Giorno 17, giovedì 15.8, Erimi - Troodos W, km 198Percorso su Google EarthPercorso in file gpxPercorso in file gdbOggi torno a usare la moto per una parte della giornata, ma decido di invertire i tempi: prima con mia moglie a Pafos e poi, nel pomeriggio, in moto da solo in montagna. Infatti a Pafos voglio visitare l’importante centro archeologico (alcuni giorni fa avevamo visitato solo le Tombe dei Re), ed è meglio farlo nelle prime ore del mattino, per limitare gli effetti del gran caldo.
Il sito è molto interessante: Pafos era il centro più importante di Cipro in età ellenistica (faceva parte del regno tolemaico d’Egitto) e romana.
Molto belli i mosaici in diversi edifici.
L’area è molto vasta; la vicinanza del mare mitiga un po’ la calura, ma… solo un po’.
Nonostante il sole sia ancora basso, fa già molto caldo.
Sono ancora in corso scavi e gli archeologi, con certosina pazienza, selezionano migliaia di reperti.
Molti mosaici sono ottimamente protetti in un grande edificio costruito sopra le antiche costruzioni.
Il teatro.
Avrò perso 1 kg in sudore!
Pranzo in albergo, restituisco l’auto noleggiata (oggi scadono i 10 giorni del noleggio) e poi via, in moto, verso le montagne, i “soliti “Troodos” di cui oggi esplorerò qualche nuova strada.
Ma c’è un imprevisto. Già durante la (veloce) salita, noto un intenso traffico in discesa, di ritorno verso le città: mi viene in mente che oggi è Ferragosto e quindi anche qui, giorno festivo e dedicato alla gita, magari “fuoriporta”.
Arrivato al paesino di Troodos, lo trovo pieno di turisti che riempiono i vari bar e ristoranti.
Ma mi basta allontanarmi dai centri abitati per ritrovare la pace, tra le montagne e i boschi.
In effetti da qualche paese, anche in montagna, sono costretto a passare, ma con la moto riesco a districarmi abbastanza agevolmente dal traffico vacanziero.
Di nuovo solo tra le montagne.
Mi dirigo verso il versante occidentale dei Troodos. La strada è abbastanza tortuosa, resta spesso in quota, con diversi saliscendi e piacevole da guidare.
Simpatici paesini ogni tanto, arroccati sulle pendici delle montagne, questi finalmente liberi dal traffico del Ferragosto.
Comincia la discesa, abbastanza ripida, sulla stessa strada dell’andata.
Questa delle discese (e ovviamente salite) ripide, è una costante qui a Cipro, in particolare la zona dei Troodos. Sarà per la relativa piccolezza dell’isola (km2 9.251) e le altezze abbastanza rilevanti raggiunte (m 1.952 il monte Olympus), sarà per come sono costruite le strade, ma spesso mi capita di affrontare pendenze del 10% o superiori. La cosa non mi crea alcun fastidio in moto, poiché la Gold Wing non ha alcun problema ad affrontare anche le salite più ripide a velocità spesso superiori a quelle dei limiti; è anzi molto piacevole sentire il motore spingere, potente e progressivo, con l’altimetro che sale veloce e… gli ansimanti altri veicoli superati in pochi secondi. In discesa evito di utilizzare troppo i freni, usando una marcia bassa se necessario e guidando senza brusche accelerazioni.
Fa caldo, ma, ancora in quota, il caldo è sopportabile. Comunque ogni tanto ci sono delle sorgenti di acqua fresca.
I Troodos sono ricchi di monasteri, qui fondati durante l’occupazione turca per sfuggire all’oppressioni degli invasori. Il più fiorente e opulento è quello di Kykkos:
Il problema però è che adesso, per tornare a Lemesos e poi a Erimi, devo percorrere la stessa strada percorsa dalle migliaia di auto dei vacanzieri che tornano in città dopo la gitarella di Ferragosto: 30 km di fila pressoché continua, in discesa dalle montagne verso la costa! E’ meglio che non dico come ho percorso quei 30 km, per evitare il traffico; fortuna che c’era quasi sempre la corsia di emergenza e che i ciprioti non ostacolano i motociclisti in sorpasso!
Il sole ormai basso illumina le montagne; è già sorta la luna.
Attardato dal traffico, rientro in albergo poco dopo il tramonto.