Giorno 76, martedì 17 dicembre, da Mekhè a Nouakhott, km 406, totale km 27.709Nota tecnica: è tardi, devo dormire e domani parto alle 7.30. Quindi solo report stringato, per il resto faccio riferimento ai post precedenti o successivi.
Frontiera di Djama, tra Senegal e Mauritania.
Passaggio abbastanza veloce (circa un'ora). Ora la dogana senegalese ha un adesivo in più.
Sulla diga di Djema.
Gli 80 km di pista (appena entrati in Mauritania) all'inizio non sono male. Il problema non è tanto la sabbia (qui poca), ma i profondi solchi scavati dall'acqua piovana e del fiume Senegal, a volte vere voragini. sulla Gold Wing, se si prendono male (o anche solo se si prendono), si finisce a terra violentemente e si rischia anche di farsi male o di rompere qualcosa. Per fortuna non cado.
La strada attraversa un parco nazionale (si paga pure) e il delta del fiume Senegal. Spesso toullì onduleèè e quindi vibrazioni fortissime (no riesco con la Gold Wing ad andare abbastanza veloce daa ridurle).
Ma i problemi più grossi li danno sempre questi.
Accampamento di pescatori (a parte loro, la zona è deserta).
Fagocero.
Le dune si fanno sempre più alte e lascio la pista lungo il fiune Senegal per dirigermi a nord, verso la strada principale: i punti gps che ho coincidono.
Sono passati circa 50 km, quindi ne mancano appena 30, credo che ormai sia fatta.
Errore! Qui comincia il peggio. Vedo la nuova strada in costruzione accanto, ma, a parte 2 o 3 km che posso percorrerne (sterrati), è sbarrta, quindi mi tocca la vecchia pista.
E da qui la sabbia è molta, troppa!
Dopo l'ennesima deviazione non resisto più. Vedo che lo sbarramento della strada in costruzione è superabile e la prendo.
Errore! Non prendere una strada in costruzione se non sai cosa c'è dopo!
Infatti dopo un paio di km c'è... uno sbarramento più alto!
Riesco a passare, con qualche difficoltà, sperando sia l'ultimo, ma sento la ruota posteriore slittare pericolosamente sulla sabbia.
Ma non è l'ultimo: dopo altri km, eccone un altro, stavolta insuperabile!
Mancherebbe solo 20 km alla strada principale, ma devo tornare indietro.
E qui accade. quando arrivo al secondo sbarramento, stavolta non riesco a passare e la moto resta bloccata, talmente insabbiata che resta in piedi da sola.
E così ora mi trovo in una strada chiusa, dove non passa nessuno, con la moto irrimediabilmente bloccata.
Rifaccio a piedi la strada fino al primo sbarramento (20 minuti), chiedo aiuto a un cambio e con loro (3 persone) torno al secondo sbarramento, dove liberiamo la moto scavando la sabbia e... spigendo. Mancia di 3 euro a testa.
Trono sulla vecchia strada, schivando i cammelli.
La strada sarebbe anche bella, se non fosse che la sabbia non è solo dove è p bell, sulle dune, ma anche e tanta sulla strada!
A un certo punto non ce la faccio più e, in un tratto in salita particolarmente ripido e con sabbia troppo profonda, perdo il controllo della moto e cado a destra.
Ci sono dei lavori lì vicino e chiedo aiuto.
Due ragazzi mi aiutano a risollevarla, ma la salita è ripida e, dopo meno di 10 metri, ricado, sempre a destra. Stavolta ci vogliono 3 persone per aiutarmi. Per fortuna le mance sono basse.
Continuo e non cado più. solo negli ultimi 10 km posso prendere la nuova strada e arrivare alla via principale (che proviene da Rosso).
Mi fermo al primo "bar" per dissetarmi, ma non ha un granchè.
Arrivo a Noukhtott al tramonto. La città fa letteralmente schifo: niente illuminazione pubblica, sembra un grande accampamento disordinaato (di oltre un miline di abitanti), con le vie principali misto asfalto e sabbia e le molte secondarie solo sabbia. Traffico caotico, attrattive zero.
Trovo un buon albergo (il primo che avevo segnato non c'era).