Parto alle 8.25 e decido subito di fare il pieno, visto che il serbatoio è solo poco più di metà, in modo da essere sicuro di completare il giro senza dovermi fermare dove capita, magari con prezzi più alti (la foto della partenza è sopra).
Per prima cosa, mi dirigo , lungo la stessa via dove abito, verso il vicino confine comunale di Vernole (presso la frazione di Merine).
Pochi km, e arrivo al cartello di confine (controllo comunque tutto con i confini comunali segnati sulla mia app, precisissima, perchè a volte i cartelli non sono aggiornati).
Giro la moto e torno indietro.
Un breve tratto di tangenziale, e imbocco un'altra strada che porta al mare (da Lecce ne partono diverse), quella che passa accanto all'aeroporto turistico di Lecce-Vernole.
Anche qui, non posso percorre tutta la strada, perchè, poco prima di arrivare alla costa... mi sbarra la strada il confine comunale, anche in questo caso con Vernole.
Nella foto, sulla destra, si vede l'aeroporto.
Ovviamente non mi perdo d'animo e svolto a sinistra per una stradina secondaria, per aggirare il confine comunale.
Non c'è molto traffico
e il fondo non è dei migliori.
ma ho fatto di peggio!
Arrivo quindi al mare e al faro di San Cataldo (la spiaggia tradizionale dei leccesi).
Avrei potuto arrivarci tranquillamente in meno di 10' percorrendo la comoda strada a doppia carreggiata (10 km di completo rettilineo), tutta in territorio del Comune di Lecce, ma, si sa... a me le cose troppo semplici non piacciono.
continua...