9a ora, dalle 3.33 alle 4.33. Km 119, totale km 1.083, media totale km/h 120,33L'ora comincia... come era finita la precedente: in sosta per rifornimento. Questa sosta (di 16.10) infatti è divisa quasi a metà tra le due ore.
La Red Bull fa subito effetto, e riparto "a razzo".
Credo che non bisogna esagerare con questo tipo di bevande, per l’elevato contenuto di certe sostanze (taurina innanzitutto), ben maggiore dell’equivalente della caffeina di un caffè. Ma io non esagero: non ne bevo quasi mai, tranne, qualche volta, durante una tappa di trasferimento particolarmente lunga o comunque se voglio arrivare a destinazione prima di notte; ma, in quei casi, non più di una al giorno. Solo durante questa 24 ore ho programmato di berne due, se necessario, ma, appunto, 24 ore sono… due giorni meno un minuto.
Queste bevande hanno un effetto diverso a seconda delle persone: ho incontrato qualcuno che, per averne bevuta una la mattina, non è riuscito a dormire la notte successiva: all’estremo opposto, ad altri non fanno quasi effetto. Credo dipenda, oltre che dalle caratteristiche fisiche di ognuno, dall’abitudine che abbiamo a bevande come il caffè: anche per il caffè, infatti (sia pure in misura ridotta), molti reagiscono in modo diverso. Comunque a me la Red Bull provoca un effetto abbastanza stabile: mi tiene ben sveglio per circa 4 ore, con un effetto massimo nella prima ora, che poi scema. Utile, quindi, per ritardare il momento in cui fermarsi, allungare la tappa di poche centinaia di km e chiuderla quindi, possibilmente, a casa o dove è comodo fermarsi, magari risparmiando un giorno di viaggio. Ma il sonno, è importante ricordarlo, può solo essere rinviato, non abolito: quindi, qualunque mezzo non fa che rimandare il momento in cui, comunque, sarà necessario fermarsi e dormire.
In questa 24 ore, però, le regole cambiano: non devo semplicemente rinviare di 4 ore lo stop: devo coprire, in qualche modo, tutte le 24 ore, ricorrendo a vari mezzi:
1) Il riposo prima della partenza. Ho cercato di riposare il massimo, ma purtroppo non quanto avrei voluto, a causa del problema al radiatore.
2) La concentrazione. Deve essere massima durante tutte le 24 ore. La concentrazione aiuta a combattere il sonno, aiuta a commettere meno errori.
3) Brevi e strategici momenti di riposo. Se necessario, mi fermerò, qualunque sia l’effetto sulla mia tabella di marcia, a costo di compromettere la 24 ore. Il riposo può essere anche breve (10 o 20 minuti), ma è incredibile il grande effetto positivo che possono avere sul nostro organismo queste brevi periodi di riposo. Anche qui, però, è un effetto momentaneo, per qualche ora: il riposo “serio” può solo essere rimandato.
4) Alimentazione adeguata. Leggeri e rapidi snack, ricchi di energia e velocemente assimilabili; e un‘adeguata quantità di liquidi (non troppo, per evitare frequenti soste fisiologiche). L’assenza di energia e di liquidi può portare a precoce stanchezza ed errori.
5) Mi deve piacere. A qualunque “artificio” io ricorra, è tutto inutile se quello che faccio non mi piace: non potrei mai fare una cosa del genere in auto: mi addormenterei dopo poche ore.
6) Quello che sto facendo adesso: pensare. Pensare, ragionare, calcolare. Tenere la mente occupata: non troppo, per non distrarmi, ma nemmeno il “vuoto assoluto”, per evitare che sia “riempito”, dal grande nemico: il sonno.
Sono arrivato quasi al confine con l’Olanda e ora piego a nord: costeggerò il confine (alla mia sinistra), per 100 km. Studiando il percorso a casa, questo mi era sembrato un tratto tranquillo, probabilmente il migliore per mantenere una buona media. E infatti è così: traffico scarsissimo, lunghi rettilinei, completamente pianeggiante, nessun incrocio con altre autostrade. Potrei percorrerlo senza problemi tutto a 180 km/h, alzando discretamente la mia media, ma purtroppo… non posso, per il noto problema al radiatore. Mi limito quindi, come al solito, a viaggiare sui 150, evitando solo di rallentare.
Credo che, se avessi deciso di svolgere tutta la 24 ore in questa zona, ripetendo più volte questo tratto, avrei percorso molti più km. Sarebbe stato quasi facile, ma io ho preferito diversamente e non ne sono pentito: per me, infatti, la 24 ore deve svolgersi su strade sempre diverse, senza ripercorrere i miei passi: una difficoltà in più, ma che rende più interessante e stimolante il tutto.
L'altimetria di questa ora è la più costante e bassa incontrata finora in Germania: da 100 a 10 m (sono al confine dell'Olanda, notoriamente piatta.
).
L’ora si conclude con un buon risultato di km percorsi (119), tenendo conto che metà della sosta (quasi 8' su 16') è avvenuta in quest'ora (altrimenti sarebbe di 139); ho superato i 1.000 km totali (1.083.). La media totale resta stabile a poco più di 120.
Edited by Gold Wing - 20/8/2015, 09:25