Il Forum dei Motoviaggiatori

Panamericana 22.3/18.6.2017. Report sintetico, km 46.029

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view post Posted on 23/7/2017, 09:24
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CITAZIONE (Blue Winger @ 23/7/2017, 01:05) 
... Forse mi sfugge un passaggio, ma quella griglia sostituita dal nastrato in nero dove l'hai persa?

Sulla Ruta 40, probabilmente quando sono caduto.
 
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view post Posted on 23/7/2017, 16:36
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15.4.2017 - sabato - giorno 27
Chanaral (8.11) - S. Pedro de Atacama (19.19)
km 723, viaggio h 11.08, guida h 8.02 - tot. km 11.577
17-04-15

Bella tappa, tutta nel deserto di Atacama: rilassante. Pochi punti di ristoro, ma ben distanziati e nessun problema per la benzina... facendo bene i conti.
Splendida la Cordilera De La Sal e la Valle Della Luna a San Pedro di Atacama, dove mi fermo per la notte, in un albergo di lusso... ma a prezzo accettabile, dopo serrata trattativa col marocchino addetto alla reception.
Sono ormai a 2.500 m di quota, dopo aver superato i 3.400.

Quello che non ti aspetti nel deserto di Atacama: nebbia!
d02473

Edited by Gold Wing - 24/7/2017, 22:43
 
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16.4.2017 - domenica - giorno 28
S. Pedro de Atacama (8.32) - (Argentina) - Villazon (Bolivia) (20.10) (h -6)
km 639, viaggio h 12.38, guida h 8.18 - tot. km 12.216
17-04-16

Giornata stupenda. La strada ben presto sale ripida e supero i 4.000 m, ma la Gold Wing (a carburatori) non ne risente: devo solo scalare una marcia e spinge possente in 4^: è magnifico. Sole splendente che rende mite la temperatura che scende a 0°.
Paesaggio lunare: deserto d'alta quota. Una serie di valichi in Cile, il più alto dei quali a 4.836 m: sono più in alto del Monte Bianco! Poi entro in Argentina.
Ad un amico che, preoccupato dell'alta quota, mi chiede dall'Italia come mi sento, rispondo con una sola parola: felice!
Difficile la fine, con gli ultimi 100 km pieni di sterrati per lavori in corso, che mi fanno arrivare in Bolivia al tramonto (poi perdo oltre un'ora in frontiera per mancanza di energia elettrica).
La moto comincia ad avere problemi per l'ammortizzatore sinistro ormai esaurito.

Altimetria: tutta la tappa. La quota massima è raggiunta in Cile; nella mappa precedente è dove la strada, con direzione nord, piega con una curva stretta a sud, sopra la scritta "Reserva Nazional...". La quota massima indicata è leggermente inferiore ai 4.836 m segnati dalla traccia gps perché il grafico dell'altimetria opera degli arrotondamenti.
17-04-16ht

La prima parte.
17-04-16h

Uno dei tanti vulcani, dalla forma conica perfetta. Qui in Cile, all'inizio della tappa, lungo la salita da S. Pedro de Atacama
d02473

Edited by Gold Wing - 24/7/2017, 22:43
 
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view post Posted on 24/7/2017, 13:31
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Emozionante leggere il report tutto di fila. Si ha la sensazione di "essere lì" con te.
Le foto poi sono davvero belle, dev'essere stato difficile scegliere quali pubblicare qui ( almeno io sono sempre indecisa quando si tratta di scrgliere quali foto siano più rappresentative/belle ) ;)

Aspetto il seguito con gioia.
Cris
 
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view post Posted on 24/7/2017, 20:18
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17.4.2017 - lunedì - giorno 29
Villazon (8.57) - Cochani (18.42)
km 571, viaggio h 9.45, guida h 7.51 - tot. km 12.787
17-04-17

Tappa interamente in Bolivia, tra maestosi altipiani (sono quasi sempre oltre i 3.000 m), montagne ancora più alte e imponenti montagne di sabbia.
Ma l’immagine che più mi resta impressa è quella dell’ingresso a Potosì, antica città coloniale, famosa per le sue ricchissime miniere d’argento. Ora le miniere sono quasi esaurite, ma la loro visione, in città (ora si estrae anche stagno), con le misere condizioni di vita dei minatori (età media 40 anni), l’aria irrespirabile perfino per me che attraverso il quartiere in pochi minuti, mi fa riflettere sulla estrema povertà della Bolivia. Taglio la visita a Potosì e dirigo verso il Salar de Uyuni. Supero Uyuni e arrivo a Cochani (proprio sul Salar) dopo il tramonto. Le condizioni della strada sterrata a Cochani sono infami (grosse e numerose buche e avvallamenti), non ci sono alberghi ed è buio pesto (niente illuminazione pubblica), ma trovo un alloggio, in un edificio costruito interamente con mattoni di sale.

La miniere di argento e stagno di Potosì
d03525

Edited by Gold Wing - 24/7/2017, 22:37
 
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18.4.2017 - martedì - giorno 30
Cochani (6.59) - Oruro (18.31)
km 559, viaggio h 11.32, guida h 7.46 - tot. km 13.346
17-04-18

Affrontato di giorno, il rettilineo che porta da Cochani al Salar de Uyuni fa meno paura; mi fa però venire i brividi quando vedo le buche che ho evitato (non tutte) ieri sera, al buio. Comunque la moto ormai, per il problema all'ammortizzatore sinistro, è quasi ingovernabile: ma ci si abitua quasi a tutto.
Il Salar è indescrivibile: immenso, accecante nel suo biancore sterminato, quasi irreale. Oltre 10.000 km2, a m 3.650 di altezza. C’è appena 1°, ma non sento freddo. La superficie è ancora in gran parte occupata da un sottile strato d’acqua che rende il Salar impraticabile alla mia moto, ma riesco a trovare un tratto asciutto e quindi le ruote della Gold Wing solcano il grande Salar.
Ripasso poi da Potosì (non c’è altra strada praticabile), con grandi difficoltà causa dei lavori stradali, che interrompono la strada in città, e la totale assenza di indicazioni per una strada alternativa.

Salar de Uyuni (km2 10.582, quota m 3.650)
d03681

Edited by Gold Wing - 25/7/2017, 09:14
 
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19.4.2017 - mercoledì - giorno 31
Oruro (8.16) - Puno (Perù) (17.55) (h -7)
km 494, viaggio h 10.39, guida h 7.23 - tot. km 13.840
17-04-19

L’attraversamento di La Paz (necessario, perché manca una circonvallazione) è da paura: inquinamento, degrado, sporcizia, cantieri aperti, assenza di tombini, strade precarie: non vedo l’ora di uscirne.
Il Lago Titicaca, invece, è un’oasi di bellezza e tranquillità… tranne il traballante e pericoloso attraversamento su un barchino adatto a trasportare patate e, forse, auto, ma non una Gold Wing.
Qualche km dopo il traghetto, entro in Perù, con l’unica “mancia” in dogana del viaggio (non ho l’assicurazione stradale, che nessuno vende in frontiera).

Traghetto sul lago Titicaca, nella zona boliviana
d03892

Edited by Gold Wing - 24/7/2017, 22:34
 
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view post Posted on 25/7/2017, 22:01
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20.4.2017 - giovedì - giorno 32
Puno (8.16) - Atico (17.55)
km 623, viaggio h 10.40, guida h 8.53 - tot. km 14.463
17-04-20

Attraverso le Ande peruviane, con valichi che arrivano fino a 4.528 m di quota.
Stupendo il deserto peruviano, con alte dune di sabbia che arrivano fino al mare… e sulla strada. Il tempo sulla costa è splendido: 25°, secco, sole. Molto intenso il traffico di tir, più numerosi degli altri veicoli: sono quasi sempre in sorpasso.
L’unico problema sono, come ieri e in Bolivia, i dossi rallentatori: stupidi e criminali per il modo ignobile in cui sono costruiti e posizionati.

Attraverso le Ande e il deserto, scendendo verso l'Oceano Pacifico
d04159

Edited by Gold Wing - 25/7/2017, 23:18
 
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21.4.2017 - venerdì - giorno 33
Atico (8.16) - Lima (17.55)
km 714, viaggio h 12.41, guida h 9.07 - tot. km 15.177
17-04-21

Percorro la Panamericana, che qui corre lungo la costa del Pacifico. Ogni tanto la strada si interna, salendo un po' sulle montagne, sempre nel deserto. Temperatura prima mite, sui 25°, poi supera i 30°: ormai fa decisamente caldo. Un po' di nebbia, soprattutto nel tratto nord, qui comune.
Alcuni tratti con insabbiamento della strada, anche per più di metà della carreggiata, ma generalmente è tenuta pulita. Solito intensissimo traffico di camion. Visito Nazca, con le sue misteriose linee.
L'arrivo a Lima è traumatico per il traffico intensissimo e le strade bloccate, nonostante siano ben tenute e con diversi viali di scorrimento; tutto questo in un caldo asfissiante. Devo passare da Lima per comprare dei copripantaloni, persi alcuni giorni fa per l’apertura della borsa destra della moto, dovuta a uno dei soliti rallentatori criminali. Mi ferma pure un poliziotto dicendo che su quella strada di scorrimento le moto non possono circolare, ma mi lascia poi andare senza problemi.
L’ammortizzatore sinistro va sempre peggio; cercherò di rigenerarlo in Costa Rica (dove ho un amico italiano) o sostituirlo a San Francisco.

Litoranea nel deserto, tra le Ande e l'oceano
d04274
 
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22.4.2017 - sabato - giorno 34
Lima (9.09) - Trujillo (19.17)
km 578, viaggio h 10.08, guida h 7.12 - tot. km 15.755
17-04-22

La periferia nord di Lima è da paura: sporcizia, degrado (negli edifici e nelle persone), sovraffollamento: un posto da evitare o almeno da attraversare velocemente.
Strada a tratti infame, soprattutto tenuta in modo indecente. Come se non bastasse, continuano i dossi rallentatori: uno è talmente ripido che mi fa aprire il baule centrale, facendomi perdere un oggetto che avevo appena comprato. Ancora deserto, nonostante ormai sia ad appena 8° dall’Equatore e sabbia sulla strada. A volte nebbia.
Per fortuna ci sono molti tratti di autostrada in buone condizioni, per me gratuite; già, perchè perfino in Perù hanno capito che le moto non devono pagare!
Mi accorgo che mi hanno rubato gli occhiali da sole, prelevati dal loro taschino da moto, non so esattamente quando, ma in Perù; unico furto del viaggio.

Strada nel deserto, sempre a rischio insabbiamento
d04447

Edited by Gold Wing - 26/7/2017, 19:16
 
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view post Posted on 26/7/2017, 10:21

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STREPITOSO!
 
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23.4.2017 - domenica - giorno 35
Trujillo (7.26) - Catacocha (Ecuador) (18.57)
km 655, viaggio h 11.31, guida h 8.23 - tot. km 16.410
17-04-23

Andando a nord, pian piano il deserto scompare, ma è in Ecuador che cambia completamente il paesaggio: tutto verde, temperatura piacevole (sono in quota). Unico problema le frequenti frane (sulla strada e… della strada).

Una delle tante frane in Ecuador
d04447
 
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view post Posted on 26/7/2017, 19:06
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24.4.2017 - lunedì - giorno 36
Catacocha (7.24) - Loja (12.47)
km 101, viaggio h 5.23, guida h 1.50 - tot. km 16.511
17-04-24

Appena superata la città di Catamayo, distratto da una delle tante frane e dal sole in faccia (gli occhiali da sole me li hanno rubati), una pietra mi colpisce il piede sinistro, istintivamente abbasso lo sguardo per osservarlo, quando lo rialzo vedo un pick-up fermo in mezzo alla strada 2 m avanti a me: non faccio nemmeno in tempo a frenare e lo tampono violentemente; la moto rimbalza e poi si corica a sinistra. L'impatto è avvenuto a circa 50 km/h (dati del gps).
Io col naso rompo il parabrezza della moto. Danni all’auto: niente. Alla moto: parabrezza rotto, manubrio un po’ storto (o forcelle storte o svergolate), specchietto sinistro danneggiato e parafango rotto, leva frizione piegata, qualche altra cosa davanti. A me: naso rotto e piccola ferita alla gamba sinistra. Il sangue sgorga copioso dal naso, inzuppando giacca e pantaloni.
Tutti gentili: l’automobilista chiama l’ambulanza che interviene subito. Arriva anche la polizia che non mi crea alcun problema, anzi mi accompagna in caserma per lasciare la moto lì (più al sicuro che a bordo strada); poi l’ambulanza mi porta in ospedale, dove mi medicano, fanno una radiografia e mettono 9 punti al naso; mi danno anche le medicine (antibiotici) per una settimana, dopo la quale dovrò togliere i punti. Tutto gratuito. Poi riprendo la moto e continuo per 35 km fino alla città più vicina, Loja, dove spero di riparare la moto.
In ospedale un’infermiera mi dà il nome di un motociclista; lo contatto e lui, molto gentile, mi ospita a casa sua per pranzo e cena e mi indirizza al suo meccanico per le riparazioni.
Subito dopo l’incidente ero molto giù, ma la decisione è presto presa: riparo la moto e continuo. Continuo perché me la sento di continuare e perché se mollassi adesso difficilmente avrei un’altra occasione e lo rimpiangerei per tutta la vita: verso l’Alaska!

Il parabrezza rotto dopo l’incidente
d04538
 
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25.4.2017 - martedì - giorno 37
Loja (8.37) - Vilcabamba (9.50)
km 53, viaggio h 1.13, guida h 1.06 - tot. km 16.564
17-04-25

Porto la moto dal meccanico, in un paese qui vicino e gliela lascio per tutta la giornata, raccomandandomi di essere rapido: non mi interessa l’estetica, ma la funzionalità. Verifico che la moto ha anche la carenatura incrinata in un paio di punti, ma è riparabile.
Ho una gran voglia di riprendere il viaggio, nonostante tutto. La cosa più importante è il viaggio, la meta finale: questa non è una vacanza, è un viaggio in moto.

Anche la strada per arrivare al meccanico è soggetta a frane
d04550
 
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view post Posted on 26/7/2017, 21:22
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26.4.2017 - mercoledì - giorno 38
Vilcabamba (10.20) - Chunci (18.43)
km 396, viaggio h 8.23, guida h 6.43 - tot. km 16.960
17-04-26

Alle 10.20 riprendo la moto dal meccanico. Ha fatto le cose essenziali: parabrezza incollato, forcelle raddrizzate, un nuovo parafango autocostruito, un “rammendo” dalla carena. Posso proseguire il viaggio.
Un po’ di pioggia ma il peggio arriva alla fine. A solo 1 km dall’albergo, sotto una pioggia battente e in una nebbia fitta, col sole ormai tramontato (ho fatto tardi per il maltempo), mi trovo di fronte, a meno di un metro, un’enorme frana, non segnalata, che blocca completamente la strada: sono ormai dentro la frana, che quasi mi circonda, lasciando solo una piccola via di fuga. Giro la moto, torno indietro e trovo ospitalità presso una famiglia vicina; gentilissimi, mi offrono pure cena e colazione

La frana nella quale sono entrato stasera
d04587
 
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