Giorno 13, domenica 11.8, Erimi - Monastero Stavovrouni - Erimi, km 147Percorso su Google EarthPercorso in file gpxPercorso in file gdbStamattina punto a raggiungere il monastero di Stavovrouni, tra Larnaka e Nicosia.
Non ho molto tempo i km stimo che saranno, tra andata e ritorno, circa 150, oltre al tempo per l’ascensione a piedi al monastero e la visita. Prendo quindi l’autostrada fino a pochi km dal monastero.
Il monastero si erge, isolato, un una collina alta m 688 ai margini della pianura della Messaria. Lo avvisto fin dall’uscita dell’autostrada.
La salita della collina è motociclisticamente piacevole. Incontro anche alcune bici: credo che loro soffrano il caldo più di me: certamente si stancano di più e rispetto questo loro sforzo, tanto più che, almeno questi, si comportano civilmente e non da padroni della strada come fanno a volte alcuni ciclisti.
Il monastero è proprio in cima alla collina, ma, poco dopo il cancello di ingresso al piazzale, devo abbandonare la moto perché il la parte finale della salita devo farla a piedi.
Nel piazzale c’è la chiesa di tutti i santi di Cipro e, pochi metri dopo, un secondo cancello, questo chiuso, che delimita l’area vera e propria del monastero. Le donne non possono superare questo cancello.
Inizia la salita a piedi! Ripida, ma ne vale la pena. Anche se, accaldato, mi chiedo chi siano i numerosi privilegiati che salgono in auto.
Arrivo in cima (in effetti si sono un po’ troppe auto). Forse l’affollamento è dovuto al fatto che oggi è domenica.
Purtroppo non è possibile fotografare all’interno del monastero, quindi posso riprendere, oltre all’esterno, solo il panorama, che spazia sulla pianura della Messaria, fino al mare a sud e est, ai Monti Troodos a ovest, a Nicosia e ai monti verso Kyrenia/Girne a nord. Si vede anche la cima del monte Olympus (m 1952, terza foto)
VIDEO: vedi tre messaggi sotto, qui
#entry386012566Il monastero è semplice, ma interessante, con una ricca cappella, posta proprio in cima alla collina. Oggi è affollato di fedeli, che si confessano presso i monaci.
Ridiscendo.
Quando torno alla moto, arriva un gruppo di ciclisti (forse sono quelli che avevo superato salendo la collina: in effetti la salita è ripida).
Tornato all’albergo, andiamo in auto alla spiaggia di Lara (quella delle tartarughe), che avevo visitato in moto ieri. I 6 km di sterrato in auto sono più semplici che in moto. A quest’ora (tarda mattinata) non è deserta come quando l’ho vista in moto (mattina presto), ma non è comunque affollata ed è sempre bella. Acqua caldissima.
Pranziamo nel ristorante (trovato anche questo ieri, quando ero andato in “avanscoperta” con la moto), nella vicina baia di Agios Georgios.
Edited by Gold Wing - 8/9/2013, 08:30