... continua
Ripercorro la Salerno-Reggio Calabria, stavolta verso nord, fino alla piana di Sibari, da dove raggiungo la famigerata statale ionica.
Breve sosta dissetante a Roseto Capo Spulico, il paese del famoso bel castello sul mare, nel nord della Calabria, poco prima della Basilicata.
Il bar sulla spiaggia è desolatamente vuoto, aspettando turisti che non arrivano (anche la Calabria è arancione).
Bello il lungomare orlato di palme... deserto.
ll castello.
Dicevo "famigerata" di questa statale ionica: perchè? La strada ora non è male, quasi tutta a doppia carreggiata: il problema principale sono certi segnali idioti.
Ma come si fa a imporre un limite di 50 km/h in una strada a doppia carreggiata, con due corsie per senso di marcia, senza alcun incrocio a raso!
Idioti, idioti, idioti, idioti! Se non si fosse capito... idioti!
Qui mentre rivolgo un sentito caloroso ringraziamento agli amministratori del luogo.
Arrivo a Lecce, ma non mi fermo: proseguo verso sud. Ho infatti ancora due amici da incontrare.
Presso Cutrofiano, infatti, mi aspetta setegiba. Il sole ormai sta per tramontare, ma c'è ancora abbastanza luce per una foto.
Lo saluto e raggiungo la vicina Ruffano, dove mi aspetta... il mio meccanico.
Sono anni, ormai, che gli porto una delle prime copie dei miei libri.
Ed ecco l'ultimo incontro: con Sergio Meraglia (Sergiosruff sul forum).
Scherzando, gli dico che ho sbagliato strada, perchè stavolta per arrivare da lui, invece dei soliti 50 km... ne ho percorsi 5.000!
Diciamo che l'ho presa larga.
Da qui, poco più di mezzora e sono a casa, in tempo per la cena.
E' stato un viaggio splendido, diverso dal solito.
Un viaggio attraverso la nostra bella Italia, bellissima, anche se distrutta della gestione folle del covid.
Ma un viaggio nel quale, ancora più del solito, sono state importanti soprattutto le persone che ho incontrato.
Grazie a tutti voi, grazie a voi, amici del forum. E non tanto perchè, per la prima volta in vita mia, non sono riuscito a spendere nulla per mangiare, bere o dormire,
ma per l'entusiasmo col quale mi avete accolto, ovunque.
Grazie.
FINE