... continua
Sbarcato dall'isola, visito Dakar.
Non c' è molto da vedere.
Innanzitutto una cosa che nelle foto non si vede, ma si può intuire dalla spazzatura e "altro" presente ovunque: la puzza! In qualunque strada di Dakar si passeggi, è difficile che non sentiate un continuo, persistente, nauseante odore di fogna.
Certo, il caldo presente tutto l'anno non aiuta, ma in questa stagione fa meno caldo che in Italia ad agosto, eppure mai ho sentito in vita mia una simile puzza, nemmeno in India.
Le condizioni delle strade (oltre alla citata sporcizia e alla puzza), sono inoltre pessime riguardo i marciapiedi; e non mi riferisco a strade periferiche, ma anche zone centralissime, come Piazza Indipendenza e a pochi metri dal Palazzo Presidenziale!
Una città che andrebbe rivoltata come un calzino. Ma una città dove vivono (e non le invidio certo), oltre 2 milioni di persone.
In porto, una nave italiana, la Jolly Marrone, di Napoli.
Una tipica strada di Dakar.
La stazione, in disuso.
Il municipio.
Place de l'Independence (Piazza dell'Indipendenza), il centro della città.
e i due edifici principali che vi si affacciano: la Camera di Commercio
e la Governance (credo l'ex Palazzo del Governatore, ora Prefettura).
Tentativo di scippo/furto.Si avvicina uno dei soliti venditori, alla mia destra (mentre cammino in centro). Sono un po' sovrappensiero e non ci faccio caso. Primo errore: non abbassare mai la guardia.
Si avvicina un altro, anche lui cerca di convincermi di comprare una maglietta, ma per far questo si mette alla mia sinistra. Sul momento non ci faccio caso. Secondo errore: fare sempre attenzione quando due ti mettono "in mezzo".
Il secondo si fa insistente e comincia a tirarmi la maglietta e i pantaloncini, dicendo che i miei vestiti sono roba buona. Terzo errore: tardo a reagire.
Si perchè, il trucco è quello: distrarre la vittima, metterla in mezzo in modo che non possa guardare da entrambi lati e... fregargli qualcosa.
Ho già commesso 3 errori, ma non ne commetto un quarto: improvvisamente mi rendo conto della situazione, metto la mano destra al borsello, con la sinistra allontano decisamente il tizio e cambia rotta a 90°. Loro restano dietro e io mi allontano a passo veloce.
Controllo il borsello. Quando giro in tenuta non da moto (quasi mai
) ho il problema di dove mettere i "valori": uso un borsello, con più tasche. Il sistema di sgancio resta protetto parzialmente sotto la maglietta, ma le zip si possono aprire facilmente; per evitarlo, nelle situazioni più a rischio metto un piccolo lucchetto a combinazione a chiudere la zip della tasca dove tengo i valori. Ovviamente le tasche che devo aprire spesso (cartine, fazzoletti, ecc...) restano con le zip senza lucchetto.
Quando controllo il borsello noto che una tasca (non quella dei valori ovviamente) è aperta. Sono sicuro di averla chiusa prima. Controllo il contenuto (non di valore) e manca solo una cosa: un piccolo portablglietti da visita pieno di... biglietti da visita. Mi dispiace per il portabiglietti (in pelle, carino, anche se non di valore), ma tutto qui.
In queste ore c'è un ladro a Dakar, molto incaz###ato, che credevo di aver fatto un bel colpo con un luccicante portaoggetti in pelle nero che sembrava un piccolo portafoglio pieno di chissà cosa e ora si trova un sacco di foglietti (fatti artigianalmente al pc, non in tipografia
) con una strana scritta MOTOVIAGGIATORE!
Credevi di avermi fregato?
Ricordate: attenzione in certi posti e non abbassate mai la guardia: loro in questo sono più bravi di voi, vi fregano senza che ve ne accorgiate: è il loro lavoro!
Continuo la visita, un po' arrabbiato un po' divertito.
Il mercato Kermel, una graziosa costruzione circolare, costruita originariamente nel 1860.
Il sontuoso palazzo presidenziale. Chissà perché, ma, anche in paesi poveri, i palazzi del potere sono ricchi.
Con guardia in alta uniforme.
La cattedrale, degli anni 20.
Il Parlamento.
La visita è finita: mi basta alzare una mano e un taxi si ferma in pochi secondi. 5.000 CFA dopo sono in albergo.
continua...