Il Forum dei Motoviaggiatori

GIRO DEL MONDO in diretta - Round The World

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view post Posted on 1/12/2013, 12:46
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nà bella bisteccazza picanha,e una buona carpirigna...ricordati il corpo non deve mai soffrire.....
 
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view post Posted on 1/12/2013, 13:19
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A mio parere un viaggio cosi' impegnativo è una esperienza bellissima ma allo stesso tempo anche particolarmente stressante, almeno in alcune circostanze. Credo che sia dunque normale, anche per una persona particolarmente razionale come Marcello, avere un momento difficile psicologicamente. Sono anche convinto che gia' domani il momento "no" sara' passato.... quando gli zebedei dello spedizioniere saranno presi di mira da uno schiaccia sassi! :lol:

PS: a proposito di momento "no" ricordo nel report riguardante il viaggio in giappone la foto di Marcello scattata accanto alla Goldwing appena andata in pezzi dopo una caduta durante la quale se non ricordo male era finita pure nel fosso!. Beh... l'espressione era quasi sorridente!! Piu' self control di cosi'....
 
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view post Posted on 1/12/2013, 13:26
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CITAZIONE (walter52 @ 1/12/2013, 03:42) 
una piccola considerazione, ho notato che anche in brasile come altri stati del sud america, ma anche nel sud est asiatico, nelle citta si nota un groviglio di fili, di interconnessioni, di nodi elettrici in un caos indescrivibile, mi chiedo come fanno quando hanno un guasto? oltre ad essere esteticamente orrendo, sembra che tutto sia provvisorio, ma forse non è che siamo noi ad essere anormali ?

Questa cosa l'ho notata in Giappone, c'erano delle grosse matasse di cavi elettrici che correvano lungo i pali, spesso, soprattutto fuori Tokyo, anche di legno. Ricordo che nei cartoni animati che vedevo da piccolo c'era la stessa cosa.
 
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Setteisole
view post Posted on 1/12/2013, 13:56




A Rio è frequente,soprattutto nelle favelas,connettersi alla linea elettrica o alle tv via cavo o anche alla linea idrica in maniera diciamo "clandestina", per non pagare o pagare molto meno.
I carioca definiscono questa prassi come fare il "gato". ;)

Marcello per apprezzare l'anima carioca vai a mangiare qualcosa, e a bere uno "chopp" (birretta) in uno dei tanti "Botequim". Uno dei migliori,stando ai miei ricordi è questo:
Bracarense R.Jose Linhares 85 Leblon RJ oppure
Jobi Av.Ataulfo de Paiva 1166 Leblon RJ ;)
 
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view post Posted on 1/12/2013, 14:00
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mi unisco agli alrtri! forza Marcello!
 
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view post Posted on 1/12/2013, 15:18
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CITAZIONE (Setteisole @ 1/12/2013, 13:56) 
...
Marcello per apprezzare l'anima carioca vai a mangiare qualcosa, e a bere uno "chopp" (birretta) in uno dei tanti "Botequim". Uno dei migliori,stando ai miei ricordi è questo:
Bracarense R.Jose Linhares 85 Leblon RJ oppure
Jobi Av.Ataulfo de Paiva 1166 Leblon RJ ;)

Grazie, ma non bevo birra. ;)
Sono appena tornato da un giro per Rio in moto, nonostante la pioggia incessante.
 
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Setteisole
view post Posted on 1/12/2013, 15:33




Che impressione ti ha fatto Rio, è come pensavi?
 
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view post Posted on 1/12/2013, 15:52
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CITAZIONE (Setteisole @ 1/12/2013, 15:33) 
Che impressione ti ha fatto Rio, è come pensavi?

Non mi piace. Seguirà report.
 
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view post Posted on 1/12/2013, 16:35

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Continuo a seguirti anche dalla Francia. Spettacolare la zona delle cascate, che non conoscevo. Bellissime, come sempre le foto accompagnate dal tuo commento.
Fra qualche giorno passerai da qui, non penso di restare ancora tanto, ma se sarò ancora ad Antibes ti saluteri volentieri per darti il bentornato.
 
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view post Posted on 1/12/2013, 17:42
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Intanto ho trovato un altro albergo, centrale come il primo, ma a metà prezzo: circa € 68 invece di 140. :)
Nel pomeriggio scrivo i report di ieri e oggi.
 
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AquilasolitariaAquilasolitaria
view post Posted on 1/12/2013, 19:25




.....volevo proprio dirti, stamattina, di andare a farti un giro in moto....ma so che non hai bisogno di consigli....e mi sono astenuto.
Aspettando come sempre le tue foto e le tue info .......un lamp ........aquilasolitaria.-
 
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boxergs
view post Posted on 1/12/2013, 19:44




Marcello forse ti fa' piacere sapere che qui siamo quasi a 0°C....ciaoooo
 
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view post Posted on 1/12/2013, 20:51
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Giorno 59, sabato 30 novembre, da Itanhaem a Rio de Janeiro, km 604, totale km 27.079

Parto dal comodo albergo di questa località balneare (aveva anche la piscina, ma non c'è stato il tempo di approfittarne)
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e mi dirigo lungo la costa, verso est/nord-est, e verso Rio.
Ho scelto di fare la strada costiera perchè panoramica, passando accanto a una costa frastagliata, e anche da due località interessanti, ma la giornata è piovosa.
L'autostrada dura solo pochi km, fino a Santos (il porto della vicina Sao Paulo, nonché la città della squadra di Pelè), in questo tratto però, a differenza delle altre autostrade brasiliane che ho percorso, le moto non pagano.
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Paesaggio tropicale, strada tortuosa, ogni tanto la pioggia dà una breve tregua.
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Incrocio qualche motociclista brasiliano.
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Quello che dà proprio fastidio (oltre la pioggia, ma per quella non me la posso prendere con nessuno) sono i dossi rallentatori! Per fortuna generalmente sono segnalati (vedi foto precedente), ma sono proprio pericolosi; alti, impossibile da evitare, provocano fastidiosi (e anche pericolosi) sobbalzi, pur prendendoli a velocità moderata. E inoltre servono a poco, perché, tutto concentrato su dove sono i dossi e come ridurne l'effetto sulla moto, ci sono più possibilità che investa un pedone sulle strisce. Inoltre il rallentare bruscamente in corrispondenza dei dossi, porta ad andare più veloce tra un dosso e l'altro.
Considero chi progetta e decide questi dossi un vero criminale o, nella migliore delle ipotesi, un idiota: se lo scopo è rallentare i veicoli, tanto vale mettere i chiodi!
L'unico aspetto positivo di questi dossi, è che sono ottimi per superare il veicoli che precede, perché io rallento meno e più tardi, quindi supero "al volo" chi mi è davanti.
Isola di Sao Sebastiao, di fronte all'omonima località.
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Si susseguono località balneari e spiagge, di fronte a numerose isole.
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Arrivo a Ubatuba, una delle località più rinomate della costa.
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Un pittore espone le sue opere.
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Alcune spiagge di Ubatuba.
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La località non mi fa una buona impressione: troppo turistica/balneare/vacanziera; inoltre molti locali chiusi a mezzogiorno e aprono solo la sera, tant'è che ho difficoltà a trovare da mangiare per pranzo.
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Però il posto è bello.
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Un'altra moto.
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Dopo Ubatuba la costa continua a presentare molte spiagge e isole, ed è sempre più frastagliata. Finisce lo Stato di Sao Paulo e comincia quello di Rio de Janeiro.
continua...
 
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view post Posted on 1/12/2013, 21:07
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Ma questo clima umido e piovoso è normale per il periodo?
 
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view post Posted on 1/12/2013, 21:25
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... continua

Dopo Ubatuba la costa continua a presentare molte spiagge e isole, ed è sempre più frastagliata. Finisce lo Stato di Sao Paulo e comincia quello di Rio de Janeiro.
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Arrivo a Paraty, secondo me la località più interessante della costa.
Quando alla fine del '600 fu scoperto l'oro nel Minais Gerais, Paraty divenne una tappa obbligata tra Rio de Janeiro e le miniere, essendo l'unico punto dal quale si poteva salire sulla scarpato della Serra do Mar. Quindi Paraty divenne un porto importante e furono costruite molti sontuosi palazzi. Ma, all'inizio del '700, fu costruita una nuova strada tra Rio e lo Stato di Minas Gerais, abbreviando di molto il percorso, e Paraty declinò. Solo nel 1960 fu completata questa litoranea che sto percorrendo, e Paraty quindi si aprì al turismo.
Il centro coloniale di Paraty è molto bello, essendosi conservato pressocché intatto; i palazzi presentano numerosi fregi multicolori, e finestre a graticcio, inoltre il centro è chiuso al traffico; in ogni caso non mi sarei mai avventurato su queste strade, che sono tutte lastricate di grosse pietre levigate e irregolari, molto caratteristici, ma estremamente pericolosi per le moto, soprattutto come la mia!
Parcheggio al confine del centro storico e faccio un giro a piedi.
La baia di Paraty,
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l'ingresso in città
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e il centro storico (a piedi).
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La chiesa di NS do Rosario, costruita nel 1725 dagli schiavi per poter assistere alla messa domenicale. Chiusa per restauri.
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Riprendo la moto e, con molte difficoltà, percorro i pochi metri di infida strada acciottolata fino al vicino asfalto.
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Ancora costa frastagliata.
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e paesaggi tropicali.
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Avevo dimenticato di dire che a Ubatuba ho passato il tropico del Capricorno (la terza volta in questa viaggio, dopo le due in Australia).
L'arrivo a Rio de Janeiro è da incubo: la pioggia è forte, il traffico intenso, le strade scivolose. A ciò si aggiungono i numerosi vincoli per entrare nella metropoli.
Noto una corsia più libera delle altre e la percorro per diversi km, prima di accorgermi che è riservata a non so chi. Considero la mia una questione di sicurezza e continuo a percorrerla fino a che qualcuno (un taxi) non mi lampeggia da dietro e quel punto considero più sicuro... togliermi di mezzo. :rolleyes: :D
Arrivo in centro, individuo la zone dell'ufficio dello spedizioniere e mi fermo al primo albergo vicino (anzi al secondo: il primo era pieno).
Molto stanco: speriamo che la pioggia la finisca.
 
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