Spagna e Portogallo - Estate 2015

Pubblico volentieri un piccolo report sul viaggio 2015 che ci ha visto percorrere, dal 07 al 23 Agosto, bellissime strade fra Pirenei, Spagna e Portogallo per un totale di circa 6.500 km in 17 giorni, anche se non sempre sotto al sole che in teoria dovrebbe splendere sulla penisola iberica. Se vorrete prendere spunti per organizzare un vostro futuro viaggio non potrà che farmi piacere.

Scusate il ritardo ma il tempo è quello che è !

Pronti?
Via!!


TAPPA N. 1 – Venerdì 07 Agosto 2015 – La Morra (I) - Carnon (F) -- Km 520



Ore 6,30 suona la sveglia! Inizia il nostro "Tour" anche se riusciremo a partire solo alle 8,15 causa ultimi lavoretti e preparativi ma soprattutto perchè non riusciamo a convincere il nostro gatto Bijou ad uscire di casa senza fare danni, ogni anno è sempre meno tollerante.

L’altro micio, Kowalsky, invece ci snobba forse offeso con noi.



La tappa odierna è una tappa di puro trasferimento quasi interamente autostradale con un classico Colle di Nava che collega la provincia di Cuneo con la città di Imperia.
E’ una strada che abbiamo percorso decine e decine di volte, molto carina e curvosa ma oggi la percorriamo con uno spirito diverso.
Non è la solita tappa giornaliera per una giornata o un week end al mare ma la prima tappa di un viaggio che ci porterà alla scoperta della penisola iberica; finora abbiamo visitato la sola Catalogna in uno dei primissimi viaggi su due ruote quando eravamo giovani ed inesperti.

Ora siamo solamente giovani





Ad Imperia imbocchiamo l’autostrada che lasceremo solamente nel tardo pomeriggio in Camargue.



A Nizza scorgiamo lo stadio di calcio, molto futuristico.
La tappa si svolge sotto un sole cocente e temperature che arrivano a toccare i 41,5°; questo ci costringe a fermarci spesso per rinfrescarci.





Finalmente nella città di Arles usciamo dalla noiosa autostrada e ci godiamo le strade immerse nella natura della Camargue fra i fenicotteri rosa, i tori nerissimi ed i bianchissimi cavalli tipici di questa regione francese.









Verso le 18 decidiamo di fermarci, non è stato facile trovare una location in quanto la zona marittima è molto frequentata dai turisti; per fortuna nella città di Carnon, grazie all'ufficio del turismo, troviamo l'unica stanza rimasta in tutta la cittadina.
Cena tranquilla in hotel bivaccando "prelibatezze" acquistate nel vicino supermercato e sorseggiando uno splendido vin de sable tipico della Camargue.
La cittadina è molto carina e la spiaggia magnifica, completamente gratuita ed attrezzata con docce, bagnini, campi da beach volley ed infermeria.









Purtroppo le previsioni meteo per domani, nella zona pirenaica del sud, preavvisano l'arrivo di violenti temporali con rischio di inondazioni.
Speriamo bene visto che domani abbiamo previsto l'arrivo nel Principato di Andorra, situato proprio nel centro della perturbazione prevista!

Edited by federico1974 - 4/11/2019, 18:02

TAPPA N. 2 – Sabato 08 Agosto 2015 – Carnon (F) – Andorra La Vella (AND) -- Km 320



Partenza con comodo alle 9 dopo una bella colazione in riva al mare a base di baguette, burro e marmellata ed un tipico e “buonissimo” cappuccino francese.
Ci rimettiamo in viaggio sulla bella strada che ci porterà a Montpellier dove riprenderemo l’autostrada per circa 150 km fino a Carcassonne.





Sull’autostrada siamo stati molto rallentati a causa del traffico intenso sull'autostrada francese, oggi è Sabato e giornata di esodo anche per i turisti francesi; siamo stati però fortunati in quanto la civiltà estera rispetto a quella italiana è di molto superiore visto che le moto vengono fatte passare tra le auto che si spostano appositamente ai lati della carreggiata.



Purtroppo i meteorologi francesi hanno azzeccato pienamente le previsioni infatti dopo soli 30 km si scatena un inferno di acqua con crollo delle temperature fino a sfiorare nel tardo pomeriggio i 13° (anche se a 2000 mt).

Verso le 12 arriviamo sotto una forte pioggia alla città prima meta ufficiale del nostro viaggio Rennes le Chateau bel paesino di montagna custode delle leggende dei Cavalieri Templari e molti altri misteri.





Non c’è molto da vedere; approfittando di un momento di tregua meteorologico visitiamo la chiesa, la dimora del sacerdote che per primo diede inizio alla leggenda di Rennes le Chateau, la tomba dello stesso, un museo con antichi vestiti ed oggetti sacri in oro ed argento, il giardino ben curato e la torre-biblioteca.

Non sappiamo se siano storie vere o leggende, io di Rennes le Chateau mi ricordo soprattutto il ristorante nei pressi del museo dove abbiamo mangiato benissimo, in abbondanza ed a poco prezzo! Molto carina, da percorrere in moto, anche la stradina per arrivare al paese, immersa nella natura e con una salita di tutto rispetto.











Ci prepariamo a raggiungere il Principato di Andorra sotto nuvoloni che non lasciano presagire nulla di buono.









Subito dopo la partenza, come previsto, si scatena una forte pioggia che ci costringe a fermarci spesso a causa del freddo e della troppa acqua sui nostri caschi.
Noto che il mio casco lascia passare acqua, sento gocce di pioggia sulla faccia; oltretutto si forma condensa nella parte alta della visiera e non vedo nulla.

Prima della partenza mi sono scordato di passare il prodotto anti-appannamento ma così è veramente eccessivo.





Entriamo per la prima volta nella nostra vita nel Principato di Andorra; non facciamo il colle (il Port d’Envalira, quota 2.408 mt.) causa forte pioggia e freddo micidiale (ho persino paura che possa nevischiare lassù) ma percorriamo l’omonimo tunnel (a pagamento).
Dopo pochi chilometri dall’uscita dal tunnel troviamo rifugio in una piccola sala di attesa per autobus dove ne approfittiamo per scaldarci un po’ e soprattutto strizzare le nostre tute ormai sature d'acqua.





Noto come la benzina costi poco nel Principato, poco oltre 1 €/litro. Ne approfitto per fare un super-pieno.

Sfiniti, stanchi e soprattutto infreddoliti, troviamo alloggio in un bellissimo hotel di Andorra (Hotel Mercure) dove una volta riscaldati ed aver iniziato ad asciugare gli indumenti, ormai completamente zuppi di acqua ed approfittando del fatto che finalmente ha smesso di piovere, facciamo una bella passeggiata per le Vie della Capitale.











Piccola curiosità:



La città è molto carina anche se assomiglia ad un enorme centro commerciale con decine e decine di negozi di elettrodomestici, vestiti di marca e soprattutto duty free in cui è possibile comprare tabacco, profumi, orologi, occhiali di marca ed alcoolici a prezzi molto vantaggiosi visto che sono beni esentasse.
Attenzione però alla dogana in uscita; ho visto poliziotti perquisire parecchie auto e cercare prodotti comprati oltre il limite consentito.

La città è molto pulita e piena di localini niente male.

Le nostre fatiche vengono poi ricompensate con una più che meritata cenetta a base di vino tinto spagnolo, paella e carne alla brace...



A dormire domani ci aspettano 300 km di colli pirenaici in direzione Lourdes confidando che il tempo migliori.

Edited by federico1974 - 4/11/2019, 18:08

TAPPA N. 3 – Domenica 09 Agosto 2015 – Andorra La Vella (AND) – Lourdes (F) -- Km 302



Freddo ... freddo ... freddo!! Parola d'ordine della tappa odierna; i temporali di ieri hanno raffreddato parecchio l'aria fino ad arrivare ai 7°. Fortunatamente non piove.
Partenza verso le 8.45 e dopo 10 km attraversiamo la dogana Andorra - Spagna con parecchi controlli da parte dei doganieri a controllare l'esportazione di beni soggetti a dazi doganali (sigarette, profumi, alcool) vista la presenza di molti duty free presenti nella capitale. Noi non subiamo nessuna perquisizione ma notiamo parecchie vetture ferme ad attendere il proprio turno.

Le strade pirenaiche sono meravigliose e non hanno nulla a che invidiare alle nostre strade alpine: ampie, veloci, curve sinuose in una parola "m e r a v i g l i o s e".

Percorriamo le mitiche strade del Tour de France.

Iniziamo con il Colle n. 1 - El Cantò quota 1.720,8 (temperatura 14°):







Colle n. 2 - Port de la Bonalgua 2.072 (temperatura 7,5°):

















In cima fa veramente freddo, indossiamo tutti gli indumenti pesanti che abbiamo portato da casa (pochi a dire la verità).









Colle n. 3 - Eth Portilhon 1.291,8 (temperatura 20°):









Colle n. 4 - Col de Peyresourde 1.569 (temperatura 17°):







Colle n. 5 - Col d'Aspin 1.490 (temperatura 18°):







Colle n. 6 - Col de Tourmalet 2.115 (temperatura 14°) – Sicuramente la strada ed il Colle più bello di oggi:



















Terminate le bellissime salite raggiungiamo la città di Lourdes percorrendo una bella strada immersa nella natura.





Nel pomeriggio, come da programma, arriviamo nella città di Lourdes e, parcheggiata la moto presso l’hotel prenotato la sera precedente, una rapida doccia e cambio d’abito, ci apprestiamo alla visita; passeggiamo tra negozi di souvenir, odore di cera, preghiere e speranze di tante persone di ogni nazione, chi accompagnato su lettighe altri su sedie a rotelle altri semplicemente con una speranza tutti in coda davanti alla "Grotta"; addirittura troviamo la via dei ceri una lunga serie di porta ceri lunga circa 100 mt dove un tizio alloggia il cero (comprato dai fedeli) ed acceso dai tanti fedeli. Strano notare pochi ceri accesi rispetto alle tante persone presenti .......

















A completare la nostra visita mancavano solo le piscine: la narrazione vuole che da esse si esca asciutti ma ahimè siamo fuori orario (non sapevamo che Dio avesse stabilito degli orari per fare i miracoli).

A nostro parere questo luogo sembra più meta di turismo religioso che luogo di vera speranza e preghiera dove a fare la differenza dovrebbe essere l'atto di fede compiuto con reale intenzione e non l'aspettativa di qualcosa commissionato.

Dopo un pasto frugale e poco allettante ci ritiriamo a deliberare la tappa di domani; altri colli in arrivo!!


E' un problema che si manifesta ad ogni intensa pioggia. L'acqua che si ferma tra sella e pantaloni dopo un po' penetra all'interno e mi causa questo problema.
non ho notato buchi o lacerazioni quindi penso che siano i pantaloni antipioggia che fanno ca..re.
A dire la verità un po' di acqua è passata anche dalla giacca (sono entrambi Dainese) ma la pioggia era veramente intensa.

Avrei dovuto sostituirli in occasione di queste ferie ma non l'ho fatto. Sicuramente è l'ultimo viaggio che faccio con questi.

Edited by federico1974 - 6/11/2019, 17:20

Quotone!!
E' tutto l'opposto del nome, dovevamo chiamarlo Attila!

TAPPA N. 4 – Lunedì 10 Agosto 2015 – Lourdes (F) – Pamplona (E) -- Km 300



La nostra giornata inizia verso le 8 con un tiepido sole; ci attendono altri 3 freddolosi colli pirenaici.
La prima parte del percorso si snoda su una misera stradina stretta e poco trafficata ma con un bel panorama verde brillante.







Dopodichè inizia la nostra prima salita di oggi:

Colle n. 1 - Col du Soulor 1.474 (temperatura 16°):













Colle n. 2 - Col d'Aubisque 1.709 (temperatura 15°):











Colle n. 3 - Col du Pourtalet 1.794 (temperatura 15°) – Sicuramente la strada ed il Colle più belli di oggi:











Dopo tanto girovagare tra Francia e Spagna entriamo ufficialmente in Spagna dove resteremo per qualche giorno.







Finiti i colli pirenaici ci apprestiamo a raggiungere Pamplona percorrendo una bella strada costeggiante un azzurrissimo lago (la N-260).







Decidiamo di fare visita al Monastero di San Juan de la Pena, antica tappa di ristoro per i viandanti in cammino verso Santiago.
Purtroppo restiamo molto delusi; il monastero si sviluppa in due unità distaccate, una più nuova la cui chiesa sconsacrata funge da salone affittabile per qualsiasi tipo di festa ed uno più antico a circa 1 km di distanza.

Dopo aver pagato un ticket abbastanza caro (8,50 € a testa) visitiamo solo la parte nuova in quanto arrivati con la nostra moto nel monastero più antico incastonato nella roccia (distante 1 km circa) non ci viene concesso di posteggiare, con l'assurda pretesa di farci tornare indietro e posteggiare nella parte nuova facendo il tragitto a piedi o utilizzando la navetta. Da notare che la moto parcheggiata a lato strada non infastidiva nessuno nè ostacolava in alcun moto il traffico di auto o persone.
Addiruttura le addette si accorgono che nei pressi è parcheggiata una moto svizzera, evidentemente non se erano accorte dell'arrivo; si precipitano all'interno della chiesa piuttosto incazzate a recuperare il povero motociclista costringendolo a rimuovere la moto neanche cercassero Al-Baghdadi. Il commento dello svizzero nei nostri confronti è stato :"CRAZY!!"

Ovviamente ce ne siamo andati via molto infastiditi.



















Svoltiamo sulla strada A-240 in direzione Pamplona e vediamo i primi pellegrini a piedi sul Camino de Santiago. Da qui è ancora lunga, complimenti!







Costeggiamo l’embalse de Yesa, grazioso laghetto dal quale si scorge un altro antico monastero, il monastero de Leyre. La A-240 è veramente spettacolare.









Verso le 16.30 arriviamo nella città di Pamplona e, a discapito della mèta programmata (Bilbao), decidiamo di fermarci qui per visitarla; ho letto sulla guida che possiede un bel centro storico (e sarà senz’altro vero).

Oltretutto non sto bene; sarà stato forse l’intenso freddo patito sui Pirenei ma mi sento di avere la febbre.
Prendo un Oki e mi fiondo sotto le coperte dove passo un paio di ore a dormire.

Sono in coma:



Al risveglio sto decisamente meglio ed usciamo per la visita.

Passeggiamo per le vie ricche di locali che propongono ottimi "pinxos" gustati con piacere mentre ci godiamo la visita nel meraviglioso e caratteristico centro storico di questa città, famosa per la festa di San Firmino il cui apice è rappresentato dalla corsa dei tori nelle vie del centro.

Consigliamo a tutti una visita al centro di Pamplona.





















Notiamo il countdown alla prossima festa di San Firmino, evidentemente molto sentita.



Sto meglio ma acquisto per sicurezza una scatola di paracetamolo con la quale farò una cura di un paio di giorni, non voglio rischiare di stare male prossimamente.

Edited by federico1974 - 6/11/2019, 17:32

Grazie a tutti, visto che vi piace allora proseguiamo
Zivas: lo so, ho poi visto alcune foto su internet ed il monastero vecchio meritava veramente tanto. Purtroppo, di ritornare al campo base, aspettare la navetta, ritornare al monastero vecchio, visitarlo, aspettare la navetta e ritornare alla moto non se ne parlava proprio; troppo tempo necessario. E poi ero parecchio incazzato e punto sull'orgoglio motociclistico. Pazienza, mi accontenterò di San Google.


TAPPA N. 5 – Martedì 11 Agosto 2015 – Pamplona (E) – Luanco (E) -- Km 485



Partenza verso le 8.45 e lungo trasferimento sulla rete autostradale in direzione Oceano Atlantico. Purtroppo il cielo è molto nuvoloso ma per fortuna non pioverà; per recuperare tempo (mannaggia questo tempo che ci insegue anche in ferie...) in quanto in teoria ieri secondo le previsioni di tappa dovevamo visitare velocemente Pamplona e dormire a Bilbao, decidiamo di percorrere un tratto di autostrada saltando la città di Bilbao vista dall'autostrada.

In effetti sembra un enorme complesso industriale decisamente puzzolente.





Usciti dall'autostrada percorriamo (a volte perdendoci) le belle strade dell'Asturia incontrando moltissimi pellegrini in cammino verso Santiago de Compostela.















Arrivati a pochi chilometri da Llanes decidiamo di non seguire la tappa prevista.
In teoria avremmo dovuto percorrere le belle strade de Los Picos de Europa ma le condizioni meteo sono pessime e pensiamo che lassù possa piovere e fare freddo; sono ancora convalescente e decidiamo di proseguire sulla bella strada costiera.
Pazienza, il parco naturale lo visiteremo un’altra volta.

Ecco le foto delle montagne alle spalle di Llanes:









Attraversiamo la città di Gijon in teoria sede di arrivo della tappa odierna. Dopo una rapida visita in moto decidiamo di proseguire oltre in quanto la città ci sembra molto anonima.





Dopo 20 km raggiungiamo la cittadina di Luanco, davvero molto carina, dove decidiamo di soggiornare.













Domani, dalle Asturie, entreremo in Galicia.

Edited by federico1974 - 6/11/2019, 17:39