Giorno 22, martedì 20.8, Bolu (Turchia) - Pojate (Serbia), km 1.034Percorso su Google EarthPercorso in file gpxPercorso in file gdbOggi torno in Europa.
Ho un po’ di preoccupazione per il traffico di Istanbul (esperienza dell’andata) e all’inizio facci un po’ di calcoli per prevedere se passerò da lì nell’ “ora di punta”, ma poi lascio perdere: sarà quel che sarà; e poi, forse, ore di punta non ce n’è, perché c’è sempre traffico, tranne di notte.
Percorro anche stavolta la circonvallazione di Istanbul spesso sulla corsia di emergenza (meno pericoloso che infilarsi tra le corsie piene di auto).
Sempre emozionante il passaggio sul ponte sul Bosforo: ciao Asia (ci rivedremo presto, nel Giro del Mondo tra poco più di un mese), benvenuto in Europa!
VIDEO:
Oggi voglio attraversare un paio di confini prima di fermarmi.
Esco dalla Turchia,
entro in Bulgaria,
attraverso Sofia (anche stavolta dal centro: troppo caotica e pericolosa la sua circonvallazione)
e mi dirigo verso la Serbia.
Una lunga fila di TIR annunzia il confine; ovviamente la supero.
Al confine incontro un gruppetto di motociclisti bulgari che stanno andando in Serbia: cena al ristorante e ritorno in serata. Scambiamo quattro chiacchiere durante le formalità doganali, veloci ma rallentate da un black-out ai pc.
Ecco il bel tratto tra le montagne, tra Pirot e Nis.
Supero Nis e raggiungo l’autostrada balcanica. Mi fermo al primo motel lungo l’autostrada, a Pojate, dopo una cinquantina di km, poco prima del tramonto.
Comodo: parcheggio, ristorante e albergo, tutto in un posto. Il proprietario, molto gentile, mi fa parcheggiare ,la moto quasi dentro il ristorante.
(foto della mattina dopo)
Cena a base di carne, economica e abbondante, ma non molto buona.