Giorno 79, venerdì 20 dicembre, da Boujdour a Tiznit, km 731, totale 29.619Parto con un quarto d'ora di ritardo, perché il negoziante non è puntuale alle 7.30 ad aprire il deposito dove ho parcheggiato la moto. Poco male, non credo che cambierà molto.
Tiro fuori la moto da lì.
Un'ultima foto a Boujdour, col suo porto sullo sfondo. Città moderna, anche piuttosto ordinata e che si presenta bene; credo sia la terza città del Sahara occidentale, dopo El Aiun e Dakla, ma anche un perfetto esempio di colonizzazione del Marocco, che cerca di creare uno stato di fatto che renda impossibile qualsiasi ipotesi di futura autodeterminazione e indipendenza, colonizzando questa terra con marocchini "importati" da altre regioni: non siamo noi europei ad avere l'esclusiva della colonizzazione.
Il sole è già sorto quando esco da Boujdour.
Temperatura 16°. Ormai il caldo del sud è un ricordo. Per tutta la giornata non sarò più in maniche corte.
Il deserto mi sembra meno bello che a sud; più sassi e meno sabbia.
Ma la sabbia c'è ancora, eccome, tant'è che spesso ho problemi con la strada coperta dalla sabbia, a causa del forte vento laterale.
Questo è un tratto presso El Aiun (Layunne), l'unico a doppia carreggiata: perfino qui la sabbia crea problemi e si sparge per tutta la sede stradale.
El Aiun
e il suo uadi (fiume), l'unico posto dove abbia visto dell'acqua nel Sahara occidentale.
Il vento mi tormenta per quasi tutta la giornata. Sia nei tratti lungo costa (i peggiori, quando soffia violento dall'oceano, parzialmente contrario e di lato, che in quelli interni, dove, quando io mi dirigo verso est, lo prendo proprio da sinistra, costringendomi quindi ad avanzare per ore con la moto piegata.
Oltre a questo, ho la sabbia egli occhi. Mi fermo per prendere fiato e ne approfitto per mangiare.
Riprendo.
In certi punti devo rallentare molto, altrimenti rischio di "volare".
Il mare è sempre agitato. Diversi porti pescherecci.
Diverse moto a 3 ruote per il trasporto merci.
Un po' di montagne (si superano i 1.000 m).
e arrivo a Tiznit. Mi fermo qui, tanto non sono lontano dalla meta originaria (Agadir), ma ormai il sole è tramontato, meglio non continuare al buio, visto che qui le luci dei veicoli sembrano un optional.
Domani vedrò lo stretto di Gibilterra?
Devo anche trovare il tempo (e il modo) di cambiare l'olio, possibilmente domani, che saranno 10.000 km dal cambio olio dell'Australia (dopodomani è domenica, quindi sarà difficile trovare l'olio in Spagna).