorama, che spazia fino al mare.
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Qui a quasi 2.000 m il caldo non si sente.
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Continuo lungo la strada principale per un po',
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fino a scollinare sull'altro versante, quello settentrionale, da dove il panorama arriva fino alla costa nord e i monti di Kyrenia/Girne (zona turco-cipriota).
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Ripasso dal paesino di Troodos
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ancora quasi deserto, vista l'ora.
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E' ora di rientrare, ma lo faccio da una strada diversa, secondaria (più a ovest).
La forte pendenza fa acquistare velocità alla moto, ma ignora i limiti.
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e torno a rivedere il mare sul versante sud di Cipro.
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La strada è bella, e molto tranquilla. Traffico praticamente assente.
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Pendenza dell'11%
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Attraverso qualche piccolo paesino.
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e torno sulla costa, presso Lemesos.
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Oltre 100 km di montagna in poco più di 2 ore, (brevi) soste comprese (sono appena le 9)
Ora si parte per il giro in auto con famiglia, a Nicosia, la capitale. Loro si sono alzate da poco. :) Bene, sembra che questo sistema funzioni. :rolleyes:
Seconda colazione e si riparte, stavolta in auto.
A Nicosia ci sono andato in auto, lo stesso giorno, dopo il rientro in moto.
Quindi niente note sui km e tracce di percorso. :D Tanto a Nicosia ci si arriva con una comoda autostrada.

Comodo parcheggio a ridosso della città vecchia, sotto le imponenti mura veneziane, che circondano ancora (ottimamente conservate) completamente la città.
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Tra le stradine della città vecchia. Parte sud (greca).
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La pianta della città, dalla forma perfetta caratteristica, serrata nelle sue mura.
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Sempre tra le stradine della città vecchia, parte sud (greca).
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Foto scattata nel museo. La famosa "linea verde", che divide la città, l'ultima capitale europea ancora divisa.
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Moschea (siamo ancora nella zona sud, greca).
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Sempre strade della zona sud, greca.
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La residenza dell'arcivecovo.
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Monumento alla liberazione dagli inglesi (sono raffigurati solo greco-ciprioti).
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continua...
 
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... continua

La cosa che mi ha colpito di più.
Cammini tranquillo per le strade della città vecchia, e improvvisamente sbarramenti e filo spinato, insuperabili. Sorvegliati da militari armati greci e soprattutto turchi, e da militari della Nazioni Unite.
Ovviamente vietatissimo fotografare, come da numerosi cartelli, ;) Divieto, secondo me, ridicolo, nell'era di internet e dei satelliti.
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Un cartello curioso. :)
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Per le strade di Nicosia sud.
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Chiesa ortodossa.
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Sosta pranzo.
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Sosta frullato.
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Lungo Ledra Street, attraversiamo a piedi il confine.
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Pratiche abbastanza semplici. In pratica controllano solo i turchi, perché i greci lasciano passare, quasi ignorandoci (per loro questo non è un confine, ma un territorio occupato).
Mostriamo le carte di identità ai greco-ciprioti (molto velocemente, appena vedono che siamo italiani fanno cenno di passare) e poi ai turco-ciprioti. Loro le controllano attentamente; inoltre dobbiamo compilare un foglietto dove loro appongono il timbro.
Io mostro il foglietto che ho già ricevuto all'ingresso in Cipro (a Famagosta). Infatti si usa sempre lo stesso foglietto e i turchi mettono sempre nuovi timbri, ad ogni passaggio di confine.
Passiamo il confine.
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La strada è la stessa, la città è la stessa, ma l'atmosfera è diversa. I negozi sono diversi, anche la gente, in parte almeno.
Mi piace questo cambiare in pochi metri.
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A pochi metri da noi, sul confine, sventolano, l'una di fronte all'altra, da un lato la bandiera cipriota e greca, dall'altro la turca e la turcocipriota.
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Strade di Nicosia nord.
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Il Buyuk Han, antico caravanserraglio sulle vie carovaniere, dove i mercanti si fermavano a ristorarsi a riposare, con i loro cammelli e le loro merci.
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Vie di Nicosia nord.
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Un italiano approssimativo; non oso pensare alla qualità della merce.
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La grande moschea di Nicosia, ex chiesa cristiana.
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Le solite due bandiere (turca a sinistra, turcocipriota a destra) sventolano tra i due minareti.
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La moschea.
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Sono molto tolleranti: mi fanno entrare in pantaloncini corti; per moglie e figlia basta un leggero pareo.
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Interno della moschea. Come consuetudine islamica, hanno imbiancato a calce le pareti dell'ex chiesa cristiana.
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Ritorniamo per le vie di Nicosia sud.
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E quindi rientriamo in albergo a Erimi.
Degna chiusura della giornata, ad un ristorante sul mare con i "meze" di pesce, tipico piatto cipriota, che replicheremo diverse volte nei prossimi giorni.
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Giorno 9, mercoledì 7.8, Erimi - Coral Bay - Erimi, km 142

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Da oggi decido di utilizzare le 2/3 ore della mattina presto per andare in avanscoperta, con la moto, dei posti dove porterò la mia famiglia subito dopo, nella stessa mattinata.
Quindi l'itinerario che vedete (come sempre, solo quello della moto), coincide, più o meno, con quello poi fatto in auto.
Mi dirigo verso ovest, lungo la comoda autostrada che unisce le principali città di Cipro.
Alcune note sulle autostrade cipriote, molto comode per percorrere velocemente certe distanze (Cipro non è piccola, kmq 9.251: è la terza isola mediterranea, dopo Sicilia e Sardegna, non contando il Peloponneso, poco più grande di Corsica e Creta).
In buone condizioni e soprattutto gratuite, ma assurdamente SENZA piazzole di emergenza (c'è solo la corsia di emergenza) e SENZA stazioni di servizio: per fare benzina si deve uscire dall'autostrada! Le stazioni di servizio sono segnalata presso le uscite dove sono presenti, ma si deve comunque percorrere alcuni km dall'uscita.
Dicevo, mi dirigo verso ovest, col sole dell'alba, per fortuna, alle spalle.
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Spiaggia di Afrodite (Petra tou Romiou), dove, secondo la mitologia classica, la dea della bellezza è nata dalla spuma del mare, spuma prodotta dal frangersi delle onde sugli scogli della foto.
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Arrivo a Pafos, nell'ovest di Cipro. Città molto turistica, anche se conserva uno straordinario sito archeologico.
Lungomare di Pafos.
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Nave incagliata a poca distanza della costa di Pafos.
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Spiagge con le palme a nord di Pafos.
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Una delle più belle spiagge di Cipro, Coral Bay. L'acqua era caldissima. :)
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Le tombe dei Re, a Pafos (visitate in auto, dopo poche ore), III sec. a.C./III sec. d.C., influenzate dagli antichi egizi.
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QUI FINISCE LA PARTE DI REPORT GIA' POSTATA IN DIRETTA (ho fatto solo alcune correzioni) e dal prossimo post racconto i giorni NUOVI, cioè di cui non avevo ancora postato report e foto. :)
Buona visione. :)
 
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Giorno 10, giovedì 8.8, Erimi - Governor Beach - Erimi, km 81

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Nel mio solito giretto di mattina presto, vado nella vicina Lemesos (Limassol).
Caratteristica la vicinanza (anche a pochi metri) di chiese cristiane e moschee islamiche, ultimo segno della coesistenza dei due gruppi etnici (greci e turchi ) e delle due religioni (cristiana e islamica), coesistenza ormai molto limitata, dopo l’invasione turca e la conseguente divisione in due dell’isola.
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Raggiungo in breve il centro e parcheggio la moto nei pressi della Grande Moschea.
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Mi trovo proprio nel momento il cui i fedeli escono dalla moschea, la mattina in cui è finito il Ramadan! Oggi infatti è l’8 agosto e termina questo periodo di digiuno e preghiera.
E’ emozionante vedere questa piccola folla uscire festante dalla moschea: tutti sorridono, si stringono le mani o si abbracciano. Mi tengo un po’ in disparte per non disturbare e poi, chiesto il permesso, scatto qualche foto ed entro nella moschea.
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Qualche passo in centro,
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e giungo al vicino castello.
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Lungomare di Lemesos.
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Uscito dalla città, mi dirigo, lungo la costa, verso est e raggiungo la bella Spiaggia del Governatore.
Una serie di baie dalle coste di gesso. Ne individuo una adatta alla famiglia, con un bel ristorante panoramico sulla scogliera che promette pesce fresco e abbondante.

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Rientro a Erimi, prelevo la famiglia (moglie e figlia si sono svegliate da poco) e riparto per lo stesso giro, stavolta in auto.
La moschea adesso è vuota. Per visitarla io posso restare col mio abbigliamento, pur indossando pantaloni corti, ma le mie donne devono coprirsi di più 
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Due passi in centro, anche per accontentare la femminile voglia di shopping.
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Visitiamo il castello, prima visto solo da fuori.
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Interessante, nel castello, un antico frantoio per le olive (VII-IX sec.).
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Usciti da Lemesos, ritorno alla Spiaggia del Governatore. Purtroppo la ciminiera di una centrale elettrica rovina il panorama, ma non dà fastidio più di tanto.
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Il ristorante sulla spiaggia (sopra sulla scogliera, tra gli alberi).
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Dopo il bagno e la spiaggia, ottimo pranzo a base di pesce (i tipici “meze”, cioè varie portate di differenti pesci), nel ristorante visto prima sopra la spiaggia.
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C’è ancora tempo prima delle fine della giornata e quindi decido di visitare il vicino sito archeologico di Choirokoitia. Molto interessante. Si tratta di un insediamento neolitico (7000 a.C.), composta da numerose abitazioni di pietra di forma circolare, sul fianco di una collina.
Alcune sono ricostruite nella forma originaria per dare un’idea di come erano al tempo.
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La salita è abbastanza ripida e il caldo si sente, ma ne vale la pena.
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Rientriamo a Erimi e stavolta ceniamo a base di carne: esistono infatti due tipi di “meze” a Cipro: di carne o di pesce, entrambe composte da diverse portate. Bella giornata.
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Giorno 11, venerdì 9.8, Erimi - Capo Greco - Erimi, km 275

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Raggiungo velocemente (con la comoda autostrada) Larnaka, supero la mondana località balneare di Agia Napa e punto verso Capo Greco.
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Purtroppo poco prima del capo devo fermarmi, perché è area militare.
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ma l’area è comunque interessante e la costa piacevole.
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Rientrato in albergo, riparto come al solito con auto e famiglia e la prima fermata è nella spiaggia forse più famosa di Cipro, certamente la più affollata e “alla moda” (e piena di discoteche e bar), ma comunque troppo bella per non essere visitata: Nissi Beach, ad Agia Napa.
Una splendida distesa di soffice sabbia e un isolotto a breve distanza dalla costa, raggiungibile a piedi in pochi centimetri d’acqua lungo un istmo sabbioso.
Io porto la borsa attraverso lo stretto braccio di mare.
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La famiglia è soddisfatta.
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Fuori dalla folla e dal rumore della spiaggia, breve visita del monastero, un’oasi di pace nel centro di Agia Napa.
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Sulla via del ritorno, ci fermiamo a Larnaka, la città principale della zona, sulla costa (le altre sono Lemesos e Pafos, più a ovest) e Nicosia, la capitale, all’interno. Nella zona turca, Famagosta, sul mare (e Nicosia nord).
Bello il lungomare, che ha anche la comoda caratteristica di essere quasi totalmente con wifi libero e gratuito.
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Sosta rinfrescante, con uno dei tipici frappè al caffè di Cipro; intanto studio le mappe e la guida per i prossimi giri.
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Castello di Larnaka
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e leone di Venezia, dono della città lagunare, che dominò Cipro prima della conquista turca (1570).
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Giro a piedi in centro, con moschea
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e soprattutto l’interessante e antica (anno 890) chiesa di San Lazzaro, dedicata a Lazzaro, risorto da Gesù, poi vescovo in questi luoghi.
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Ceniamo di fronte alla chiesa, sapientemente illuminata.
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Onnipresenti le bandiere di Cipro e della Grecia.
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Giorno 12, sabato 10.8, Erimi - Lara Beach - Erimi, km 297

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Solita sveglia alle 6 e (in moto) supero Pafos, puntando verso l’estremo ovest di Cipro.
Concessionario di moto italiane (Aprilia e Moto Guzzi) a Pafos.
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Punto verso la selvaggia penisola di Akamas.
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attraverso piantagioni di banane.
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La strada diventa presto secondaria e quasi deserta e si susseguono spiagge altrettanto… poco affollate.
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Ben presto finisce l’asfalto e cominciano i previsti 6 km di sterrato, comunque non impegnativi. Paesaggi splendidi.
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Arrivo all’area protetta di Lara;
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Qualche dubbio a un bivio
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e, dopo l’ultimo km percorso quasi esclusivamente da fuoristrada,
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giungo alla spiaggia di Lara, nel cuore dell’area protetta.
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Questa spiaggia infatti, oltre che bellissima, è importante perché vi depongono le uova le tartarughe (le grandi Caretta caretta). Il sito è sorvegliato da volontari, che indicano con appositi segnali il punto dove sono sepolte sotto la sabbia le uova (in modo che i bagnanti non diano loro fastidio), uova che a settembre si schiudono, “liberando” migliaia di tartarughine che iniziano la loro corsa verso il mare, verso la vita.
Spiaggia di Lara.
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continua...

Edited by Gold Wing - 7/9/2013, 23:31
 
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