Il Forum dei Motoviaggiatori

Caucaso: giugno 2016, Georgia-Armenia-Nagorno Karabakh-Azerbaijan-Russia-Ossezia Sud-Abkhazia

« Older   Newer »
  Share  
IlarioB
view post Posted on 21/12/2015, 09:22




Non risponderanno... Rispondere vuol dire ammettere che hanno sbagliato!
 
Top
view post Posted on 21/12/2015, 09:57
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


CITAZIONE (federico1974 @ 21/12/2015, 09:10) 
Se posso faccio un copia-incolla caso mai mi servisse in futuro. Mi sembra molto molto incisiva.

Fai pure.
Intanto mi é arrivata la conferma di lettura da tutti tranne che dal Ministero degli Esteri (ma quella é una mail certificata: generalmente non la dá).
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 22/12/2015, 10:42
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Il ministero ha risposto (l'urp). :) Non é un granché di risposta, ma almeno ne ha data una e ha girato il messaggio per competenza al consolato (al quale comunque avevo già scritto lo stesso messaggio). Credo che al consolato non fará piacere ricevere il messaggio dal ministero. :B):
-----
Gentile Signor Anglana, Marcello,
nel ringraziarla per aver contattato l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, desidero informarla che il quesito da lei posto rientra nelle competenze della Cancelleria Consolare d'Italia a Kiev al quale, al fine di agevolarla, provvedo ad inoltrare la sua comunicazione per i chiarimenti del caso.
Cordiali saluti.
Xxxnome xxxcognome
Collaboratore di Amministrazione
Ufficio Relazioni con il Pubblico
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 22/12/2015, 15:40
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Il Ministero degli Esteri mi ha risposto!
Ora non ho tempo, posteró la loro risposta e la mia immediata replica nel pomeriggio.
Dico solo che certi burocrati lo sono fino al midollo ed é molto difficile che cambino! Sembra che l'unico modo per costringerli a darti una risposta seria sia tirargliela fuori con la tenaglia! :angry:
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 22/12/2015, 18:03
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Continuo il post precedente.
Deprimente, davvero deprimente. :(
Non che per me cambi molto: figuriamoci se ho bisogno delle info del Ministero (per il quale ci sono pericoli anche ad andare in Svizzera o in Austria :D); raccolgo le mie informazioni a 360° e certo non solo dalle fonti ufficiali.
Però, nella programmazione di un viaggio, sarebbe un comportamento superificiale non consultare anche certe fonti, in particolare quando si va in zone calde. Come dico a volte a chi mi chiede perchè viaggio in certe regioni, sono un po' "spericolato", ma non un pazzo; e programmo il meglio che posso i miei viaggi, anche sotto l'aspetto della sicurezza.
Leggendo la deprimente risposta del Ministero degli Esteri italiano (e le precedenti risposte del consolato italiano in Ucraina), ho la riprova che le pessime figure che la nostra diplomazia fa in campo internazionale non sono che la punta di un iceberg: è il sistema ad essere marcio, composto (in parte) da scaldapoltrone, messi lì chissà come e per far favore a chi o da gente che, pur se ha vinto un concorso anni fa, svolge il proprio compito in modo tanto "burocratico" (nel senso peggiore del termine, che pure non ha, originariamente, un'accezione negativa), da far giustamente arrabbiare il cittadino. Cittadino che, ricordiamo, è quello che gli paga lo stipendio, per mezzo delle tasse.
Quando, nel mio lavoro, ho di fronte un cittadino, la prima cosa cui penso è che è proprio la persona che ho di fronte che mi permette di vivere: io sono lì per "servire", per venire incontro (finchè è possibile) ai suoi bisogni; non per esercitare un "potere" o "tirare avanti" fino a fine giornata. Salvo il rispetto della Legge, ovviamente, che è mio compito far rispettare quando esercito le mie funzioni come pubblico impiegato, oltre che rispettare io stesso come semplice cittadino.
Torniamo alla questione.
Del mio scambio (infruttuoso) di email col consolato italiano in Ucraina ho già parlato nei post precedenti; ecco cosa mi ha risposto oggi il Ministero italiano delgi Esteri.
------------------------

Gentile Sig. Anglana,
a seguito della precorsa corrispondenza, desidero informarla che l'Ambasciata d'Italia a Kiev, da noi interpellata, ha riconfermato che in considerazione della situazione di instabilità e di tensione politica che caratterizza il Paese e del possibile rischio quindi di possibili nuovi incidenti, non è possibile fornirle le indicazioni richieste. La situazione complessiva in Ucraina, in particolare nelle regioni sud-orientali del Paese, rimane instabile, fluida ed imprevedibile.
Il Ministero degli Affari Esteri provvede alla tutela della sicurezza dei cittadini italiani che si recano all'estero attraverso la pubblicazione nel sito Internet "Viaggiare Sicuri" (www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/) di tutti gli elementi informativi disponibili che permettano all'utente una corretta valutazione del rischio di un viaggio all'estero. Le informazioni riportate sono chiaramente e unicamente ispirate a finalità di pubblica tutela e sono del tutto indipendenti da eventuali rapporti di natura commerciale o privatistica relativi a spostamenti o soggiorni all’estero di cittadini italiani. Esse sono formulate con la massima cura e tempestività allorché, sulla base di diverse fonti specializzate e di un costante raccordo con i nostri principali partner, vengono registrate criticità in determinate aree del mondo.
Occorre tenere presente comunque che le situazioni di sicurezza dei Paesi esteri, nonché le misure normative e amministrative in vigore in tali Paesi, possono rapidamente variare e, nonostante la massima attenzione nel reperire e verificare le informazioni, i dati sono suscettibili di continue modifiche e aggiornamenti. Ove necessario, questo Ministero provvede, nei limiti previsti dall'art. 16 della Costituzione Italiana che garantisce la libera circolazione delle persone, a sconsigliare il viaggio. I singoli viaggiatori sono ovviamente i soli responsabili della decisione di intraprendere il viaggio per turismo, lavoro o altri motivi, e delle eventuali conseguenze negative che ne dovessero derivare. Il Ministero degli Affari Esteri non può in nessun modo essere ritenuto responsabile per danni a persone o cose che possano derivare direttamente o indirettamente da informazioni pubblicate nel sito sopra indicato.
Le responsabilità derivanti dalla scelta di intraprendere un viaggio sono peraltro indicate nell’art. 19 bis comma 3 della Legge n. 43 del 17 aprile 2015, che ha convertito in legge il Decreto Legge 18 febbraio 2015 n. 7.
Per approfondimenti la invito a consultare le schede Paese ai seguenti link diretti: www.viaggiaresicuri.it/paesi/dettag...ione-russa.html / www.viaggiaresicuri.it/paesi/dettaglio/ucraina.html (nel Caucaso del Nord sono sconsigliati i viaggi).
In caso di partenza, le suggerisco di registrare il viaggio nel sito Internet "Dove siamo nel mondo" www.dovesiamonelmondo.it/home.html, un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di segnalare - su base volontaria - i dati personali, al fine di permettere all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l'importanza di essere rintracciati con la massima tempestività consentita e - se necessario - soccorsi. E’ sempre possibile segnalare o modificare il proprio viaggio anche durante la permanenza in un Paese estero. I dati sono automaticamente cancellati 2 giorni dopo la data di fine viaggio indicata.
I dati relativi al viaggio che si intende effettuare all'estero verranno utilizzati esclusivamente a fini istituzionali, per consentire cioè di essere rintracciati in casi di emergenze di particolare entità e gravità. La segnalazione del viaggio non comporta per il Ministero Affari Esteri obblighi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di assistenza ai connazionali all'estero e non implica un trattamento diverso rispetto a quanti non si sono registrati.
Cordiali saluti,
xxxnome xxx cognome (diversi dalla precedente risposta)

Collaboratore di Amministrazione
Ufficio Relazioni con il Pubblico
------------------------

Secondo voi, come ho risposto? :o: :angry: :D
Il testo... nel prossimo post.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 22/12/2015, 18:25
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Ecco la mia risposta (inviata tramite il solito modulo dell'URP del Ministero) al precedente messaggio del Ministero degli Esteri:
--------------------------
Con riferimento alla vostra risposta odierna (firmata da xxx xxx), premesso che sarebbe molto più pratico avere un’email diretta per rispondere, faccio notare che è completamente insufficiente, oltre che non pertinente a quanto da me chiesto.
Infatti è illogico che l’ambasciata italiana a Kiev affermi “non è possibile fornirle le indicazioni richieste. La situazione complessiva in Ucraina, in particolare nelle regioni sud-orientali del Paese, rimane instabile, fluida ed imprevedibile”. Io NON vi ho chiesto quale sarà la situazione in futuro, ma solo qual è la situazione OGGI! Se non siete in grado di valutare la situazione di OGGI, allora che ci sta a fare l’ambasciata in Ucraina e su quali basi emette e gli avvisi di pericolo pubblicati sul proprio sito?!!
Sarà ovviamente mia esclusiva responsabilità valutare quale sarà la situazione AL MOMENTO DEL VIAGGIO e so come fare, visto che sono un viaggiatore esperto e l’Ucraina non è certo il posto più pericoloso che ho attraversato in moto (2 anni fa ero in Pakistan, da solo): non siete voi (per fortuna!) le mie uniche fonti.
E’ quindi completamente inutile che mi ripetiate tutta la filastrocca sulle responsabilità e gli obblighi istituzionali: sono cose che conosco benissimo.
Pertanto vi sollecito a rispondere alla mia semplice domanda, senza risposta da quasi due mesi, che riassumo in breve:
ADESSO, si può valicare la frontiera (con un proprio veicolo, in particolare motocicletta), senza controindicazioni di sicurezza a voi note, dalla Russia all’Ucraina nella parte settentrionale del confine, presso Sumy e Hlukhiv (quindi a nord di Kharkiv, cioè al di fuori delle zone indicate nella mail precedenti e che ovviamente non intendo minimamente attraversare perché notoriamente pericolose)? E, se lo sapete, da quali valichi?
E’ una domanda semplice, aspetto una risposta semplice, non uno scaricabarile.
Il vostro/dell’ambasciata rifiuto di rispondere a questa semplice sarebbe immotivato, con tutte le conseguenze del caso.
--------------------------
Risposta seguita, dopo un paio d'ore, da una mia aggiunta che avevo dimenticato:
--------------------------
In merito alla mia risposta di oggi, [che iniziava con “Con riferimento alla vostra risposta odierna (firmata da xxx xxx), premesso che..."], segnalo che, comunque, il consolato italiano in Georgia, a differenza di quello in Ucraina, ha risposto sollecitamente alla mia richiesta di informazioni. In quel caso io chiedevo se potevo passare il confine (de facto) tra Georgia e Ossetia meridionale (occupata da un governo filorusso). Ebbene, in quel caso il consolato italiano ha risposto, dicendomi che a loro risultava che il valico fosse aperto e non erano stati segnalati, in quel momento, problemi particolari. Ebbene, la situazione in Ossetia meridionale è anche quella piuttosto "delicata", eppure quel consolato, correttamente, ha risposto a un cittadino italiano come me che chiedeva informazioni prima di recarsi in quel paese. Quindi mi aspetto una risposta anche dal consolato in Ucraina e soprattutto mi aspetto che voi, Ministero Italiano degli Esteri, trattiate un cittadino italiano che chiede informazioni in modo rispettoso e non lavandovene le mani.
--------------------------
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 24/12/2015, 12:25
Avatar

advanced minkion

Group:
Privato
Posts:
4,560
Location:
Correggio

Status:


Hai risposto bene, Marcello.
Le loro risposte sono inutili e tese solo ad assicurarsi lo scarico delle responsabilità. Oltretutto fanno riferimento a un sito, viaggiare sicuri, ridicolo per la sua inutilità, farebbero meglio a chiamarlo "stare a casa sicuri". Inoltre, sti poveri personaggetti, per dirla alla Crozza, sperano che tu lasci perdere e ti sobbarchi da solo le responsabilità, cosa che noi viaggiatori abbiamo sempre fatto, in ogni caso. La domanda è semplice, la risposta è complessa per loro, non fanno altro che pensare alle eventuali implicazioni, e preferiscono una pappardella che equivale a una non risposta. Io da tempo ho lasciato perdere di chiedere info a questi organi, mi fanno solo perdere tempo e aumentare il nervoso.
Non credo che otterrai qualcosa.
Fosse per lor dovremmo tutti vivere senza emozioni, e stare a casa ad... aspettare di morire
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 26/12/2015, 20:33
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Oggi avevo un sacco di cose da fare, mettere ordine tra documenti vari (non di moto); veramente sono diversi giorni che lo devo fare, ma... non mi va. :rolleyes:
E allora mi sono dedicato a una delle mie attività preferita, la seconda dopo l'andare in moto: progettare viaggi in moto. :D
Il viaggio in Caucaso è ancora lontano (5 mesi), ma, oltre alla preparazione burocratica (di cui ho parlato negli ultimi messaggi), c'è da fare anche quella "turistica" (ho già comprato le guide e cominciato a studiarle) e quella cartografica.
Per quest'ultima, ho comprato le mappe (ne ho parlato, con foto, in un precedente post) e scaricato le mappe gps (le aggiornerò più avanti, aggiungendoci l'Ucraina, inizialmente fuori dalla mia programmazione).
Ho passato diverse ore sulle mappe, cominciando a familiarizzare con esse; quando arriverà il viaggio, dovrò conoscerle quasi a memoria, per essere sempre pronto alle alternative, possibile anche per il cattivo stato delle strade e problemi politici/militari. Questa della familiarizzare con le mappe, è comunque una costante dei miei viaggi: mi piace fare così e mi sento più tranquillo.
Ho scannerizzato tutte le mappe, per portarmele dietro anche come file jpg e poterle condividere sul mio sito, oltre che per poter trascrivere l'itinerario programmato anche disegnandolo sul file jpg (da condividere anche questo, come altre volte).
Ho quindi realizzato un quadro di unione di tutte le mappe scannerizzate (almeno della zona del Caucaso). Più avanti, quando deciderò l'itinerario definitivo (devo ancora decidere alcune cose da visitare), riporterò su questi file anche il percorso programmato; per ora ho previsto un itinerario di massima e l'ho trascritto solo sul quadro di unione.
Nella versione definitiva, il quadro di unione sarà cliccabile (sul mio sito) e, cliccando nelle varie zone, si aprirà la mappa dettagliata definitiva.
Ecco l'elenco della mappe; nella colonna di destra indico come sono riportate nel quadro di unione.
1) Caucaso ........... 1:650.000 . C1/C9
2) Georgia ............ 1:350.000 . G1/G7
3) Armenia ........... 1:250.000 . A1/A8
4) Russia europea 1:2.000.000 . R1 (R2 è fuori quadro)
5) Ucraina ........... 1:1.000.000 . U1/U3 (fuori quadro)

Nel quadro di unione, i tratti con segno discontinuo indicano i percorsi non certi:
1) La zona di montagna dello Svaneti, in Georgia: strada forse non integralmente percorribile (G3, vicino al G1).
2) L'Abkhazia occidentale: dipende dalle condizioni politiche e da quanto sarà interessante (G1).
3) L'Ossetia meridoonale, a nord della capitale (G3 e G4).
4) La Strada Militare Georgiana, da Gori al confine russo: se avrò tempo e se non ci sono frane o simili (G6).
5) Nel nord del Nagorno Karabakh: se i militari me lo permetteranno e se la strada (o pista?) sarà percorribile (A6).
6) I villaggi di montagna presso Quba: se la strada verso Xinaliq sarà percorribile (C6).
7) La strada che evita la Cecenia, da nord: se le condizioni politiche/militari consiglieranno di... evitare la Cecenia (R1, C3, C2).

Ecco quindi il quadro di unione. Il percorso programmato (provvisorio) è in rosso.
quadrounione1024

Ed ecco due delle mappe dettagliate (ridotte a 1.024 pixel per il forum), quelle della regione di montagna dello Svaneti, in Georgia... sperando che sia percorribile con la mia moto. anche ui il percorso programmato è in rosso.
G1 (lo Svaneti è un alto a destra). Al limite in alto (verso destra, in territorio russo) si può vedere la cima del monte Elbrus, il più alto del Caucaso (m 5.642, quasi 1.000 più del M.Bianco) e il suo ghiacciaio.
georgia1-x1024

G3 (lo Svaneti è un alto a sinistra: la mappa confina, a sinistra, con la precedente); il mio itinerario è nella parte sinistra della mappa.
georgia3-x1024

Edited by Gold Wing - 26/12/2015, 20:53
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 28/12/2015, 16:12
Avatar

Advanced Member

Group:
Privato
Posts:
1,332

Status:


Preparato e preciso come sempre ^_^

Seguo con interesse.
 
Web  Top
view post Posted on 29/12/2015, 10:36
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Dal ministero o ambasciata nessuna risposta, come previsto.
Ora preparo un mio comunicato da pubblicare sul mio sito, lo invio a loro per conoscenza e, in mancanza di loro risposte, lo pubblico domani.
Gli italiani devono sapere come lavorano i loro rappresentanti diplomatici. :angry:
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 30/12/2015, 12:10
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Ieri ero molto raffreddato e non ho potuto completare la risposta. Ora é pronta e domani la pubblicherò sul mio sito, in evidenza, dopo aver avvisato Consolato e Ministero e inviato loro copia. Eccola, in anteprima per il forum.

----------
Quando progetto un viaggio in moto, soprattutto in zone “calde”, mi documento scrupolosamente sulla situazione del territorio da attraversare. Infatti, anche se alcuni miei viaggi si sono svolti in regioni dove è decisamente sconsigliabile recarsi, soprattutto da soli e in moto, questo non vuol dire che io non cerchi di ridurre al minimo tali rischi, programmando, finché possibile, percorsi che evitino tali zone e, quando ciò non è possibile, acquisendo le informazioni che mi permettano di conoscere tali rischi e prepararmi al meglio per ridurne le conseguenze.
P.e., durante il mio Giro del Mondo di 2 anni fa, ho sì attraversato il Pakistan (dove sconsiglio di andare), ma sapevo cosa mi aspettava, avevo acquisito i necessari permessi, ero documentato sulle strade e le risorse locali, sulla necessità di una scorta militare per una parte del percorso e, durante quei giorni, ho assunto un atteggiamento prudente… per quanto sia possibile avere un simile atteggiamento in tali zone.
Nell’acquisizione delle informazioni prima del viaggio procedo a 360°. Quindi internet, forum, libri, guide, racconti di motoviaggiatori (e non solo) che hanno attraversato quelle regioni prima di me, giornali… e anche le fonti ufficiali. Tra queste ultime, il sito del Ministero degli Esteri italiano con www.viaggiaresicuri.it. Sia chiaro: anche quel sito non è la Bibbia; non si deve prendere per oro colato tutto quello che c’è scritto. In particolare a volte eccede negli allarmismi (per loro è pericoloso anche un viaggio in Svizzera), ma, a parte l’ovvietà che nessun luogo è assolutamente sicuro (i recenti attentati a Parigi lo confermano), è comunque una utile fonte di informazioni, che mette in guardia da possibili pericoli. Poi sta a noi approfondire e, infine, decidere cosa fare.
In occasione del mio prossimo viaggio in Caucaso (giugno 2016), in considerazione del fatto che in diversi territori di quella regione la situazione è “calda” e alcune frontiere sono chiuse o percorribili con limitazioni, ho preso informazioni dalle fonti indicate prima. Poi ho cominciato ad approfondire; e qui sono cominciati i problemi.
Mi sono rivolto (via email) al consolato italiano in Georgia, per avere informazioni sulla transitabilità della frontiera1 tra Georgia e Ossezia del Sud, che fino a un paio di anni fa risultava chiusa, e il consolato (dopo un mio sollecito) mi ha gentilmente risposto, confermandomi che la frontiera risulta aperta e quindi la Georgia consente di entrare in Ossezia del Sud solo dal valico di Gori (e anche di uscire dal medesimo valico). Mi hanno confermato (cosa che già sapevo, ma la conferma è comunque utile) che entrare in Ossezia del Sud dalla Russia è considerato illegale dalla Georgia (in base alla sua Legge sui “Territori Occupati”) e quindi un mio successivo ingresso in Georgia è da evitare (sarei arrestato). Tutte queste sono notizie pubbliche (sul sito prima indicato), ma in certi casi è bene controllare dalla fonte.
1 Quando viaggio, per me “frontiera” è qualunque linea che indica la delimitazione tra due autorità indipendenti tra loro, che siano Stati internazionalmente riconosciuti o no. Quando ho di fronte un poliziotto o un militare (o comunque un burocrate al servizio di una qualunque autorità), non mi cambia assolutamente nulla se quella autorità è internazionalmente riconosciuta o è considerata abusiva dalla comunità internazionale. L’unica cosa che per me conta, sul campo, è l’autorità di fatto, quella effettivamente esercitata: quando ho di fronte una persona armata o comunque in grado di impormi la sua autorità, quella è l’unica cosa che conta. Oltre al fatto che, sinceramente, mi sembra ridicola la frasi, spesso usata, come “Stato autoproclamato”. Ogni Stato è autoproclamato! Uno Stato riceve la propria legittimazione dal principio di effettività; è tale proprio in quanto è effettivamente tale; il cosiddetto riconoscimento da parte di altri Stati è solo un di più, un qualcosa che arriva dopo che lo Stato si è in realtà imposto come tale. A volte addirittura, per convenienza politica, si “riconosce” uno Stato che nemmeno effettivamente esiste. Viaggiare per il mondo con in mano una “cartina” riportante solo gli Stati “internazionalmente riconosciuti” sarebbe folle, da irresponsabili, come viaggiare con i paraocchi.
Ho dunque ringraziato il consolato italiano in Georgia e quindi ho rivolto una simile domanda (sempre via email2) a quello in Ucraina, dove è critica la situazione delle regioni sudorientali, al confine con la Russia. In particolare, visto che gli stessi ministero e consolato italiani sconsigliano di viaggiare in quelle regioni (per la presenza di indipendentisti russi), ho chiesto di indicarmi un valico tra Russia e Ucraina a nord di queste regioni, individuato il quale, potrei entrare in Ucraina, arrivare alla capitale Kiev e poi (percorrendo vie principali) giungere in Ungheria (da dove rientrare comodamente in Italia). Un valico ragionevolmente sicuro e ufficialmente aperto al passaggio di stranieri con il loro veicolo. Ho allegato anche una cartina, con evidenziate le zone sconsigliate e l’itinerario (al di fuori di tale zone) che io intendevo seguire.
2 Di tutto lo scambio di email (tra me, il consolato e il Ministero degli Esteri) ho ovviamente copia, ma non le pubblico, non avendo ricevuto espressa autorizzazione dagli stessi alla pubblicazione. La pubblicazione, però, io ritengo sarebbe cosa utile e nell’interesse pubblico (interesse pubblico che dovrebbe essere perseguito dagli enti in questione), quindi io fin d’ora autorizzo loro a rendere pubblico lo scambio di messaggi.
Era l’inizio di novembre 2015. Dopo pochissimi giorni (talmente pochi da restare sorpreso per la celerità, ma la sorpresa positiva è durata poco), mi hanno risposto che non era possibile fornirmi indicazioni a causa della fluidità ed imprevedibilità della situazione di conflitto nella zona.
Una risposta ridicola! Ho immediatamente replicato che nessuno ha la palla di vetro, ma io chiedevo solo di rispondere alla mia email con riferimento alla situazione attuale, come se dovessi partire quel giorno.
La cosa sembrava chiarita, tant’è che lo stesso giorno il consolato prendeva atto di questo mio chiarimento, ringraziandomi per le utili precisazione e affermando che ora la situazione era più chiara.
Dopo di che… il nulla!
Sollecito il consolato altre due volte, a novembre. Nessuna risposta.
Arriva dicembre e, spazientito, sollecito nuovamente il consolato, ma stavolta scrivo anche al Ministero degli Esteri (tramite l’apposito modulo sul loro sito, sezione URP), riepilogando loro tutta la storia, sperando che loro sollecitino il consolato inattivo.
In effetti, ben presto il ministero mi risponde, con una email molto cortese, in cui scrive che il quesito da me posto rientra nella competenze del Consolato d’Italia a Kiev (ma va?! Dopo due mesi che gli scrivo e lo sollecito non credete che io lo abbia capito da solo?), al quale quindi inoltrano la mia comunicazione per i chiarimenti del caso (risposta firmata con nome, cognome e qualifica).
Non è un granché di risposta, è un po’ “burocratica”, ma almeno è veloce e cortese. Aspetto.
Ma l’attesa dura ben poco, perché, dopo poche ore, arriva la “vera” risposta, che è allucinante, una cosa davvero deprimente. Il Ministero degli Esteri (dal consolato in Ucraina non ricevo alcuna risposta) mi risponde che hanno interpellato l’Ambasciata italiana in Ucraina che ha confermato… quello che ha scritto nella prima email inviatami, cioè che non era possibile fornirmi indicazioni a causa della fluidità ed imprevedibilità della situazione di conflitto nella zona.
Non contenti di questa stupida risposta, il ministero rincara la dose e parte con una lunga filastrocca sulle responsabilità dei viaggiatori e gli obblighi istituzionali del ministero, citando il sito con www.viaggiaresicuri.it , tutte cose che, ovviamente, da esperto viaggiatore (mi ero anche presentato come tale, con le mie esperienze in merito) conosco benissimo. Risposta anche questa firmata con nome, cognome e qualifica, diversi dai precedenti.
Ma in che razza di modo lavora questa gente?
Io faccio una domanda chiara, semplice e loro mi rispondono con uno scaricabarile? Io ripeto quello che ho già spiegato al consolato, cioè che NON ho chiesto quale sarà la situazione in futuro, ma solo qual è la situazione OGGI e loro rispondono come se niente fosse, con la stessa pappardella della prima email! Se non sono in grado di valutare la situazione di OGGI, allora che ci sta a fare l’ambasciata in Ucraina e su quali basi emette gli avvisi di pericolo pubblicati sul proprio sito (e sul sito del Ministero degli Esteri)?!!
Sarà ovviamente mia esclusiva responsabilità valutare quale sarà la situazione AL MOMENTO DEL VIAGGIO e so come fare, visto che sono un viaggiatore esperto e l’Ucraina non è certo il posto più pericoloso che ho attraversato in moto: non sono loro (per fortuna!) le mie uniche fonti.
Quindi ho subito risposto al ministero (e, per conoscenza, al silente consolato), sollecitando a rispondere alla mia semplice domanda, senza risposta da quasi due mesi, che si può riassumere in breve:
ADESSO, si può valicare la frontiera (con un proprio veicolo, in particolare motocicletta), senza controindicazioni di sicurezza a voi note, dalla Russia all’Ucraina nella parte settentrionale del confine, presso Sumy e Hlukhiv (quindi a nord di Kharkiv, cioè al di fuori delle zone indicate nella mail precedenti e che ovviamente non intendo minimamente attraversare perché notoriamente pericolose)? E, se lo sapete, da quali valichi? E’ una domanda semplice, aspetto una risposta semplice, non uno scaricabarile.
Considero il comportamento del Ministero degli Esteri e del consolato italiano in Ucraina poco professionale e vergognoso e intendo denunciarlo in tutte le sedi opportune.
-----------------

Edited by Gold Wing - 30/12/2015, 15:30
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 30/12/2015, 15:51
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


Mi ha appena risposto il ministero: la solita risposta del cavolo. :D
Ma ora ho una email diretta!
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 30/12/2015, 17:53
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


CITAZIONE (Gold Wing @ 30/12/2015, 15:51) 
Mi ha appena risposto il ministero: la solita risposta del cavolo. :D
Ma ora ho una email diretta!

Vi risparmio la risposta del Ministero (firmata dallo stesso funzionario dell'ultima risposta): è indecente. :D
Ecco comunque la mia pronta replica (di oggi pomeriggio).
----------------------------------

Intanto la ringrazio per avermi fornito la sua email.
Purtroppo i ringraziamenti terminano qui, perché sono costretto a segnalarle le notevoli incongruenze delle vostre risposte.
Le allego il comunicato che, come anticipatovi, domani pubblicherò sul mio sito www.gold-wing.it e renderò pubblico in tutte le forme che riterrò opportune.
Riguardo la sua ultima risposta, mi scusi, ma sembra che io sto parlando a un muro.
Non potete, qualunque cosa io dico, ripetere sempre la stessa storia, come un disco rotto; è snervante, oltre che essere scorretto.
Sono anch’io un pubblico funzionario, ma non mi permetto certo di rispondere così a un contribuente che chiede delucidazioni sulla sua posizione fiscale: se so una cosa (e posso rivelarla), la dico; se non la so, non sto a cercare scuse, e lo dico chiaramente. Ma non mi arrampico sugli specchi per non dare una risposta.
Nel merito.
Lei scrive (nell’ultimo messaggio):
1) “lo scrivente Ufficio le ha fornito le informazioni segnalandole i siti www.viaggiaresicuri.it e www.dovesiamonelmondo.it che sono importanti punti di riferimento ufficiali”.
Ma ci stiamo prendendo in giro? Ma le ha lette le mie (ormai numerose, ma non per colpa mia) email? Questi siti li conosco benissimo, li uso ogni volta che viaggio (credo di aver viaggiato più della media di un ambasciatore/console italiano: 82 Stati e 873.000 km solo con questa moto, quasi tutti da solo e senza aiuti esterni). Per favore, sia seria e mi risponda nel merito.
2) “come nel caso del Caucaso dove lei vorrebbe recarsi e dove sono sconsigliati i viaggi”.
Questo è addirittura falso! La invito a informarsi meglio (visto il suo lavoro), prima di fornire informazioni false ai cittadini. Sul sito da lei citato, NON SONO “sconsigliati” viaggi “nel Caucaso”. Leggo infatti in ww.viaggiaresicuri.it :
(Georgia) “si continua a raccomandare cautela, evitando luoghi di eventuali manifestazioni o di assembramenti politici” e “Non sembrano probabili, almeno nell’imminenza, scoppi di nuove ostilità con le regioni separatiste dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, verso le quali si continua comunque a sconsigliare viaggi a qualsiasi titolo.”
E’ chiaro? Sono sconsigliati viaggi solo in quelle due specifiche regioni, non “nel Caucaso”.
Analoghe avvertenza, che non riporto per brevità, per Armenia e Azerbaijan, ma solo per la regione del Nagorno Karabak.
In ogni caso, io non vi ho chiesto informazioni su queste regioni, ma sull’Ucraina.
3) Lei scrive “l’Ambasciata d’Italia a Kiev che ci ha riferito di averle fatto stato della situazione di instabilità politica del Paese, in continua evoluzione, e di non poterle fornire informazioni aggiornate perché non sarebbero attendibili proprio a causa della destabilizzazione del Paese che non garantisce la sicurezza”.
Il consolato di Kiev mi ha fornito le stesse inutili informazioni che mi avete fornito voi, ma non ha risposto alle mie semplici domande.
Voi dite che non è possibile “fornire informazioni aggiornate”; ma allora perché pubblicate quegli avvisi sull’Ucraina che sconsigliano i viaggi in alcune zone dell’Ucraina? Sconsigliate i viaggi in quelle zone, non in altre! Crimea, Donetsk, Lugansk, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhya, Kherson, Mikolaiv, Odessa (vedi cartina allegata, che io ho inviato al consolato fin dalla mia prima e mail di inizio novembre!).
4) Quello che io vi ho chiesto, dall’inizio, è proprio se il mio itinerario (dal confine russo a quello ungherese) è al di fuori (come pare, guardando la cartina) dalle zone che ATTUALMENTE (sottolineo attualmente: nessuno ha la palla di vetro), risultano a voi sconsigliabili. Non semplicemente se sono in zone, come Kiev, dove sono da prendere certe precauzioni (comuni ormai a tanti luoghi nel mondo: non si è sicuri in alcun luogo). Se poi avete informazioni su alcuni valichi di frontiera consigliati, tanto meglio, ma almeno ditemi se, entrando in Ucraina dai valichi da me indicati a voi risultano, ATTUALMENTE problemi segnalati o no!

In conclusione, non sto certo a dirle come deve fare il suo lavoro, ma, giusto per evitare equivoci, faccio degli esempi concreti.
Io NON chiedo di ricevere da voi una comunicazione del tipo:
“Gentile Sig. Anglana, le assicuriamo che, nell’itinerario da lei indicato non avrà alcun problema, perché i problemi sono solo nelle altre zone dell’Ucraina, da noi ben indicate nel sito, che sono ben distanti dalle regioni che lei attraverserà. Faccia buon viaggio.”
Sarei uno stupido ad aspettarmi una risposta del genere e io stesso la riterrei non seria.
Io invece mi aspetto (e credo sia ragionevoli attendersi) una vostra risposta del tipo:
“Gentile Sig. Anglana, al situazione in Ucraina è instabile e imprevedibile, come indicato sul sito. Per rispondere ai suoi specifici quesiti, la informiamo che l’itinerario da lei indicato, al momento risulta al fuori dalle zone (indicate sul sito) che a noi risultano sconsigliate ad ogni tipo di viaggio. Le ribadiamo però che la situazione è instabile e in continua evoluzione, quindi la invitiamo ad aggiornarsi su tale situazione nell’imminenza della sua partenza e anche durante la sua permanenza in Ucraina. Riguardo i valichi di frontiera tra Russia e Ucraina, i valichi da lei indicati (esattamente quello di xxx e yyy) risultano al momento aperti e non risultano al momento incidenti a danno di stranieri. Anche per questi, però, si ripetono le raccomandazioni precedenti.”
Ecco, questa sarebbe una risposta seria e corretta, non uno scaricabarile peggio di Pilato!
Domani io pubblicherò sul mio sito (e ovunque io ritenga opportuno) il comunicato allegato, salvo fatti nuovi (concreti) da parte vostra.
Anche dopo la pubblicazione del mio comunicato, sono pronto a ricevere vostre comunicazione ed eventuali rettifiche.
Come ha fatto lei, invio per conoscenza questa email col consolato e ambasciata italiani a Kiev.
Distinti saluti
----------------------------------

Edited by Gold Wing - 30/12/2015, 18:35
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 30/12/2015, 19:14
Avatar

Cervello disabitato

Group:
Privato
Posts:
3,676
Location:
- Torino -

Status:


Roba da matti, è evidente il non volersi prendere responsabilità alcuna nel caso che...la solita pantomima all'italiana. :rolleyes:
 
Top
view post Posted on 30/12/2015, 19:42
Avatar

Senior Member

Group:
Privato
Posts:
40,280
Location:
Lecce

Status:


CITAZIONE (mototopoautogatto @ 30/12/2015, 19:14) 
Roba da matti, è evidente il non volersi prendere responsabilità alcuna nel caso che...la solita pantomima all'italiana. :rolleyes:

In effetti, ad essere sinceri, dal punto di vista sostanziale, me ne frego che rispondano o meno: io parto lo stesso (e passo sia dal Caucaso che dall'Ucraina) e le loro informazioni ormai contano meno dl racconto di un amico che ci è stato o di un'altra informazione un minimo attendibile raccolta sul web.
Ma ormai è diventata una questione di principio: non gliela do vinta per niente! :angry:
Mi devono dare una risposta seria, almeno logica: sono pagati anche per questo. :angry: :D
 
Web Contacts  Top
310 replies since 17/10/2015, 19:20   8582 views
  Share