CITAZIONE (Abio59 @ 5/11/2021, 14:56)
Se può interessare io i percorsi li pianifico con Map Source o Base Camp, che sono 2 programmi di Garmin (visto che è anche il navi di GW di questo modello) ,una volta creati posso importare sia i percorsi che i waypoint sulla scheda, i file vengono creati con l'estensione GDB (Garmin MapSource Database File (GDB) non GPX e vengono letti senza problemi dal sistema di navigazione della moto. Consiglio l'uso di Map Source che pur essendo più datato rispetto a Base Camp è senz'altro più intuitivo e semplice nell'uso.
Nomino ogni percorso giornaliero con un nome differente altrimenti l'ultimo sovrascrive il precedente , in genere metto la data del giorno in cui effettuerò il percorso, lo salvo sul PC e poi li esporto sulla SD e decido cosa e quando importare sulla moto....mai avuto problemi
Ho provato anche io ad usare Map Source e Base Camp, ma per funzionare necessitano di avere sul computer la cartografia Garmin.
Se inserisco la scheda del navigatore con le mappe (quella che è sotto ad un tappo di gomma nel navigatore della GW per intenderci) allora Base Camop funziona, Map Source è per un'altra versione di cartografia, e a me non funziona.
Ho copiato la scheda del navigatore per fare i percorsi, e ho visto che vengono fatti con una notazione particolare nel file GPX, che è un file in formato XML.
Il formato GPX è stato sviluppato da TopoGrafix, a partire dal 2002.
In un file GPX si possono inserire itinerari, tracce e punti di interesse, utilizzando specifici tag che riportano la descrizione del tipo di punto e le coordinate della sua posizione.
Per farla breve (non so a quanti interessano questi dettagli) il modo di realizzare un percorso cambia a seconda dei software.
Alcuni realizzano degli "itinerari", e ogni singolo punto è identificato dal tag <rtept> e di solito sono pochi punti, poi è il software del navigatore che ottimizza la strada per andare da un punto all'altro.
Altri realizzano delle "tracce", e ogni singolo punto è identificato dal tag <trpt>, in questo caso i punti sono tantissimi, messi anche a poche decine di metri uno dall'altro, il software del navigatore non deve fare molto lavoro per creare la strada.
La differenza si percepisce quando si cambia dalla strada prevista: con le tracce si rischia di essere riportati sempre verso l'ultimo punto non raggiunto, creare varianti ai percorsi diventa difficile.
Di solito le tracce sono realizzate dal navigatore quando viene richiesto di registrare il percorso che viene fatto.
Se volete qualche informazione in più, le trovate sia su Wikipedia che sul sito della TopoGrafixDopo avere provato ad usarlo un poco ho però dovuto constatare che il GPS della GW è decisamente datato, e capisco chi utilizza GPS esterni anche su GW con navigatore di serie.
Tra l'altro la cartografia della Here (ex Navteq, quella su cui si basa Garmin) lascia molto a desiderare come aggiornamenti.
Molte strade, che esistono da anni, che sui TomTom (basato su cartografia TeleAtlas) vengono riportate correttamente.
Purtroppo la differenza tra le cartografie TeleAtlas e Navteq (oggi Here) è stata per anni una delle motivazioni che mi hanno fatto preferire TomTom ai sistemi Garmin.
Credo quindi che utilizzerò il GPS della GW per tracciare i percorsi di base, ma per i viaggi userò uno smartphone di quelli rugged, con altro software di navigazione, che mi permetta di avere informazioni che ora non ci sono (velocità reale da GPS, limiti di velocità delle strade e informazioni sul traffico) e aggiungere waypoint come gli autovelox.
La GW è una bellissima moto, ma la versione fino al 2017 risente di un progetto abbastanza datato della parte elettronica.
Peccato che abbiano smesso di farla, dato che la versione successiva, per me di GoldWing ha solo il nome.