Il Forum dei Motoviaggiatori

Aumenta il costo del passaporto

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balza76
view post Posted on 8/7/2014, 08:42 by: balza76
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Anche se un po' in ritardo rispondo a Marcello (mi ero perso la sua risposta)...

CITAZIONE (Gold Wing @ 9/6/2014, 08:15) 
Balza, ti confermo che se io entro in Bielorussia dalla Polonia non devo mettere la marca da bollo, perché il mio non é un espatrio. Le parole hanno un significato ben preciso e il legislatore non può alterarlo. Tra l'altro, un verbale della Guardia di Finanza che contestasse questa cosa, se opposto dal cittadino, deve arrivare all'Agenzia delle Entrate per competenza, e io, se dovessi valutarlo, lo annullerei per i motivi indicati prima.

Fossimo in Norvegia o in Germania probabilmente starei tranquillo. Stando in Italia no. Trovare il finanziere che non conosce l'articolo alla lettera non è così difficile ed una eventuale contestazione vuol dire come minimo perdita di tempo infinita. E la certezza di avere ragione alla fine non sarebbe neanche matematica proprio perché le leggi in Italia sono scritte in modo tale da consentire delle tolleranze nelle interpretazioni (e, non per questa cosa ma in altre circostanze, ne so qualcosa e se posso evitare di dovermi infilare in storie infinite di contestazioni e cose simili lo faccio MOLTO volentieri).


CITAZIONE (Gold Wing @ 9/6/2014, 08:15) 
Per il resto, lo so che nel tuo caso ci sarà un risparmio, ma tu non rappresenti la norma dei viaggiatori italiani che, ottenuto il passaporto, normalmente (dopo la prima volta) non lo usano per anni.

Il passaporto è uno strumento che serve per viaggiare, forse ad essere un po' "fuori norma" sei tu che per andare a prendere un caffé a Tokyo monti in sella alla moto :blink: :P ma normalmente non funziona così! Un passaporto dura ben dieci anni ed è sufficiente fare due viaggi extra-UE (che per il 99% delle persone si fanno con gli aerei e non con le GoldWing ;) ) in due anni differenti nell'arco di questi famosi 10 anni per avere un risparmio rispetto alla attuale normativa. L'unico caso in cui il cambio di regole causa un aggravio è il caso in cui uno si faccia un passaporto per poi non usarlo mai più nell'arco di 10 anni (dieci, sono veramente molti), eventualità non impossibile, certo, ma neanche così probabile calcolando che basta un weekend sul Mar Rosso o un viaggio in Marocco per doverlo usare. E in ogni caso, trovo molto più giusto che non si tartassino enormemente (da quando ho fatto il passaporto ho dovuto mettere la marca ogni singolo anno, mantenendo questa media alla fine dei 10 anni di validità avrò speso, solo di marche da bollo, più di 360€) le persone che usano uno strumento per quello che è stato creato rispetto a delle persone che una tantum nella vita saranno costrette a pagare una trentina di euro in più (il rapporto 360:30 supera il 10 a 1!).

La legge perfetta per i cittadini sarebbe probabilmente stata quella che dava la possibilità di scegliere tra due tipologie di passaporti, uno con il prezzo del vecchio ma dalla durata di un solo anno non rinnovabile in alcun modo. L'altro, dal costo maggiore come da nuova legge, che però dura 10 anni. Se sei uno che fa un viaggio in America ed ha praticamente la certezza poi di non dover più usare il passaporto scegli la prima strada. Uno come me va sulla seconda. Come detto probabilmente una legge del genere sarebbe la legge ottimale per i cittadini, ma bisognerebbe vedere se così facendo i conti tornerebbero lo stesso per lo Stato, probabilmente no. E dato che si è sempre nelle condizioni di avere una coperta troppo corta che se tiri da un lato rimane corta dall'altro, la ricerca della legge "ideale" non credo possa produrre nulla se non inseguire utopie.

La nuova legge a mio avviso è MOLTO più corretta rispetto alla precedente: chiede POCO di più a chi userà in modo molto limitato uno strumento che esiste per uno scopo ben preciso (viaggiare) e permette un GROSSO risparmio a chi quello strumento per viaggiare lo usa per quello che è stato creato.

Oltretutto trovo anche molto più corretto che un documento rilasciato da uno stato non debba essere soggetto al pagamento di ulteriori tasse per l'utilizzo: è un mio diritto che uno stato mi permetta di girare il mondo come e quando lo voglio, senza che io debba corrispondere assolutamente nulla allo stato per per poterlo fare. Può starci un riconoscimento iniziale atto a compensare le spese amministrative a cui lo stato va incontro per la gestione delle informazioni, ma poi basta. A maggior ragione poi se i soldi vengono richiesti in modo del tutto discriminatorio: perché a Marcello che in Russia ci va con la GoldWing non chiedi nulla mentre a Tizio che a Mosca ci va con un aereo chiedi la tassa? O ancora peggio, perché a Tizio che prende un volo Roma-Mosca chiedi la tassa mentre a Caio che prende un Roma-Londra e poi un Londra-Mosca non chiedi nulla? In questo caso addirittura vanno tutti e due in aereo.

Ripeto: l'ideale era togliere del tutto la tassa. Ma con lo stesso principio l'ideale sarebbe anche che si togliessero TUTTE le tasse, non solo il bollino del passaporto... si può fare? Ho i miei forti dubbi, per cui mi accontento di poco piuttosto di volere tutto e non ottenenere nulla.

CITAZIONE (Gold Wing @ 9/6/2014, 08:15) 
Riguardo all'applicazione anche ai vecchi passaporti, nella Legge di conversione del Decreto (in discussione) non c'è scritto nulla (ovviamente quel "genio" che l'ha proposto non ci ha pensato). Quindi, in base ai principi generali, si deve far riferimento al momento in cui l'obbligo tributario scatta (quando espatri) e il bollo non sarà mai dovuto, nemmeno per i vecchi passaporti. Ma non escludo che chi aveva già male interpretato la vecchia Legge, pretendendo il bollo per i casi come il mio, anche adesso lo pretenda, ovviamente sbagliando ora come allora. Quindi, tu NON dovresti stare tranquillo...

Tranquillo a Roma si dice abbia fatto una brutta fine...
 
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21 replies since 7/6/2014, 20:32   364 views
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