Il Forum dei Motoviaggiatori

Panamericana 22.3/18.6.2017. Report sintetico, km 46.029

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view post Posted on 13/7/2017, 22:22
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Come promesso alla fine del topic sulla Panamericana in diretta, ecco un report sintetico della mia Panamericana.
Per ogni giorno posterò i numeri della tappa, una immagine del percorso realmente seguito (col relativo link a Google Maps), due righe di commento e una foto.
Durante la scrittura del topic, selezionerò le circa 12.000 foto, in modo da essere poi pronto col fotoalbum, che sarà pubblicato insieme al libro (ovviamente il fotoalbum sarà liberamente accessibile sul mio sito, come al solito).
Il report è sintetico, ma naturalmente risponderò, nei limiti del possibile, alle vostre domande. :)
I km differiranno leggermente da quanto comunicato in diretta, perché ovviamente ho sottoposto a revisione i primi dati, confrontandoli con le tracce del gps.
Per aprire il link a Google Maps basta cliccare sull'immagine della mappa.

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12.3.2013 - domenica - giorno 1
Lecce (10.44) - Parma (20.34)
km 924, viaggio h 9.50, guida h 8.05 - tot. km 924
17-03-12

Dopo tanti preparativi, finalmente, si parte. Anche in questo viaggio imprevisti all'ultimo momento, moto dal meccanico fino alla sera prima, bagagli finiti la mattina stessa. Anche se ho cominciato i preparativi un anno prima, è sempre una corsa fino alla partenza.
Ma finalmente tutto è pronto e si parte. :)

La moto, carica, alla partenza da casa a Lecce. Ancora pulita... e tutta intera. :D :rolleyes:
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Edited by Marcello Anglana - 4/3/2018, 15:44
 
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motoman
view post Posted on 13/7/2017, 22:24




CITAZIONE (Gold Wing @ 13/7/2017, 23:22) 
...
La moto, carica, alla partenza da casa a Lecce. Ancora pulita... e tutta intera. :D :rolleyes:
FOTO...

La GLORIOSA e MITICA... .:)

Edited by Marcello Anglana - 14/7/2017, 19:06
 
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view post Posted on 14/7/2017, 18:19
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13.3.2013 - lunedì - giorno 2
Parma (7.14) - Arcore (8.43)
km 152, viaggio h 1.29, guida h 1.26 - tot. km 1.076
17-03-12

Tappa breve, da Parma ad Arcore (MB), in modo da arrivare al Gold Wing Point la mattina presto, per preparare la moto nella cassa, gentilmente messami a disposizione dal titolare (Alex Olmi, che conosco da anni, anche se è la prima volta che arrivo qui).
Nel pomeriggio un camion dello spedizioniere tedesco prende la moto e la porta in Germania, da dove partirà, in aereo, per Santiago del Cile. Io e la moto dovremmo arrivare a Santiago insieme, tra 9 giorni.

La moto nella cassa (originale Honda, per il 1800), che poi chiuderò col cellophane nero.
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Edited by Gold Wing - 14/7/2017, 23:11
 
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view post Posted on 14/7/2017, 21:11
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Spedita la moto, sono tornato a Lecce per una settimana (lavorando, quindi risparmiando ferie).
Una situazione anomala per me, che normalmente parto da casa e ritorno a casa, senza alcuna interruzione.
Ma in questo caso, dovendo spedire la moto dall'Italia all'inizio del viaggio, sarebbe stato illogico partire con lei e quindi aspettarla una settimana a Santiago.
Quindi non conto questa settimana in Italia nel tempo del viaggio, ma conto i 2 giorni del "prologo" italiano, avvenuto in moto, da Lecce ad Arcore.
Ecco comunque il tragitto aereo (dalla sera del 21 alla mattina del 22 marzo), da Brindisi (il gps segna da Lecce, perché è l'ultimo luogo in Italia dove l'ho acceso) a Santiago del Cile.
17-03-21
 
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view post Posted on 14/7/2017, 22:09
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22.3.2013 - mercoledì - giorno 3
Santiago (Cile) (17.11) - Los Andes (19.52) (h -4)
km 152, viaggio h 1.29, guida h 1.26 - tot. km 1.199
17-03-12

Arrivato in mattinata a Santiago (insieme alla moto), riesco a sdoganare velocemente la moto nel pomeriggio (con le mie solite tecniche di persuasione), passo con la moto dal concessionario Honda a lasciare le gomme (le cambierò tra un paio di settimane) e mi dirigo verso nord, sulla strada per il più vicino passo (attraverso le Ande) per l'Argentina.
Tappa breve ma proficua, perché finalmente ho la moto a mia disposizione in Sudamerica.
P.S. Il colore del percorso (blu, rosso, verde: cambia nelle diverse giornate; viola per i tratti aerei) non è casuale, ma scelto in modo tale che, nella mappa riepilogativa di tutto il viaggio (che pubblicherò alla fine del report) si vedano i percorsi delle varie giornate distinti.

La moto (con le gomme da scaricare) al concessionario Honda Autokas di Santiago.
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Edited by Gold Wing - 15/7/2017, 12:29
 
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view post Posted on 15/7/2017, 05:58
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Ex 1832

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Chissà com'era sbilanciata in alto la moto con le gomme a quell'altezza; infatti hai usato il cavalletto laterale.
 
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view post Posted on 15/7/2017, 10:39
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Certo non era la configurazione adatta a un viaggio. :D
Per prudenza dentro Santiago ho guidato piuttosto piano (circa 90 km/h mi sembra: erano superstrade cittadine), non mi sentivo sicuro anche se la moto non dava particolari problemi; comunque erano pochi km.
Il cavalletto laterale l'ho usato automaticamente. per brevi soste non uso il centrale.

Edited by Gold Wing - 15/7/2017, 12:35
 
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view post Posted on 15/7/2017, 12:19
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23.3.2017 - giovedì - giorno 4
Los Andes (8.24) - Malargue (Argentina) (19.58)
km 765, viaggio h 11.34, guida h 6.46 - tot. km 1.964
17-03-12

Il viaggio entra nel vivo. Dopo aver valicato le Ande ed essere quindi entrato in Argentina (stessa strada del Giro del Mondo di 4 anni fa), percorro la mitica e lunghissima Ruta 40 verso sud. Purtroppo però, senza nessuna segnalazione di preavviso, ad un certo punto la nuova strada asfaltata (la Ruta 40 in diversi punti è ancora non asfaltata) si interrompe, senza che si possa proseguire nemmeno sulla vecchia strada; devo tornare indietro per 75 km (quindi 150 km fatti in più).
Riesco comunque ad arrivare a Malargue, come da tabella di marcia.

Valico le Ande, tra Cile e Argentina.
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view post Posted on 15/7/2017, 16:14
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24.3.2017 - venerdì - giorno 5
Malargue (8.18) - Junin de Los Andes (20.30)
km 751, viaggio h 12.12, guida h 9.21 - tot. km 2.715
17-03-12

Oggi percorro un tratto di circa 100 km di sterrato sulla Ruta 40 (qui lo chiamano "ripio", formato generalmente da grossa ghiaia, ma con tratti sabbiosi).
Mi succede quasi di tutto: dimentico di fare benzina alla partenza, becco proprio oggi il tratto più lungo finora incontrato senza carburante (212 km), resto a secco a 12 km dal distributore a causa del consumo maggiore dovuto allo sterrato, cado in un banco di sabbia. Comunque riesco a raggiungere, con una cavalcata quasi senza soste nel pomeriggio, Junin de Los Andes, come da tabella di marcia.

La moto si adagia sullo sterrato della Ruta 40 (e la fotocamera Canon smette di funzionare: foto fatta col cellulare).
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Edited by Gold Wing - 15/7/2017, 18:31
 
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view post Posted on 15/7/2017, 17:41
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25.3.2017 - sabato - giorno 6
Junin de Los Andes (8.50) - Gobernador Costa (18.56)
km 680, viaggio h 12.12, guida h 9.21 - tot. km 3.395
17-03-12

Tappa tranquilla, finalmente, attraverso la bella regione delle Ande argentine dei 7 laghi. Verso la fine, un tratto di sterrato per lavori in corso: breve (10 km), ma impegnativo. Oggi riesco ad andare oltre la tabella di marcia.

Percorro la strada dei 7 laghi, in una bella zona delle Ande argentine.
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Edited by Gold Wing - 15/7/2017, 19:51
 
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view post Posted on 15/7/2017, 20:55
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26.3.2017 - domenica - giorno 7
Gobernador Costa (8.40) (h -5) - Gobernador Gregores (18.11)
km 715, viaggio h 9.31, guida h 7.06 - tot. km 4.110
17-03-12

Giornata dura, tra sterrati che sembrano interminabili sulla Ruta 40 e pioggia che colpisce inclemente per lunghe ore. Ma trovo una strada che mi permetterà di arrivare più rapidamente alla Terra del Fuoco. La temperatura scende a 7°.
Il cambio d'ora non dipende dall'Argentina, ma dall'Italia, che stanotte è passata dall'ora invernale a quella estiva.

Duro sterrato sulla Ruta 40, a perdita d'occhio.
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Edited by Gold Wing - 16/7/2017, 00:09
 
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Blue Winger
view post Posted on 15/7/2017, 21:35




Sto seguendo con rinnovato interesse l'avventura. Grazie!!
 
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view post Posted on 15/7/2017, 23:01
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27.3.2017 - lunedì - giorno 8
Gobernador Gregores (7.57) - Cerro Sombrero (Cile) (19.29)
km 645, viaggio h 11.32, guida h 7.32 - tot. km 4.755
17-03-12

Passo da Rio Gallegos, dove compro una nuova fotocamera (Sony), in sostituzione della Canon ormai inutilizzabile.
A est di Rio Gallegos, raggiungo Punta Loyola, dove sembra (i cartelli e le mappe non sono chiare) che cominci la Ruta 40.
Finalmente arrivo nella Terra del Fuoco! Grande l'emozione nell'attraversare lo Stretto di Magellano, dove vedo anche dei pinguini in mare.
Un po' di pioggia.

Punta Loyola, dove finiscono gli oltre 5.000 km della Ruta 40. Ne ho percorsi la maggior parte e altri ne percorrerò dopo, a nord.
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view post Posted on 16/7/2017, 00:15
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Questo tipo di report, sintetico, mi piace proprio.
Veloce, dinamico, incalzante, essenziale (dati viaggio-percorso-testo-foto) ma preciso e chiaro.

Domanda, un po' strana lo ammetto. Questo ultimo viaggio lo senti come un viaggio da "aggiungere" alla tua lunga lista di viaggi o da "affiancare" ai viaggi precedenti? In altre parole, lasciando perdere la cronologia, i tuoi viaggi li senti come una sequenza di viaggi (come una linea verticale) o come viaggi accostati l'uno all'atro (come una linea orizzontale)?
 
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view post Posted on 16/7/2017, 11:48
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CITAZIONE (marcorideon @ 16/7/2017, 01:15) 
...
Domanda, un po' strana lo ammetto. Questo ultimo viaggio lo senti come un viaggio da "aggiungere" alla tua lunga lista di viaggi o da "affiancare" ai viaggi precedenti? In altre parole, lasciando perdere la cronologia, i tuoi viaggi li senti come una sequenza di viaggi (come una linea verticale) o come viaggi accostati l'uno all'atro (come una linea orizzontale)?

Se ho bene inteso la domanda, i miei viaggi li sento un misto delle due cose.
- I primi viaggi, quelli "normali" in Europa e zone limitrofe (quelli raccontati nel primo libro, oltre all'Irlanda), li sento come viaggi accostati l'uno all'altra, da "affiancare": Capo Nord, Balcani, penisola iberica, Cipro, Tunisia...
Erano viaggi più o meno equivalenti come tempo, km, raggio di azione, difficoltà, preparazione, impegno fisico e mentale.
- Poi c'è stato il viaggio in Mongolia, e lì è cambiato tutto. Un viaggio in cui non tutto (anzi, ben poco) era certo: durata, in parte l'itinerario, lo stesso esito. Lì cambiava la preparazione, le modalità di svolgimento (permessi vari), i tempi, il raggio di azione. Era richiesto un impegno molto maggiore.
In particolare era un viaggio in cui non si partiva con la certezza di riuscire; certezza, in effetti, in un viaggio in moto non c'è mai (l'incidente è dietro l'angolo), ma era un viaggio in cui si metteva nel conto la possibilità di non riuscire o almeno di dover ricorrere a metodi "non convenzionali" per proseguire il viaggio.
- I due viaggi successivi (Medio Oriente) e Giappone li "aggiungo" a quelli europei, ma li "affianco" a quello in Mongolia.
- Poi c'è stato il Giro del Mondo: una complessità ancora maggiore, tempi ancora più lunghi. Lo considero un altro gradino in salita, un porre ancora oltre il limite, insomma, un altro viaggio da "aggiungere" all'immaginaria linea verticale.
- Infine questa Panamericana, che, nonostante alla partenza ritenessi non più complessa del Giro del Mondo, alla fine si è rivelata ancora più complicata, pericolosa e impegnativa: quindi un'altra "aggiunta", un gradino più in alto.
Spero di essere riuscito a rispondere alla tua domanda. :)
 
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