Il Forum dei Motoviaggiatori

Posts written by naga61

view post Posted: 3/12/2012, 12:53 [Vintage Report] Long Way Stan 2010 - Asia Centrale. - Report di viaggi
Pubblico anche qui il report relativo al mio viaggio in Asia Centrale compiuto nel 2010 con il socio Paolo.

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At-ku-da vy? (… Da dove venite?), quante volte avremo sentito rivolgerci questa richiesta?

1-10-100 forse quasi mille … ed ovviamente in tutte le possibili varianti; il Turkmeno, l’Uzbeko, il Kazako ed infine il Russo.

E noi pronti a rispondere quasi all’unisono ITALIA! – e giù sorrisi, strette di mano, complimenti, incredulità, stupore, riferimenti al sempre presente Toto Cutugno, senza tralasciare l’Inter e i suoi recenti successi.

At-ku-da vy?

Ancora mi rimbomba nella testa. Che bello. Questa frase mi ha accompagnato per tutto il viaggio …

E che viaggio!

Il tutto inizia tanto, ma tanto tempo prima, forse sui banchi di scuola quando studiando Marco Polo e i suoi viaggi nonché la Via della Seta, sentii parlare di Samarcanda; un luogo sperduto ad est, difficile da individuare sul mappamondo.
E poi Roberto Vecchioni nel 1977 con la sua celeberrima canzone. E io che mi domandavo ma perché mai canta di un soldato che va a morire lontano da casa? Boh!

Negli anni ’90 – dopo la dissoluzione della Grande Madre Russia – individuo Samarcanda tra le città del neo indipendente Stato dell’Uzbekistan. Wow! Chissà come ci si arriva …

L’idea di raggiungere Samarcanda in moto prende sempre più corpo. La lettura di vari report di viaggio – uno su tutti il libro di Italo Barazzuti – scatena in me la voglia di visitarla.

Alla fine del 2008 faccio la conoscenza di Paolo anche lui impegnato nel giro del Mediterraneo con il gruppo di Motovacanze – ne parliamo. E’ tuttavia ancora presto per decidere ma su una cosa ci troviamo subito concordi; il viaggio deve essere fatto in maggio – per non soffrire il grande caldo.

I mesi passano veloci, ed altri moto-turisti passano da quelle parti (momi, fabulus e GW); “divoro” i loro reports, pieni di utili informazioni. Inizio quindi a definire una bozza del tragitto e a pianificare i vari dettagli – che poi, al pari del viaggio stesso, sono sicuramente la fase più interessante e stimolante (... più del viaggio è bella l’idea del viaggio stesso).

Mantenendo fede ad una mia consuetudine che mi vede non ripercorrere le strade già fatte (per quanto possibile), opto per un tragitto tutto tondo, attorno al Mar Nero, al Caspio e al lago d’Aral. Giro rigorosamente anti-orario, per lasciare le latitudini più settentrionali del Kazakistan e della Russia per la fine viaggio, in quanto potenzialmente ancora fredde nel mese di maggio.

Sono tuttavia indeciso su due particolari; in quale punto entrare in Turkmenistan e dove attraversare il Kazakistan.

Questa è la prima bozza del percorso che non prevede di passare per l’Iran bensì optare per il Caucaso …



Escludo poi la traversata in traghetto (Caronte) sul Mar Caspio che da Baku (Azerbaijan) mi avrebbe portato a Turkmenbashi (Turkmenistan). Il desiderio di attraversare l’Iran è infatti troppo forte e poi questo traghetto non ha orari certi …

Tengo allora sempre valida l’opzione Caucaso, e da Baku quindi punterei verso sud direzione Iran, anche se dovrei verificare il percorso.



Riguardo l’Iran sono comunque titubante. Prima di tutto perché dovrei rifare l’odioso Carnet de Passages en Douane ma in particolare perché non vorrei che mi fosse negato, all’ultimo minuto, l’ingresso nel Paese.

Ricordo infatti che nel giugno del 2009 – a seguito dei disordini di piazza successivi le elezioni presidenziali – le frontiere rimasero chiuse per un certo periodo, costringendo più di un moto-turistaa modificare all’ultimo momento il percorso. Il viaggio è tuttavia programmato per il mese di maggio e le potenziali manifestazioni di commemorazione in ricordo dei caduti a Teheran dovrebbero essere scongiurate. Nel dubbio decido comunque di richiedere anche il visto per l’Azerbaijan. Non si sa mai.

Una volta visitata Samarcanda poi cosa faccio?

Ripercorro i mie passi e da Nukus (UZB) mi dirigo verso Beynau (KAZ), oppure punto a nord entrando in Kazakistan lasciandomi alle spalle la capitale dell’Uzbekistan Tashkent?



L’enigma si risolve qualche settimana dopo.

Paolo scioglie le sue riserve e prende la giusta decisione (come dico io “non mi ha lasciato andare da solo”). Sono più sollevato, affrontare il viaggio da solo avrebbe aggiunto un inutile “fattore di incognita” in più, oltre a quelli cui è lecito aspettarsi.

Con Paolo ci incontriamo a Roma, e la sera prima di consegnare i passaporti alla “mitica” Agenzia Intelservizi ed incontrare così il “mitico” Claudio, definiamo, nel dettaglio, il tragitto.

Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Russia, Ucraina, Romania, Ungheria. Oltre 14.000 km. da compiere in 31/32 tappe.

Questo è il percorso pianificato. Troviamo anche il nome adatto, “Long Way Stan”; la lunga via per i Paesi …stan.



Oltre ai passaporti (con almeno 2 pagine libere per ogni visto richiesto), consegniamo anche una marea di foto e moduli pre-stampati nonché comunichiamo le date di ingresso e di uscita dai vari Paesi.

Questi sono i prezzi che ci verranno praticati:

Iran: diritto consolare 64€, LOI 85€, competenze 18€ = Totale 167€

Turkmenistan: diritto consolare 71€, spedizione per/da Parigi 50€, competenze 18€ = Totale 119€

Uzbekistan: diritto consolare 80€, competenze 18€ = Totale 98€

Kazakistan: diritto consolare 37€, competenze 18€ = Totale 55€

Russia: diritto consolare 35€, LOI 30€, assicurazione Lexgarant 23€, competenze 18€ = Totale 106€

Azerbaijan: LOI 50€ (il visto non è stato poi richiesto in quanto abbiamo ottenuto quello per l’Iran) = Totale 50€

Per un totale complessivo pari a 615€. Da notare che le spese relative alle competenze di ogni singolo visto, nonché quelle inerenti la spedizione per/da l’Ambasciata del Turkmenistan a Parigi, sono ridotte del 50% in quanto i passaporti erano due.

Rinnovo la patente internazionale che nel frattempo era scaduta.

Questa volta non mi rivolgo ad una agenzia specializzata, bensì direttamente alla Motorizzazione Civile dove vengono richiesti: 2 fotografie recenti a sfondo bianco (di cui 1 autenticata), fotocopia della patente posseduta, 1 marca da bollo da 14,62€, versamento di 23,62€ sul c/c nr. 86249745.

Recatevi comunque prima presso la vostra Motorizzazione per verificare i costi, ritirare il bollettino di versamento in bianco ed accertarsi che sia possibile autenticare la foto da loro.

Vi verrà chiesto quale modello di patente internazionale richiedere (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968). Optate per la seconda, è quella più comunemente accettata nei vari Paesi dove la patente internazionale è richiesta (per verificare il modello necessario controllate ogni singolo Paesesul sito del MAE)



Poi mi dedico al famigerato Carnet de Passages en Douane (CPD), documento odioso, frutto di convenzioni doganali di oltre 50 anni fa tra Paesi, forse adeguato per altri tipi di veicoli – ma a mio giudizio non per una moto in transito.

Come noto, per ottenere il rilascio del documento, bisogna sottostare ai ricatti dell’ACI e – cosa ancor più ripugnante – stipulare una fidejussione bancaria o assicurativa e quindi perdersi nei meandri del sistema bancario italiano dove ottenere una fidejussione equivale a chiedere la luna.

Di fatto, come ben sapete, non troverete un moto-turista che ne parli bene e che non abbia passato notti insonni. :angry:

Alla fine, come già fatto per quando mi sono recato in Medio Oriente – mi rivolgo all’ACI di Treviso nonché alla mia banca.

La fidejussione concessami dalla banca è del tipo a “tempo”; in sostanza si paga un tot al giorno moltiplicato i giorni intercorsi da quando questa viene rilasciata a quando l’ACI la restituisce alla banca stessa.

Più che in ogni altra circostanza, in questo caso il tempo è denaro e dunque, rientrato dal viaggio, mi sono precipitato all’ACI di Treviso pregando loro di svincolare in tempi brevissimi la fidejussione … risultato ci vorranno ben 25 giorni!!!! Affinché la fidejussione venga svincolata (in sostanza restituita alla banca) il CPD deve essere infatti visionato personalmente dal personale della sede centrale di Roma, con conseguenti lungaggini burocratiche.

Al riguardo, ho poi contattato la sede centrale di Roma e suggerito loro di ovviare alla problematica riportando nella lettera con la quale viene restituita la fidejussione alla Banca, la data di effettiva riconsegna del CPD presso una delle loro agenzie provinciali. Il Direttore Servizio Turismo e Relazioni Internazionali (Sig. Paolo Diamante [email protected]) si è detto d’accordo con la proposta che cercherà di mettere in pratica per il futuro. Tartassate il Sig. Diamante qualora questo non dovesse accadere!!!

In conclusione un consiglio, quando richiedete il documento inserite tra i vari dati anche la matricola del vostro GPS.

Mi dedico ad altri preparativi per il viaggio.

Controllo di avere tutte le carte/mappe necessarie; la Libreria del Viaggiatore è un eccellente punto di riferimento;

Per il GPS (Garmin Zumo 550) mi affido come Basemap alla World Map v.3 (se vi servono altri chiarimenti guardate qui). Non è navigabile ma si rivelerà essere efficacissima sia in fase di pianificazione che durante il viaggio. Con l’aiuto della bussola e della posizione del sole (e di qualche indicazione …) non ci siamo infatti mai persi!

Acquisto l’ottima guida Asia Centrale della Lonely Planet e scarico in formato pdf le parti che mi interessano della Turchia, dell’Iran, della Russia e dell’Ucraina (queste disponibili solo in lingua inglese).

Inizio ad assumere con largo anticipo un integratore alimentare per equilibrare la flora batterica e scongiurare eventuali attacchi di “ialla ialla” durante il viaggio ed acquisto qualche altro farmaco da banco.

Passo poi alla fase più difficile del viaggio: decidere cosa portarsi e dove/come sistemarlo sulla moto.

Lo spazio non manca (2 valigie, 1 top case, 1 borsa serbatoio, 1 sacca a rotolo), ma come al solito questo non sembra essere mai abbastanza.

Mi assilla comunque un dubbio amletico: mi equipaggio estivo e prevedo altri capi di vestiario da aggiungere o mi vesto invernale?

Alla fine – vista la proiettività offerta dalla mia RT – opto per la prima soluzione anche se devo dire che in qualche occasione (tipo Turchia) avrei preferito avere su qualcosa di più “caldo”! Devo la mia salvezza ad un wind-stopper che mi porto sempre dietro, leggero, poco ingombrate ed ottimo anche per quando si visita la città a piedi. Ve lo consiglio!

Alla fine porterò con me lo stretto necessario, che poi si rivelerà essere più che sufficiente.

Nel frattempo il tempo vola, siamo già a metà aprile e dei visti ancora nulla. :angry:

Quotidiane telefonate ed e-mail non sbloccano la situazione. I passaporti sono a Parigi presso gli uffici dell’Ambasciata Turkmena. Forse ci si mette di mezzo anche la cenere rilasciata dal vulcano islandese in eruzione che blocca il traffico aereo in mezza Europa.

Aspettiamo … e la “sana” angoscia sale. Le ferie sono blindate e risulterebbe impossibile modificare la data di partenza.

Tre giorni prima della data di prevista partenza (Sabato, 1° maggio) i passaporti giungono in Agenzia; per non correre inutili rischi mi scapicollo a Roma e li ritiro personalmente.

Paolo mi raggiunge a Pordenone la sera del 30 aprile – il tempo di fare gli ultimi controlli, applicare sulle borse valigia il logo del nostro viaggio, e tutto è pronto!



Sabato 1° Maggio 2010
Casa (ITA) - Ciflik (SRB)
1012 km.


Giornata fresca; tempo ottimo per andare in moto, ma poi la temperatura nel corso della giornata sale. Traffico scarso, strano vista la giornata festiva del 1° maggio.

Entriamo subito il Slovenia (costo medio della benzina è pari a 1.18 €) dove, dopo aver acquistato la vignetta (7.5 €), proseguiamo alla volta di Lubiana. In un baleno la superiamo ed entriamo quindi in Croazia.

Frontiera veloce, controlli di rito. Poco dopo ci lasciamo alle spalle anche Zagabria e l’autostrada diventa a tratti noiosissima (come lo sono tutte le autostrade croate del resto). Molto meglio sono le statali, ma ci vorrebbe molto più tempo.


Una delle confortevoli ma desolanti stazioni di servizio lungo l'autostrada A1 in Croazia

Non cambiamo alcun euro nella valuta locale (kuna); in autostrada, sia per pagare il pedaggio che per fare rifornimento, la carta di credito viene accettata. Il costo medio della benzina in Croazia è pari a 8.5 HRK (1.15 €).

Entriamo in Serbia (controlli veloci) e anche qui non acquistiamo valuta; confidiamo nella carta di credito e negli euro. Proseguiamo spediti lungo la E70 verso Belgrado che raggiungiamo verso le 16.00 e ci dirigiamo dunque verso Nis, dove l’autostrada (E75) termina. Da lì in poi ogni motel lungo la strada sarà buono per passarci la notte.

Superata Nis dirigiamo verso Pirot cercando di avvicinarsi il più possibile al confine con la Bulgaria.

Facciamo rifornimento (costo al litro 116 RSD pari a 1.16 €). Nel frattempo la E75 è diventata E80 e questa arteria ci accompagnerà per tanti chilometri, sino al confine con l’Iran. Una curiosità. La E80 è tra le strade europee quella più lunga, ha infatti origine a Lisbona!

Ad un certo punto, una corpulenta signora inizia a sbracciarsi lungo la statale; ci vuole indicare il suo motel. Ci fermiamo per la notte. Ottima sistemazione in un monolocale arredato. Moto parcheggiate al chiuso. Prezzo di 20 € comprensivo di cena e colazione abbondante (coordinate N43 13.360 E22 24.378).


Al centro la proprietaria del locale con altri avventori


La tappa di oggi

Domenica 2 Maggio 2010
Ciflik (SRB) – Sapanca (TR)
862 km.


Partenza alle ore 07.30, dopo una favolosa colazione. Una di quelle che si fanno solo quando si è lontani da casa e non tocca scappare al lavoro.

Sono curioso di ritrovare la Bulgaria dopo un anno esatto. Voglio proprio vedere se si sta “avvicinando” all’Europa così come ha fatto la Romania in questi ultimi anni. L’impressione che mi fece nel 2009 non fu infatti delle migliori.

La temperatura e fresca e tale rimarrà per tutta la giornata.

Giungiamo alla frontiera bulgara in un baleno, le pratiche per uscire dalla Serbia ed entrare in Bulgaria sono rapide. Che strana sensazione; di fatto si rientra nell’Unione Europea. Non si direbbe, parrebbe uscirne, per quanto pare più “occidentale” la Serbia rispetto la Bulgaria.

Le moto sono esenti dal pagamento della vignetta autostradale anche se non è chiaramente indicato.

Raggiungiamo Sofia e percorriamo il raccordo stradale attorno la capitale che si presenta in condizioni penose, buche ovunque. In certi tratti l’odore delle fogne a cielo aperto è irritante.:sad:

Superata Sofia inizia l’autostrada A1 (E80) che porta dritti al confine turco.

Il panorama, non regala tuttavia nulla di particolare se non vasti campi coltivati a non so che cosa.

Anche in questa occasione non cambiamo gli euro nella valuta locale (Lev); la benzina in autostrada (prezzo medio 2.25 BGN = 1.15 €) può essere infatti pagata con la carta di credito.

A proposito di autostrada, almeno in due occasioni – come mi è già capitato di vedere anni fa in Polonia – ritrovo lunghi tratti di 2/3 km. senza guard rail né ostacoli e predisposti – durante la guerra fredda – per l’atterraggio dei jet militari del “Patto di Varsavia”in eventuale avaria.

La Bulgaria finisce subito e ci troviamo a Kapikule alla frontiera Turca che attraversiamo piuttosto velocemente (quella al confine con la Grecia mi era parsa a suo tempo più “macchinosa”).

I timbri da mettere sono comunque tanti; ovviamente ogni timbro deve essere ricontrollato e siglato da un secondo funzionario. :laughing:

Non sia mai che il primo si possa essere sbagliato! Ci fanno anche apporre la nostra firma sul passaporto per dichiarare che non trasportiamo né droga né armi.


Frontiera turca

Riprendiamo la marcia ora diretti verso Istanbul seguendo l’autostrada O-3 (E80). Per il pedaggio la carta di credito non è accettata ma si può pagare in euro, anche se il cambio è approssimativo.

Non avendo ancora cambiato gli euro nella valuta locale (Lira), tento di pagare con la carta di credito il rifornimento di benzina in autostrada e qui scopro che la mia (munita di chip) viene rifiutata dal terminale, non ancora predisposto a questa “diavoleria della tecnologia”.

La circostanza si ripeterà tutte le volte che cercherò di usare la carta di credito e si rivelerà essere piuttosto seccante in quanto mi costringerà ad usare sempre la carta-moneta, specie per pagare la benzina certamente non a buon mercato (3.8 TRY al litro pari a 1.9 €).

Proseguiamo verso Istanbul e il traffico si fa sempre più pesante nonché pericoloso. Arrivati alle porte di Istanbul proseguiamo verso il Bosforo, pronti ad entrare in Asia.

Poco prima del famoso ponte incontriamo un ingorgo pazzesco. Pensiamo ad un incidente ma si tratta semplicemente del casello per la riscossione del pedaggio dove scopriamo, oramai quando ne siamo a ridosso, di non poter pagare né in contanti tantomeno con la carta di credito; sono infatti presenti solo corsie tipo “telepass” e “viacard”. Almeno questo è quello che ci sembra.

Che fare? Ci fermiamo ad un casello; a quello accanto c’è una macchina della polizia, i poliziotti ci guardano capiscono che siamo in difficoltà ma non dicono nulla. Ah si! Non perdiamo altro tempo prezioso, ingraniamo la prima e via …

Appena imbocchiamo il ponte individuo da lontano il mitico cartello “Welcome To Asia” (avevo letto che era di colore giallo). Dallo specchietto controllo il traffico alle mie spalle, ho timore nel dover accostare per fare una foto, la corsia di emergenza infatti non è presente.

Alla fine prendo coraggio, mi fermo e scatto la foto. Ora si entra in Asia!


Asia!!!!

Ci lasciamo sulla nostra destra il Bosforo e poi sulla sinistra il lago di Sapanca. L’autostrada ora si chiama O-4 (E80). Siamo stanchi ed iniziamo a cercare un motel o qualcosa di simile. Ma pare un’impresa ardua. Gli alloggi ci saranno pure, ma sono le indicazioni quelle che mancano.

Poi, quasi inavvertitamente ci sbattiamo contro, un modesto motel lungo la statale che fa al caso nostro (coordinate N40 44.440 E30 26.211, prezzo 40 TRY). Le moto restano all’aperto ma ci garantiscono che non ci saranno problemi; ci fanno infatti notare che l’area è controllata da una telecamera. Ma qualcuno sorveglierà il monitor?

Ceniamo nel ristorante del motel, sorvegliati a vista dal proprietario del motel, forse ancora sorpreso dalla nostra presenza. Pagheremo 40 TRY, cena compresa.


La tappa di oggi

Lunedì 3 Maggio 2010
Sapanca (TR) - Refahiye (TR)
828 km.


La sveglia avviene prima dell’alba e la partenza è fissata per le 05.30. Dirigendosi verso est – complice anche il fuso orario svantaggioso – cerchiamo infatti di anticipare i tempi e sfruttare così tutte le ore di luce disponibili.

La nebbia incombe pesante su tutta la zona, tanto che abbiamo difficoltà a vedere i (pochi) cartelli stradali. L’orientamento è comunque facilitato – direzione est sempre a cavallo della E80.

All’altezza di Gerede lasciamo l’autostrada che prosegue a sud verso Ankara e manteniamo la prua verso est lungo la statale 100 (E80). In lontananza si intravede l’altopiano dell’Anatolia.

Il paesaggio si fa sempre più interessante, ampie vallate e formazioni rocciose simili a canyon sono ai lati della strada.


Il paesaggio turco diretti verso Erzincan


La nebbia è sparita, la temperatura inizia a salire e – complice lo scarso traffico – aumentiamo l’andatura … quando veniamo fermati dalla polizia appostata al fresco sotto un gazebo. :o:

In modo molto professionale, ci viene contestato il superamento del limite di velocità dei 70 km./h (noi andavamo a 104 km/h).

Iniziano le trattative, facciamo gli gnorri, i finti tonti … nulla, i poliziotti sono irremovibili.

Ci comunicano l’ammontare della sanzione (270 Lire Turche pari a 130 € … a testa!), ci illustrano un vademecum a colori relativo al codice della strada e noi facciamo finta di cadere dalle nuvole, come se da noi un simile codice non esistesse … e nel frattempo continuano a compilare il verbale.

Sorprendentemente – forse temendo che non disponessimo di valuta locale – non pretendono il saldo ma, consegnato il verbale, ci fanno notare che abbiamo 15 giorni di tempo per saldare il debito, ovvero prima di uscire dal Paese. Non ce lo facciamo dire due volte, ingraniamo la prima e ce ne andiamo. Vedremo cosa succederà in frontiera tra un paio di giorni.

C’è comunque da dire che, con un po’ di attenzione, i posti di blocco sono facilmente individuabili. Questi sono infatti preceduti da una macchina (di solito di colore bianco), parcheggiata sulla carreggiata destra con il muso rivolto contro il senso di marcia con a bordo un poliziotto (in borghese) munito di pistola laser e, verosimilmente, un apparato radio con il quale comunica l’infrazione ai colleghi appostati 1 o 2 chilometri oltre.

Riprendiamo la E80 sempre più malconcia mano a mano che passano i chilometri. Troviamo interi tratti in rifacimento ed anche qui – come visto nel sud del Paese – vi è l’usanza di allargare la sede stradale distruggendo la montagna a suon di esplosivo ed escavatrici. Non si fanno mica tanti problemi i turchi! Un po’ meno noi che dobbiamo stare attenti alla sede stradale, talvolta cosparsa di detriti.


Come ti allargo la strada


Superiamo Niksar, che avevamo pianificato essere il luogo per la sosta notturna e proseguiamo invece alla volta di Erzincan. Nel senso opposto di marcia si iniziano a vedere i primi TIR targati Iran.

Prima di Erzincan ci fermiamo presso una grossa stazione di servizio, munita di un confortevole motel (internet wireless gratis) nonché di un self service aperto h.24. Sembra un moderno caravanserraglio, dove gli autobus di linea si fermano per una sosta (Motel Esadas, coordinate N39 54.633 E38 46.245, prezzo 40 TRY).

La temperatura nel frattempo è scesa di parecchi gradi complice anche l’altitudine (quasi 1700 mt.).


La tappa di oggi
view post Posted: 2/12/2012, 20:46 Drift HD Ghost - Tecnologia in moto
Costa un botto, ma pare che finalmente abbia i LED sul telecomando....

www.actioncameras.it/drift-hd-ghost
view post Posted: 1/12/2012, 15:15 iRAN - Viaggi
Ci sono stato nel 2010, diretto a Samarcanda.

Confermo quanto detto dagli altri amici:
- CDP necessario;
- gente squisita, è dire poco - a Qoushan, nel mezzo di una bufera, sono stato ospitato da una dolce famiglia a casa loro per un giorno intero;
- niente violenza (il vantaggio della dittatura...);
- le autostrade sono vietate alle moto (anzi ai motorini, quindi quando vedranno le vostre moto vi faranno passare, peraltro gratis perchè non il pedaggio per le moto non è contemplato:rolleyes:;
- occhio alle vostre dolce metà (... non le moto), oltre al casco, sempre il velo in testa!

Non velo perdete minimamente un viaggio del genere!

Che la strada vi sia amica ;)
view post Posted: 29/11/2012, 20:05 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
CITAZIONE (Gold Wing @ 29/11/2012, 14:26) 
Mi dà invece un po' di fastidio leggere altre affermazioni, come quella, pochi post dopo quello citato prima, di chi scrive <credo faccia ormai parte del suo modo di viaggiare oppure di sentirsi più "record man">

Non vedo perchè mai tu ti debba sentire offeso da una affermazione del genere.
Fare del mototurismo per battere un qualsivoglia record è un modo di viaggiare, forse atipico, ma rispettabilissimo, al pari di chi viaggia con i diversi ritmi.

Esiste forse un parametro per definire il mototurismo normale? 100, 500, 1000 km. al giorno? Soste di 1, 2, 3 giorni in un posto?

Non credo ;)

view post Posted: 28/11/2012, 18:30 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
CITAZIONE (Gold Wing @ 28/11/2012, 13:16) 
E' arrivata la cassa per moto!

Beh! Pezzo per pezzo ce la fai entrare .... :rolleyes:
view post Posted: 27/11/2012, 18:42 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
[QUOTE=Gold Wing,27/11/2012, 14:02 ?t=52814282&st=150#entry369771435]
Ma io non falliro' e non tardero'... credo.
[QUOTE=naga61,27/11/2012, 13:08 ?t=52814282&st=150#entry369769559]

Certo e te lo auguro di cuore.

Personalmente avrei pensato che i tuoi limiti fossero dettati dal tempo, piuttosto che dalle disponibilità finanziarie.

Credo che questo viaggio lo si possa definire "border line" - cioè con i ritmi incessanti di un qualsiasi viaggio in qualsiasi parte del mondo, ma pur sempre entro i limiti di quello che potrebbe diventare un "viaggio sabbatico" - magari lungo parecchi mesi, con lunghe soste per lavorare ma che quindi sminuirebbe quel fascino del viaggio che è proprio del "mototurismo".
^_^
view post Posted: 27/11/2012, 13:08 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
Credo di comprendere le "preoccupazioni" di DNICOLETTI.

La differenza tra un "viaggio" in moto che duri 10 giorni in Europa rispetto al giro del mondo fatto in 3 mesi sono tempo, soldi, situazione personale nonchè la maggiore evenienza che eventuali imprevisti possano incrementare in modo esponziale (al di la di ciò che si è pianificato) il tempo e i soldi necessari per rientrare a casa.

Ogni "viaggio" deve essere pianificato ed affrontato con cura - sia si tratti di raggiungere Capo Nord che compiere il giro del mondo. Finchè eventuali imprevisti possono essere risolti con il tempo e il denaro che si hanno o che si possono avere a disposizione (e che comunque rappresentano il proprio limite) - nessun problema.

Non mi interessa sapere quale sia il tuo limite in termine di soldi e di tempo; ma un qualche limite te lo sei prefissato?
view post Posted: 25/11/2012, 19:55 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
CITAZIONE (Gold Wing @ 25/11/2012, 17:03) 
soprattutto per i canguri: attraversano improvvisamente, velocemente e senza guardare, peggio

... e pare che non mettano neanche la freccia quando intendono sorpassare :D

A parte la battuta, seguo sempre con interesse la tua pianificazione e vedo che - come di consueto - non ti ferma e non ti fermerà niente e nessuno. ;)
view post Posted: 19/11/2012, 19:49 2009 - San Pietroburgo - Report di viaggi
CITAZIONE (Gold Wing @ 19/11/2012, 19:07) 

Già fatto ... se è per questo mi sono già "fregato" le coordinate GPS del campeggio ;)
view post Posted: 19/11/2012, 18:37 2009 - San Pietroburgo - Report di viaggi
OK, il campeggio dovrebbe essere l'Olgino...
view post Posted: 19/11/2012, 12:56 Bulgaria 2013 - Viaggi
Ti sconsiglio il traghetto, i balcani sono così belli da vedere che è meglio percorrerliu per strada.

Dal confine sloveno in 2 giorni sei tranquillamente a Sofia, passando per Belgrado, Nis, Pirot - poco più di 1100 km.

Per il rientro, passa dalla Romania (così ti fai il Transfargarasan) e poi da Budapest.


PS: il Golden peloso è il tuo? Bellissimo. Ill mio ha quasi 9 anni.
view post Posted: 19/11/2012, 12:47 2009 - San Pietroburgo - Report di viaggi
Grazie per aver postato il racconto di viaggio.
La prossima estate mi recherò in zona - stando ai piani dovrei soggiornare a San Pietroburgo 2 notti ed avere quindi solo 1 giorno a disposzione per visistarla.

Troppo pochi? Volendo fare una visita rapida all'Ermitage ed alla città, cosa mi consigli di NON saltare assolutamente?

I quasi 600 dollari per l'albergo sono per 2 persone e 4 notti, giusto?

Certo che stò "Pietro".......
view post Posted: 13/11/2012, 18:10 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
Bene vedo che i preparativi continuano.

Per i viaggi aerei con la moto come ti comporterai? Hai intenzione di acqusitare i biglietti prima oltreche "open"?

view post Posted: 28/10/2012, 11:18 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
Ora che posso finalmente postare i link, qui si dice che 2 settimane fa il confine IRN-PK (Mirjaveh-Taftan) era aperto

www.horizonsunlimited.com/hubb/rout...-pakistan-66220

Il biker è stato comunque scortato dalla polizia dalla città di Zahedan in IRN sino al border. Strano perchè in IRN si gira senza scorta(forse perchè erano in cinque, in questo caso la scorta ci vuole come in Giordania).

Credo possa rappresentare una buona miniera di informazioni ....

Copio ed incollo qualora tu non possa avere accesso

we crossed the border at Taftan with five bikes last week. No real issues, you get police escorts all the way in Iran from Zahedan to the border, which can be a pain as you'll have to wait in between handovers (can take up to an hour...). In Pakistan we were able to ride without escorts most of the time but had to stop at checkpoints and were taken off the road at sun set as the police doesn't allow you to ride at night. The hotel in Danbaldin is fine with free wifi and (not free obviously...)

In Quetta we couldn't leave the hotel without police escorts and got a NOC to travel to Lahore over Karachi as the more direct route (over Sibi and Sukkur) was deemed too dangerous.

view post Posted: 28/10/2012, 10:56 GIRO DEL MONDO - ottobre/dicembre 2013 - Viaggi
CITAZIONE (Gold Wing @ 28/10/2012, 10:47) 
P.S.2 Scusa, tu ti riferivi al confine Pakistan-India, io parlavo di quello Pakistan-Iran. ;) Comunque confermo che, a quanto mi risulta, il posto migliore per passare da Pakistan a India è quello, nonchè uno dei pochi.

Si mi riferivo a Pakistan India, il confine segnalato è quello lontano dalla zona calda del Kashmir.
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