Il Forum dei Motoviaggiatori

GIRO DEL MONDO in diretta - Round The World

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view post Posted on 14/10/2013, 12:49
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CITAZIONE (Orso-Bianco @ 14/10/2013, 09:56) 
Mi sa che Marcello stanotte non ha chiuso occhio... ci sono una serie di microspostamenti iniziati alle 21, poi alle 23, alle 2, alle 3, 4 ...

Certo che stare qui, seduti dietro ad un pc, ad immaginare cosa c'è dietro dei segmenti su una cartina è abbastanza paranoico... io stanotte ho dormito male per il nervoso di ieri...

Tranquillo, avevo solo dimenticato lo Spot acceso nel parcheggio dell'albergo: la moto ovviamente non si è mossa (e io dormivo), ma le piccole imprecisioni del gps in un ambiente con scarsa visuale del cielo hanno fatto apparire questi "microspostamenti". Starò più attento a spegnere lo Spoot la sera.... anche perché l pile al litio costano. :D

CITAZIONE (Skiwalker @ 14/10/2013, 13:03) 
ma lo spot funziona anche al coperto? mi pare strano ..se è gps ha bisogno di collegamento ai satelliti

Al coperto no, ma il parcheggio è coperto solo parzialmente.
 
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view post Posted on 14/10/2013, 13:05
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Giorno 12, lunedì 14 ottobre, Quetta, km 0.

Sveglia con comodo (7.30), colazione e alle 9.30 vado negli uffici governativi del Belucistan (provincia del Pakistan ma con governo autonomo per gli affari interni) per ottenere il necessario permesso e soprattutto la scorta per uscire dal Belucistan. La moto è bloccato in albergo, per motivi di sicurezza e utilizzo un tuk tuk (un piccolo taxi 3 ruote), insieme al motociclista bela e al turista turco.
Traffico caotico, ma, per una volta, non me ne devo preoccupare perché non guido io.
Confermo che Quetta sembra una città in guerra, con posti di blocco e militari ovunque, anche se la vita normale scorre... normalmente.
Gli uffici sono enormi, in una zona ultrasorvegliata, in diversi edifici. Nelle varie stanze non sembra che gli impiegati si impegnino molto; alcuni bevono il te, altrileggono il giornale, altri guardano fisso nel vuoto. Qualcuno ogni tanto lavora. :D
Facciamo il giro di alcuni uffici; sono tutti molto gentili, ci offrono anche il te, ma hanno i loro ritmi ed è inutile metter loro fretta.
Alle 14 abbiamo il permesso: domattina la scorta ci prende il albergo alle 7 (ho insistito io per partire presto) e qui io e il belga (lui con la moglie sul Transalp, invece il turco parte in treno verso Lahore)saremo accommpagnati fino ai confini del Belucistan (circa 280 km)per poi proseguire, finalmente, da soli, verso Multan, Lahore e l'India.
Ma attenzione, la scorta non ci farà fare la strada diretta verso est, che avevo pensato di fare in un primo tempo (e anche negli ultimi giorni), considerata non sicura, ma quella verso sud (fino a Sukkur, per poi, arrivati alla valle dell'Indo, dirigere verso nord, fino a Multan e Lahore. In pratica la strada che avevo indicato al consolato pakistano e che vedete segnata sul mio sito, nell circa 790 cartine scannerizzate.
Confermo che la scorta è gratis (loro si muoveranno con veicoli militari); addirittura, visto che si faceva tardi siamo andati a mangiare in un locale vicino agli uffici (all'interno dell'area recintata) e ci hanno offerto il pranzo, in quanto turisti. Questi pakistani hanno poco, ma lo condividono. :)
Ho un paio di giorni di ritardo, per queste complicazioni di scorta pakistane, ma, se non avrò altri ritardi, poco male. In ogni caso, anche se arrivasi in Nepal in orario troverei la setitmana di festa nazionale della danza, quindi con gli uffici pubblici chiusi, e non potrei spedire la moto.
Comunuque in moto mi riposo di più che a stare fermo e girare per uffici. :D
 
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view post Posted on 14/10/2013, 13:29
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Wow che giornata, comunque domani finalmente sei di nuovo in viaggio, ed è positivo ;)

Buona strada come sempre :D
 
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jigoro kano
view post Posted on 14/10/2013, 13:37




CITAZIONE (Gold Wing @ 14/10/2013, 14:05) 
Giorno 12, lunedì 14 ottobre, Quetta, km 0.
Comunuque in moto mi riposo di più che a stare fermo e girare per uffici. :D

Impossibile non quotare quest'ultima affermazione ;)
 
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daky
view post Posted on 14/10/2013, 13:38




una curiosità, com'è il tratto di "terra di nessuno" tra le frontiere Iran/Pakistan ?
 
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view post Posted on 14/10/2013, 13:40
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ma puoi girare per la città da solo o devi restare in albergo?
 
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boxergs
view post Posted on 14/10/2013, 14:02




ti hanno offerto il pranzo....non voglio neanche pensare ad un parallelo con gli uffici Italiani....vero e' che un turista e ' cosa rara li...il belga col transalp dov'e' diretto?
 
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giuliomas
view post Posted on 14/10/2013, 14:04




Non so voi, ma io con questo viaggio sto imparando la geografia!!! Ogni volta che Marcello nomina posti e città vado a vedere sulle mappe dove sono e scopro tante cose che non sapevo.

Grazie anche per questo, Marcello! E buona strada per domani.
 
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Andreags
view post Posted on 14/10/2013, 14:53




Ciao Marcello,
non deve essere facile attraversare questo paese con le limitazioni della scorta ed altro, ma almeno ci sei !
Chissà che panorami mozzafiato.

Vai Marcello !
 
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Edi§Orioli
view post Posted on 14/10/2013, 14:59




Scusa MARCELLO, non ho ben capito: (oramai) ti toccherà stare una settimana ("fermo") in Nepal ?!
 
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view post Posted on 14/10/2013, 15:26
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Giorno 11, domenica 13 ottobre, da Dalbandin a Quetta, km 351 (ieri)

La scorta tarda ad arrivare.
Nell’attesa, preparo la moto nel parcheggio nell’albergo


E la tengo pronta davanti al cancello di ingresso, chiuso per sicurezza.


Ecco i due poliziotti che hanno sorvegliato su di noi durante permanenza in albergo


e l’albergo (visto dalla strada).


Nella reception, da oggi, fa bella mostra la cartolina del mio viaggio (in alto a destra).


Alle 10.30 arriva la scorta e si parte: ci sono già oltre 33 gradi.
Mi faccio largo tra veicoli di ogni tipo


e raggiungo la strada, dove noto che sono arrivati gli altri membri del piccolo convoglio che stiamo formando: una coppia di motociclisti belgi (fiamminghi), Kevin e Katty, su una Transalp 650 del 2000, bella carica. A loro è andato peggio di me ieri, perché non sono riusciti ad arrivare in tempo qui a Dalbandin, dove c’è l’unico albergo della zona, e hanno dormito in una stazione di polizia più a ovest, arrangiandosi con i loro sacchi a pelo.
Compilano i moduli per la scorta


e partiamo.
Il traffico nel caotico.


Ancora deserto, come ieri. Davanti il Toyota dei militari di scorta (generalmente due, con i mitra, ma cambiano persone e veicoli ogni qualche decina di km, in varie postazioni militari), dove prende posto Yahya il turista turco), seguiamo i due belgi col Transalp e io.




Il deserto a volte sembra mangiarsi la strada, che si riduce ad una sottile striscia di asfalto, e a volte nemmeno quella perché non resta spazio libero dalla sabbia dove mettere le ruote della moto, tant’è che in un punto sono un po’ in difficoltà, ma riesco a tenere la moto in piedi senza fermarmi (ovviamente di quel punto non ho foto, ero troppo impegnato a guidare).




Ogni tanto incrociamo grandi camion multicolori e con una decorazione sovrabbondante.




Qualche edificio e poveri villaggi ogni tanto.


Tratti di sterrato pietroso, ma la Gold Wing se la cava bene.




Due militari di scorta, ad uno dei tanti cambi.


Dopo un paio d’ore, al convoglio si aggiunge un bus.
Cominciano le montagne, temperatura 36° e il bus rallenta molto in salita.




Te nel deserto, in una stazione di polizia.




Mi rendo conto che siamo molto in ritardo e rischiamo di arrivare dopo il tramonto, nonostante siamo appena 350 km. Il problema è il bus che ci rallenta molto, oltre ad emettere miasmi maleodoranti e sollevare un sacco di polvere negli sterrati.


Il sole si abbassa e la temperatura rinfresca, scendendo a 25.
E infine il sole tramonta, nel deserto.


Proseguiamo, nel crepuscolo, nel deserto tra le montagne ma temo che, da un momento all’altro, per motivi di sicurezza la scorta decida di fermarsi e farci dormire in una stazione di polizia.




E infatti ci fermiamo e ci dicono che dormiremo qui.


Chiedo di continuare: mancano “solo” 80 km a Quetta, dove potremo trovare un comodo albergo e iniziare subito le pratiche per la successiva scorta che ci dovrà portare fuori dal Belucistan.
Improvvisamente, il contrordine, non so se per le mie insistenze o altro; ci dicono che si prosegue… dopola preghiera. La preghiera? L’ultima luce se ne sta andando (sono le 18.30, il sole tramontato alle 18.07) e questi pregano?
Va bene, pazienza, aspettiamo. Dopo 10 minuti, finita la preghiera, si riparte, con il bus davanti, che fa luce e si vede. Io seguo il bus. Poi il Transalp e la scorta chiude.
Nel buio, nel deserto, super le montagne a 1800 metri.


Arriviamo al valico (con una piccola galleria) da dove si scende verso Quetta: c’è un gran caos di veicoli, molti Tir, al posto di blocco.


Ultimo cambio di scorta armata e via verso Quetta.
Noi abbiamo dato il nome dell’albergo dove vogliamo fermarci, ma, con tutti i cambi di scorta, forse questi ultimi non lo sanno oppure chissà. Fatto sta che, arrivati a Quetta (traffico caotico e strade dissestate; è un città di oltre mezzo milione di abitanti), noto che la scorta fa un ggro strano, non dirigendo verso l’albergo. Penso prima che forse vuole arrivarci da una strada più tranquilla e sicura, evitando il centro, ma poi vedo che ci allontaniamo Faccio dei gesti alla scorta, indicando di girare a destra (io ho il punto gps dell’albergo), ma non mi rispondono e continuano.
Alla fine ci lasciano nella zona opposta della città, danti ad unagrande stazione di polizia e il bus e la scorta… se ne va.
Avviso subito i compagni di viaggio chenon siamo dove dovremmo essere e, dopo aver parlato con i militari di guardi nella stazione di polizia, decido di arrivare all’albergo da solo.
Il turco prende un tuk tuk, il Transalp mi segue e io faccio strada col gps.
E così, dopo tante scorte nel deserto, mi tocca affrontare quella che è considerata, dagli stessi pakistani, una delle città più pericolose in questo momento, senza scorta e nel buio quasi assoluto (illuminazione pubblica quasi zero).
IL traffico è caotico, non ci sono regole, agli incroci è un terno al lotto e passo il più forte o… chi rischia di più.
Arrivo comunque all’albergo e metto la moto al sicuro. Sono le 22: ben 10 ore e mezzo per fare 351 km!
Confortevole, prezzi pakistani (anche se più del precedente, ma siamo su un altro livello) e wi-fi a disposizione pagando una piccola somma.
Ceniamo ovviamente il albergo e quindi a dormire. Una giornata infernale, ma per fortuna finita bene.
 
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Sabrina1966
view post Posted on 14/10/2013, 15:30




CITAZIONE (Gold Wing @ 14/10/2013, 14:05) 
Giorno 12, lunedì 14 ottobre, Quetta, km 0.

..... e ci hanno offerto il pranzo, in quanto turisti. Questi pakistani hanno poco, ma lo condividono. :)

Bellissimo!!!!!!!!!! :D
 
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view post Posted on 14/10/2013, 15:41
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CITAZIONE (Todd il Guru @ 14/10/2013, 14:40) 
ma puoi girare per la città da solo o devi restare in albergo?

Potrei, ma è meglio evitare ;)

CITAZIONE (daky @ 14/10/2013, 14:38) 
una curiosità, com'è il tratto di "terra di nessuno" tra le frontiere Iran/Pakistan ?

Sono appena 5 metri tra i due cancelli.

CITAZIONE (boxergs @ 14/10/2013, 15:02) 
ti hanno offerto il pranzo....non voglio neanche pensare ad un parallelo con gli uffici Italiani....vero e' che un turista e ' cosa rara li...il belga col transalp dov'e' diretto?

Filippine.
 
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view post Posted on 14/10/2013, 15:42
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Grazie per lo sforzo di cercare di tenere un report giornaliero e per le foto, sempre più esotiche e più belle.
E' una bellissima avventura, e si vede: quanto sembra futile parlare di viaggi più o meno veloci dietro una tastiera.
Se uno parte, è comunque dentro (al viaggio) fino al collo.

Non oso immaginare i pensieri che possono attraversare la mente quando si è immersi nel buio totale -ed i fari illuminano solo i metri davanti-
in una zona non proprio sicura.
 
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view post Posted on 14/10/2013, 15:46
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CITAZIONE (Edi§Orioli @ 14/10/2013, 15:59) 
Scusa MARCELLO, non ho ben capito: (oramai) ti toccherà stare una settimana ("fermo") in Nepal ?!

Ma io non credo che arriverò in Nepal all'inizio della settimana e comunque userò iquei giorni per preparare la cassa, che dovrà essere costruita su misura. E ovviamente farò qualche giro, soprattutto in moto.

CITAZIONE (MassimoP_VR @ 14/10/2013, 16:42) 
Grazie per lo sforzo di cercare di tenere un report giornaliero e per le foto, sempre più esotiche e più belle.
E' una bellissima avventura, e si vede: quanto sembra futile parlare di viaggi più o meno veloci dietro una tastiera.
Se uno parte, è comunque dentro (al viaggio) fino al collo.

Non oso immaginare i pensieri che possono attraversare la mente quando si è immersi nel buio totale -ed i fari illuminano solo i metri davanti-
in una zona non proprio sicura.

Per la cronaca, una delle due lampade del mio faro si è fulminata proprio ieri sera, su quella strada. Ma io quasi non me ne sono accorto, perché anni fa ho modificato il faro della mia moto e ora si accendono due lampade contemporaneamente, quindi anche se se ne fulmina una, cambia poco. Una sicurezza in più, soprattutto in certi viaggi.
Oggi pomeriggio ho sostituito la lampadina fulminata.
 
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3913 replies since 1/10/2013, 21:51   214451 views
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