Il Forum dei Motoviaggiatori

GIRO DEL MONDO in diretta - Round The World

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Dragokappa
view post Posted on 15/12/2013, 18:32




CITAZIONE (zivas @ 15/12/2013, 09:00) 
Comunque la risposta sull'Italia che è il paese più bello non mi soddisfa; molti ritengono casa propria il posto più bello del mondo, ma la domanda era relativa al posto più bello del viaggio :)
Secondo me ancora fai fatica ad individuarlo perchè hai visto troppe cose in relativamente pochi giorni, e hai bisogno di rielaborare mentalmente quale sarà quello che eleggerai il posto più bello del viaggio.

Forse ti sfugge che il viaggio è iniziato in Italia e qui avrà la sua naturale conclusione, quindi è parte integrante dello stesso.

Condivido il pensiero di Marcello: il paese più bello è l'Italia così come la sua popolazione.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 18:48
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CITAZIONE (Dragokappa @ 15/12/2013, 18:32) 
CITAZIONE (zivas @ 15/12/2013, 09:00) 
Comunque la risposta sull'Italia che è il paese più bello non mi soddisfa; molti ritengono casa propria il posto più bello del mondo, ma la domanda era relativa al posto più bello del viaggio :)
Secondo me ancora fai fatica ad individuarlo perchè hai visto troppe cose in relativamente pochi giorni, e hai bisogno di rielaborare mentalmente quale sarà quello che eleggerai il posto più bello del viaggio.

Forse ti sfugge che il viaggio è iniziato in Italia e qui avrà la sua naturale conclusione, quindi è parte integrante dello stesso.
...

Mi hai preceduto: ;) ho attraversato (o attraverserò) 24 Stati in questo viaggio, nessuno di questi (né degli 80 che ho visitato in moto) lo considero più bello dell'Italia. :)
 
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view post Posted on 15/12/2013, 18:57
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e degli ottanta stati che avrai visitato in tutto, nessuno proprio arriva almeno quasi al pari con la nostra italia?
 
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view post Posted on 15/12/2013, 19:43
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Giorno 74, domenica 15 dicembre, Dakar (Ile de Goreè), km 0, totale km 27.143

Archiviata la malattia, cerco di sfruttare al meglio l'ultima giornata prima di riprendere la moto (spero) domani pomeriggio.
Colazione, appuntamento col taxi alle 8.30, pochissimo traffico (oggi è domenica) e arrivo subito nel porto di Dakar, all'imbarco per l'Ile de Goreè. Tanto presto, che quasi prendo il traghetto delle 9 (avevo programmato quello delle 10), ma... lo perdo per pochi minuti. Poco male, tanto alcuni musei alle 10 sono ancora chiusi sull'isola e poi oggi non fa tanto caldo.
Nell'attesa del traghetto per le 10, faccio un breve giro per Dakar, cominciando a visitarla (fino alla vicina Piazza dell'Indipendenza). Per ordine, le foto di Dakar città saranno riportate tutte insieme, dopo la visita all'Ile de Goreè.
Cenni storici sull'Ile de Goreè.
Rispetto a quanto detto nel link qui sopra, preciso che probabilmente da Goreè partirono solo una piccola parte del 20 milioni di schiavi portati via dall'Africa e la famosa porta sul mare probabilmente non fu utilizzato per caricarli sulla navi, a causa degli scogli vicini: le navi utilizzavano il vicino molto. Questo ovviamente non toglie nulla all'importanza dell'Ile de Goreè, anche come simbolo.
La traversata del traghetto è breve. Ben presto si vede, nella foschia, il profilo dell'isola.
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Arriviamo all'isola da nord, vicino quindi al forte d'Estrees, costruito dai francesi nel 1850.
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Dopo lo sbarco nel piccolo porto,
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evitati gli insistenti venditori che affollano la piazza,
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mi dirigo vero sud.
L'isola è piccolissima, quindi basta percorrere poche centinaia di metri. Strade in terra o sabbia, nessun veicolo a motore (nemmeno bici, mi pare).
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C'è una gran calma, per sue strette vie. Quasi nessun grido o rumore (cosa rara in Senegal); bei edifici coloniali, bougainville rampicanti, balconi in ferro battuto), ma l'atmosfera che si respira non è quella di un luogo di vacanza, è la calma che porta a meditare sul passato.
Arrivo alla chiesa di San Carlo Borromeo (1830).
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E' in atto la messa domenicale (nell'isola c'è una forte minoranza di cattolici).
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Continuo, verso la mia meta più importante.
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Arrivo in breve alla Maison des Esclaves (Casa degli Schiavi).
E' una costruzione olandese del 1776, uno dei pochi edifici rimasti tra i tanti che i mercanti costruirono su quest'isola: vivevano o lavoravano al piano superiore, immagazzinavano le "merci" al piano inferiore.
Ma, tra queste "merci", c'erano uomini, tanti uomini.
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Superato l'ingresso e pagato il biglietto (meno di 1 €) , l'immagine che si presenta è una di quelle che restano nella mente, come il portone di Auschwitz:
una doppia scalinata arcuata, e in mezzo una porta aperta direttamente sull'oceano.
quelle due scalinate curve mi sembrano due braccia che ti vogliono afferrare, per portarti nelle sue segrete, o spingerti direttamente, attraverso quella porta, verso il mare e la schiavitù o la morte.
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continua...
 
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toscanoIGT
view post Posted on 15/12/2013, 20:13




Contento che la malattia sia terminata .
l'ultima foto che hai messo , fa riflettere ..in quel mare ...migliaia di "merci" ci hanno transitato ...
o.t. : malgrado tutto , abbiamo un paese da amare , malgrado tutto .
 
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view post Posted on 15/12/2013, 20:19
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A me lascia sbigottito questa foto (come dire: tu bianco - di sopra; tu nero e schiavo - di sotto; tu nero e inutile - a mare):

 
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view post Posted on 15/12/2013, 20:24
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... continua

Comincio la visita dal piano terra, quello dove i mercanti tenevano la "merce".
Qui erano le varie celle dove erano richiusi gli schiavi, in attesa di essere imbarcati.
Uomini (le scritte sopra l'ingresso identificano le varie categorie: "HOMMES", ...),
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bambini,
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giovani donne,
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inadatti temporanei,
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cella dei recalcitranti
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donne,
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grande cella dei recalcitranti.
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E poi quella porta, terribile, aperta verso il mare.
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Al piano superiore, c'è un museo che illustra la storia della schiavitù.
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comprese le disumane condizioni in cui gli schivi erano trasportati sulle navi negriere (dove infatti morivano in abbondanza).
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Mi affaccio guardando verso l'ingresso: la guida sta spiegando (in francese) ai turisti.
Non comprendo le parole, se non a tratti, ma vedo l'emozione del discorso... e un lungo applauso si alza dagli ascoltatori quando la guida finisce.
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L'oceano, visto dalla Casa degli Schiavi (piano superiore).
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La visita è finita.
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Mi chiedo come possa l'uomo essere giunto a questo. Negare la stessa umanità ai suoi simili, trattarli come cose. Perché? Desiderio di guadagno? Malvagità senza limite, crudeltà, stupidità, ignoranza?

Riprendo la strada attraverso le vie di Goreè, passando davanti alla statua che ricorda la liberazione dalla schiavitù.
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Arrivo al castello all'estremità meridionale dell'isola; è del XVII secolo, ma della struttura originaria non è rimasto molto. Nella seconda guerra mondiale sono stati aggiunti i grandi cannoni sulla cima.
Il percorso è pieno di (insistenti) venditori che espongono la loro merce.
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Panorama dell'isola dal castello.
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Percorro quindi l'intera isola da sud a nord (come detto prima, è piccolissima) e raggiungo il castello all'estremità nord, costruito dai francesinel 1850, il Fort d'Estrees, sede del Museo Storico IFAN.
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Il cortile del castello.
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I cannoni.
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Il museo, nelle sale del castello.
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Nave negriera Aurora (1784).
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Ritorno quindi all'imbarco del traghetto. La visita è durata 2 ore.
All'arrivo del traghetto, i ragazzi del posto, in un gioco (pericoloso?), si tuffano in mare davanti alla pria della nave.
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La Maison des Esclaives vista dal mare.
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Quindi visito la città di Dakar...
continua...

Edited by Gold Wing - 15/12/2013, 21:33
 
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view post Posted on 15/12/2013, 20:55
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Bene sei guarito, ottimo report e speriamo che domani ti arrivi la moto...

In bocca al lupo Marcello! ;)
 
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view post Posted on 15/12/2013, 20:59
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CITAZIONE (Gold Wing @ 15/12/2013, 20:24) 
Mi chiedo come possa l'uomo essere giunto a questo. Negare la stessa umanità ai suoi simili, trattarli come cose. Perché? Desiderio di guadagno? Malvagità senza limite, crudeltà, stupidità, ignoranza?

Impossiblile darsi una risposta. Forse tutte le cose insieme. Ma è veramente difficile accettare che l'uomo (e non pochi individi pazzi) in diverse occasioni storiche ha dimostrato una ferocia che non trova confronti nel mondo animale..
 
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max1954
view post Posted on 15/12/2013, 21:37




Grazie per le belle immagini che continui a farci vedere.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 22:12
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Sbarcato dall'isola, visito Dakar.
Non c' è molto da vedere.
Innanzitutto una cosa che nelle foto non si vede, ma si può intuire dalla spazzatura e "altro" presente ovunque: la puzza! In qualunque strada di Dakar si passeggi, è difficile che non sentiate un continuo, persistente, nauseante odore di fogna. :wacko:
Certo, il caldo presente tutto l'anno non aiuta, ma in questa stagione fa meno caldo che in Italia ad agosto, eppure mai ho sentito in vita mia una simile puzza, nemmeno in India.
Le condizioni delle strade (oltre alla citata sporcizia e alla puzza), sono inoltre pessime riguardo i marciapiedi; e non mi riferisco a strade periferiche, ma anche zone centralissime, come Piazza Indipendenza e a pochi metri dal Palazzo Presidenziale!
Una città che andrebbe rivoltata come un calzino. Ma una città dove vivono (e non le invidio certo), oltre 2 milioni di persone.
In porto, una nave italiana, la Jolly Marrone, di Napoli.
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Una tipica strada di Dakar.
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La stazione, in disuso.
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Il municipio.
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Place de l'Independence (Piazza dell'Indipendenza), il centro della città.
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e i due edifici principali che vi si affacciano: la Camera di Commercio
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e la Governance (credo l'ex Palazzo del Governatore, ora Prefettura).
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Tentativo di scippo/furto.
Si avvicina uno dei soliti venditori, alla mia destra (mentre cammino in centro). Sono un po' sovrappensiero e non ci faccio caso. Primo errore: non abbassare mai la guardia.
Si avvicina un altro, anche lui cerca di convincermi di comprare una maglietta, ma per far questo si mette alla mia sinistra. Sul momento non ci faccio caso. Secondo errore: fare sempre attenzione quando due ti mettono "in mezzo".
Il secondo si fa insistente e comincia a tirarmi la maglietta e i pantaloncini, dicendo che i miei vestiti sono roba buona. Terzo errore: tardo a reagire.
Si perchè, il trucco è quello: distrarre la vittima, metterla in mezzo in modo che non possa guardare da entrambi lati e... fregargli qualcosa.
Ho già commesso 3 errori, ma non ne commetto un quarto: improvvisamente mi rendo conto della situazione, metto la mano destra al borsello, con la sinistra allontano decisamente il tizio e cambia rotta a 90°. Loro restano dietro e io mi allontano a passo veloce.
Controllo il borsello. Quando giro in tenuta non da moto (quasi mai :D ) ho il problema di dove mettere i "valori": uso un borsello, con più tasche. Il sistema di sgancio resta protetto parzialmente sotto la maglietta, ma le zip si possono aprire facilmente; per evitarlo, nelle situazioni più a rischio metto un piccolo lucchetto a combinazione a chiudere la zip della tasca dove tengo i valori. Ovviamente le tasche che devo aprire spesso (cartine, fazzoletti, ecc...) restano con le zip senza lucchetto.
Quando controllo il borsello noto che una tasca (non quella dei valori ovviamente) è aperta. Sono sicuro di averla chiusa prima. Controllo il contenuto (non di valore) e manca solo una cosa: un piccolo portablglietti da visita pieno di... biglietti da visita. Mi dispiace per il portabiglietti (in pelle, carino, anche se non di valore), ma tutto qui.
In queste ore c'è un ladro a Dakar, molto incaz###ato, che credevo di aver fatto un bel colpo con un luccicante portaoggetti in pelle nero che sembrava un piccolo portafoglio pieno di chissà cosa e ora si trova un sacco di foglietti (fatti artigianalmente al pc, non in tipografia ;) ) con una strana scritta MOTOVIAGGIATORE! :D
Credevi di avermi fregato? :angry: :D

Ricordate: attenzione in certi posti e non abbassate mai la guardia: loro in questo sono più bravi di voi, vi fregano senza che ve ne accorgiate: è il loro lavoro!

Continuo la visita, un po' arrabbiato un po' divertito. :rolleyes:

Il mercato Kermel, una graziosa costruzione circolare, costruita originariamente nel 1860.
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Il sontuoso palazzo presidenziale. Chissà perché, ma, anche in paesi poveri, i palazzi del potere sono ricchi. :rolleyes:
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Con guardia in alta uniforme.
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La cattedrale, degli anni 20.
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Il Parlamento.
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La visita è finita: mi basta alzare una mano e un taxi si ferma in pochi secondi. 5.000 CFA dopo sono in albergo.
continua...
 
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view post Posted on 15/12/2013, 22:49
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... continua

La visita sì, ma la giornata non è finita!
Volete che salti la cena? Certo che no!
Anche perché, finalmente, sono guarito e mi va di girare un po' per cercare qualcosa di meglio.
Infatti, proprio a pochi metri, trovo un ristorante (Brazzerade, lo stesso nome della rete wifi del ristorante precedente, il che genera una certa confusione) dove mangio una grigliata FAVOLOSA. :)
Il cameriere mi porta direttamente a tavola il fuoco acceso e la cane cruda (e il condimento) e in pochi minuti mi cucino da solo e mangio una carne ottima! :)
Maurilio... ciaooooooo! :D
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Devo rimettermi in forze! :) :D
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Prendete nota del nome: ne vale la pena. Appena 8.500 CFA per un piatto di carne così.

Adesso sì che posso andare a dormire. :)
 
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AquilasolitariaAquilasolitaria
view post Posted on 15/12/2013, 22:54




.................grazie .......a domani .....finalmente in moto ........lampssssssssss
 
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giannitr
view post Posted on 15/12/2013, 23:15




Bravo Marcello......condivido la suggestione di questi posti.....ricordo quando sono stato a visitate ivcampi di concentramento forti pensieri e scene terribili ti ritornano alla mente
 
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view post Posted on 15/12/2013, 23:53
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Intanto qui http://www.lhcargo.com/tracking.jsp?prefix...&Go_Button1.y=0 la moto sta salendo sull'aereo (a Sao Paulo) che la porterà a Dakar domani. :rolleyes:
 
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3913 replies since 1/10/2013, 21:51   214451 views
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