CITAZIONE (Goldvalley @ 11/9/2021, 22:30)
Tanto perché tu o immenso Marcello (pappagallo di Paragone )lo sappia ,qui a Bergamo abbiamo avuto migliaia di morti per CV.
Diversi miei amici anche , purtroppo.
Arrivavamo a 1500 persone in terapia intensiva solo al Papà Giovanni e a 400 morti al giorno!
Vi ricordate le bare?
Io le ho viste passare sotto casa!
Invenzioni ? Ma piantatela !
Ora, con il vaccino, ne abbiamo in terapia intensiva 25 (oggi) e tutti non vaccinati!
Morti 0
Questi sono i fatti , le vostre solo parole, ma dimenticavo, siete voi che usate la testa….gli altri 90% vaccinati come me sono i cretini!
Brav!
Tutte le parole della TV.
Si guarda il proprio orticello e vale per il mondo intero.
Ma provare a porsi dei dubbi, no?
Che delusione...
Trovato sul web..
<spiegheremo davanti al camino acceso, ai nostri figli e nipoti, cosa significava essere "sani".
Avere un corpo autoregolato in simbiosi con l'ambiente, in perfetta omeostasi, sufficiente a sé stesso.
Sufficiente a sé stesso.
Senza additivi continui.
Senza codici a barre a garanzia di sanità. Senza sospetto aprioristico di malattia.
Sani, senza bisogno di screening per trovare chissà quale morbo nascosto.
Racconteremo di quando ognuno si occupava amorevolmente di sé, proprietario di un corpo da accudire, senza interferenze sociali.
Senza che fosse questione pubblica.
Racconteremo che l'esproprio è stato graduale.
Indotti ad ingrassare, poi dimagrire, poi vestire e portare i capelli in un certo modo, fino ad una progressiva plastificazione di visi e forme.
Ci hanno detto come dovevamo essere, e quanto dovevamo esse belli.
E poi che eravamo malati: anche se noi non sapevamo e non sentivamo di esserlo, potevamo esserlo.
Prima di questo esproprio eravamo sani.
Sani nel corpo, equilibrati, sani nella mente. Pensanti e desiderosi.
Liberi di riflettere e scegliere.
Indipendenti dalle imposizioni.
A un certo punto invece si è stabilito che fossimo malati, fino a prova contraria.
E troppi hanno creduto che servisse veramente il codice su un cellulare, a garantire una condizione di salute altrimenti, ormai, indimostrabile.
C'è stato un tempo in cui, essere sano, socialmente degno, era una condizione naturale, non chimicamente e tecnologicamente acquisita.>