Dal Web.. <oltre ai libri di approfondimento sulla pandemia, mi sono dedicata in questo periodo, all'approfondimento dello studio del fenomeno del Nazismo. Alcuni testi mi hanno lasciato senza fiato. Ti devi proprio fermare e chiudere gli occhi per riprenderti.
Beh. Ho scoperto che a scuola mi avevano raccontato un'altra cosa. Un raccontino didattico con una banale distinzione tra buoni e cattivi, vittime e carnefici. Non fu così che andò. Mi dispiace che non mi sia stato spiegato veramente cosa successe. Mi sarebbe stato utile per la Vita.
Sarebbe stato utile a tutti noi, perché in massa saremmo stati in grado di riconoscere certi meccanismi inizialmente subdoli, e saremmo stati responsabilizzati rispetto al nostro ruolo di possibili complici o tempestivi efficaci oppositori.
Ma probabilmente invece che il fenomeno nella sua complessità, ci hanno appositamente raccontato la storia dei buoni e dei cattivi. Così che adesso, ingenuamente, si identifica il male solo e soltanto in una camera a gas.
Ebbene, ci si arrivò lentamente. E ci si arrivò legalmente. Legalmente.
Era giusto e normale. L'anormalitá era in coloro che si opposero. Coraggiosi. Pochi. Troppo pochi. Puniti. Denigrati. Tacciati di follia. Soprattutto tra i medici. I medici. Che associazione a delinquere divennero i Medici in quel periodo. Distaccati e deresponsabilizzati, autoingannati dalla bella menzogna che stessero agendo per il bene pubblico.
Scopro solo ora cosa ci sia stato dietro, quanta complessità e semplicità insieme. Come si arrivò a certi disumani estremismi altrimenti incomprensibili. E soprattutto quanto si trattò di un fenomeno di buio collettivo in cui TUTTI furono totalmente responsabili, esattamente nella stessa misura di Hitler. Si, l'ho detto. Da solo, senza quel delirio collettivo, senza quell'anestesia, quel sonno, quell'indifferenza delle masse, quell'ometto niente avrebbe potuto. Niente avrebbe potuto. Si trattò dell'incapacità di distinguere il bene dal male, per tutti. Soprattutto per i vicini di casa. Gente comune. Evidentemente quando ci stai dentro non è così semplice, e potresti non accorgerti che stai scambiando il male col bene, soprattutto quando tutti intorno a te scambiano il male col bene.
E poi la grande menzogna, la grande copertura, la legittimazione medica dell'omicidio. Era tutto giusto e normale. Era legale. Era in nome del Volk. Del corpo del popolo. Della salute pubblica. Di un'Europa malata che ridiventerà sana.
Un' altra cosa ho scoperto, che non sapevo, e mi ha sconvolto : non accadde ovunque. Nonostante gli ordini dei tedeschi. Si, perché si trattava di legge. Ripeto. Era legale. Nei momenti bui dell'umanità, è già accaduto che le leggi fossero illegali, abusanti, prevaricanti, discriminatorie. La scusa era sempre quella del bene pubblico. Certo. Non rispettare quelle leggi, faceva di te un delinquente, e ti esponeva al rischio di morire. Paradossale. Ebbene. Non tutti obbedirono. E, si, fu più facile di quanto sembri. Bastò dire di NO. No. Io non lo faccio. Io sono lucido. Io non lo faccio : è disumano. Peccato che non mi abbiano insegnato a scuola, la forza ed il vigore di un NO. NO. Quel no scrisse una storia diversa in Svezia e Danimarca ad esempio. Proprio in Svezia, già... Non si piegarono ad obbedire a leggi disumane. Perché se le leggi sono disumane, non si deve obbedire. Altrimenti sei disumano TU. Non te la cavi dicendo, ho solo rispettato la legge. E come per magia... ...Gli esseri umani, non furono mandati al macello. Potenza di un NO.
Parlerò io, del nazismo, e di come fu possibile, ai miei figli. Voglio essere sicura che capiscano. E che sia di lezione, non un elenco di fatti e date, in un teatro di buoni e cattivi. Li voglio consapevoli della loro responsabilità, che non accada mai più. Voglio che si rendano conto che è questione di un attimo. Voglio che imparino la potenza di un NO.
Potenza di un NO. NO.
PS. Nell'immagine un testo imponente, per contenuti e numero di pagine. Ne consiglio una lettura urgente. Adesso. Soprattutto a chi vorrà avere il coraggio di mettere in crisi le certezze offerte dalla narrazione ufficiale. C'è solo da guadagnarci. Al massimo potrete dire, tutte cazzate, non vedo similitudine alcuna. Certo, c'è bisogno di una certa capacità simbolica. Che non è lavorare di fantasia. No. Si tratta di saper dare agli eventi della vita una interpretazione più profonda, autentica, umana,facendo collegamenti. La capacità simbolica distingue un essere umano dagli animali. Tolta quella, sono indubbiamente meglio loro. Consiglio la lettura soprattutto ai sanitari ed ai miei amici medici. Solo a quelli che ancora hanno un anima però. O a chi sta cercando di ritrovarla.>
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