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| CITAZIONE (Pasquale 61 @ 11/2/2021, 23:05) L’anomalia dell’Italia non è la separatezza fra banca centrale e Tesoro, che è condizione normale in tutti i paesi avanzati, ma una politica di bilancio che non è ancora riuscita a fare davvero i conti con il vincolo del debito pubblico. In ultima analisi, il problema dell’Italia è che la politica non è stata in grado di venire a patti con la realtà e ha continuato a promettere agli italiani di poter vivere al di sopra delle loro possibilità. Ciò ha generato un irrisolto conflitto distributivo rispetto a risorse che sono sempre scarse rispetto alle aspettative. Fino agli anni ottanta, questo conflitto si manifestò nella forma dell’inflazione, successivamente sotto la forma del debito pubblico. Ma l’interminabile crisi italiana, dagli anni settanta a oggi, ci dice che si può rinviare a lungo, ma non all’infinito; prima o poi i conti con la realtà bisogna farli.
Osservatorio CPI No. Il debito pubblico è dato dagli interessi, non dal disavanza di bilancio. La tesi che noi spendiamo più di quanto guadagniamo è un'enorme stronzata economica e politica, visto che ogni anno il bilancio dello Stato si chiude in pareggio o addirittura in avanzo, al netto ovviamente degli interessi. I nostri mali, innegabili ,a non catastrofici come spesso sono dipinti, sono stati ingigantiti dalla separazione citata (che non è la norma "in tutti gli Stati avanzati" e, anche se lo fosse, sarebbe un male) e dalla sudditanza a interessi stranieri, quale è l'Unione Europea (che è un'anomalia criminale nella storia mondiale). PS Cottarelli (CPI citato) è uno dei servi di questo sistema. Edited by Gold Wing - 12/2/2021, 07:06
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