Il Forum dei Motoviaggiatori

Routes des grand alpes anche per me

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stac
view post Posted on 9/8/2013, 17:46




Percorso

Foto

Per il momento non ho voglia di scrivere tanto....
Ho deciso di farla da nord a sud, ma volevo vedere il Gran San Bernardo e non avevo voglia di trastullarmi molto in CH, grazie a quello che si legge in giro, sulle attenzioni riservate agli italici biker.
Così mi son perso il lago ed il primo colle.
Bei posti, sempre che piaccia la montagna, però mi dispiace per i cugini, ma la bellezza delle dolomiti, dell'Alto Adige e del Tirolo è superiore.
Strade buone, a volte però qualche parapetto in più non ci starebbe male. Limiti di velocità correttissimi, gendarmi praticamente assenti....ne ho visto uno fermo e sono stato sorpassato da due flic con delle FJR.
Gli ultimi colli sembrano quasi dei passi appenninici.
L'ospitalità la simpatia ed i costi del pernottamento peggiorano andando verso l'equatore.
L'arrivo sulla costa è traumatico....
Sarà pure agosto, ma dalle 18 ho girato fino alle 22, prima di trovare una camera, in riviera.
A Monaco è possibile girare sul percorso del circuito.
Il Garmin non è chiarissimo nello stretto....

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view post Posted on 9/8/2013, 19:30
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sono posti sempre belli Stac..
 
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toscanoIGT
view post Posted on 9/8/2013, 21:38




Anch'io ho il mio route ..ma le "alpi" son quelle di casa mia ...Poti , Luna , Catenaia... :D , divertiti...
 
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stac
view post Posted on 27/8/2013, 09:43




Qualcosa ho buttato giù, più che altro per non dimenticare.

E' arrivata anche per me l'ora di andare a vedere questa famosa Routes des gand alpes.
La farò da nord a sud, perchè in questo modo, volendo, ci potrei pure abbinare le gole del Verdon.
Mi dovrò fare un bel pezzo di autostrada, fino alla Val d'Aosta, poi ho deciso che salirò al Gran San Bernardo e da lì andrò ad intercettare il tragitto classico della Routes, senza passare da Thonon Les Bains.

DSC02443

Meno tempo trascorro nella confederazione elvetica e meglio è. Pare siano abbastanza ostili verso i motociclisti italiani.
Bello il passo, soprattutto il versante italiano. Buone le strade elvetiche, ottimi i panorami. Vado per Martigny, rientro in Francia, passo Chamonix, dirigo verso Cluses, facendo pure un tratto di autostrada francese e da qui inizio la mia routes con la salita per il col de la Colombière. La strada non è molto larga, sale passando dentro un bosco, senza essere particolarmente divertente e nemmeno paesaggisticamente molto interessante, se non negli ultimi Km. Arrivo con un po' di stupore al passo. Tutto qui? Uno a caso dei tanti passi del mio appennino è più interessante. Breve sosta e si scende. Si incontrano diversi centri abitati, immersi nel verde, le case sono bianche con finiture in legno, come nelle nostre alpi orientali. Seguendo il gps e confortato dai cartelli che indicano "Routes des grand alpes" inizio la salita al col des Aravis. In cima i soliti negozi di souvenirs, mi stupiscono le tante pelli di mucca in esposizione. Qualche Km dopo attraversando il paesino di La Giettaz vedo un alberghetto, (Hotel Flor'alpes), mi fermo e non faccio in tempo a scendere dalla moto che un simpatico signore, il proprietario, mi si fa sotto e mi chiede se ho bisogno di una camera. Non è semplice comunicare con i francesi. Mi pare che con di inglese ne sanno meno di me. Ci capiamo comunque su prezzo, colazione e sul fatto che gentilmente mi offre il garage per mettere al riparo la moto. La camera è bruttina, ma in fondo devo solo dormirci e poi c'è il bagno con doccia e pure il WiFi.
Per cena devo finire i panini e gli affettati che ho comprato la mattina in Italia. Non è giusto buttarli, anche se avendoli mangiati pure a pranzo, non è che mi vadano proprio.
Faccio due passi, ma l'abitato è piccolissimo, mi rilasso in giardino e poi a letto.
Colazione europea, succo d'arancia, caffè...lunghissimo, pane burro e marmellata.....
In poco tempo carico la moto, a proposito ottime le borse interne BMW GS Emotion, e si parte. L'aria è frizzante, il cielo terso ed allegramente arrivo al col des Saisies. Qui un paio di motociclisti elvetici si offrono di farmi una foto. La cosa simpatica è che ci incontreremo diverse volte fino alla fine della rdga. Proseguendo un bel lago si apre di fronte a me. E' il bacino artificiale lac de Roselend. Si risale e ciò che vedo mi piace di più, passo Pian de la laie, Cormet de Roselend e scendo verso Bourg Saint Maurice.

DSC02481

Mi aspetta la val d'Isère, anche qui una diga, ma i palazzoni che vedo non si addicono ad ambienti alpini. Il suo culmine è il col de l'Iseran. Un po' l'altitudine, un po' il cielo velato, ma fa parecchio fresco.
Bella la discesa, paesaggi da over 2000. Un certo languorino mi fa fermare in una specie di bar pasticceria. Pranzo con 4 magnifiche croissant, come solo i francesi sanno fare, dolci il giusto.
A "pancia piena" riparto, il meteo minaccia pioggia e poco dopo aver visto un forte asseragliato sul costone di una montagna, (Fort Marie Therese), mi fermo perchè ha effettivamente iniziato a piovere. Dovrebbe essere una nuvola di passaggio ed aspetto ad impermeabilizzarmi, completamente al riparo. Fortunatamente ci ho indovinato e dopo nemmeno 5 minuti son di nuovo in strada.
Tanti i ciclisti su per i passi, molti addirittura con bici elettriche.
Ora tocca a dei nomi che spesso risuonano alla grand boucle: il col du Telegraphe, il Galibier e l'Izoard. Paesaggi aspri, segnati dal sole dal vento e dal gelo.

DSC02526

E' ormai sera, sembra stia quasi per piovere, mi fermo poco prima di Vars in un Logis, l'hotel Le Vallon. Non è caro, posso mettere la moto al coperto e c'è pure il ristorante.
Per cena mangio una abbondantissima porzione di ravioli alla qualche cosa, del salmone e un pezzo di crostata. Un po di internet e poi cado tra le braccia di morfeo.
Solita ottima colazione e si parte. Il tempo non è dei migliori. Passo Vars e l'omonimo colle è subito dopo.
Punto verso Barcelonnette, ma prima c'è un'importante deviazione, ovvero quello che i francesi credono sia la strada asfaltata più alta d'Europa, il col de la Bonette, ma che con i suoi 2802 m, sta sotto i 2829 dell'Otztaler. Paesaggio sempre brullo, salendo si abbassa la temperatura, anche a causa del vento. Vegetazione inesistente, panorami interessanti, da vetta.

DSC02567

lamapix_4906130

Scendo ripercorrendo la strada che mi ha portato in cima, attraverso la carina Barcelonnette e prendo una stretta strada in una valle altrettanto angusta. Inizialmente si costeggia un fiume, solo verso il culmine il paesaggio prende sembianze alpine. E' il col de la Cayolle, molto selvaggio, una piacevole scoperta.
Prosegue il mio andare verso sud. Non mi sembra più di star sulle alpi, c'è più di appennino. Passano così il col de la Couillole ed il Col de Turini.
Vedo il blu del mare e in men che non si dica mi ritrovo sul lungo mare di Mentone. Inizio a cercar un posto per la notte. La risposta è sempre la stessa: "completo".
Passano le ore e non si trova nulla, entro in Italia e finalmente verso le 22 riesco a trovare una camera all'hotel Firenze di Ospedaletti.
La sveglia me la da un violento temporale. Me la prendo comoda, ma sono deciso a muovermi comunque. E' caldo e l'umidità è insopportabile. Improvvisamente si apre uno sprazzo d'azzurro, mi cavo gli strati impermeabili e vado verso Monaco. C'è parecchio traffico, persino in autostrada. Al piccolo principato ci si arriva dall'alto.

DSC02599

Arrivo in zona tunnel, entro, percorro la curva, esco, arrivo alla zona della chicane, costeggio il molo, curva del tabaccaio, chicane delle piscine, rascasse, Antony Noghes, rettilineo, traguardo, curva ad angolo retto: Saint Devote, rettilineo in salita: Beau Rivage, curva a sinistra: Massenet, controcurva a destra del Casinò, Mirabeau, Loews, Mirabeau basso, curva del portiere e di nuovo tunnel....
Quel che dovevo vedere l'ho visto, si rientra. Bei posti, sempre che piaccia la montagna, però mi dispiace per i cugini, ma la bellezza delle dolomiti, dell'Alto Adige e del Tirolo è superiore.
Strade buone, a volte però qualche parapetto in più non ci starebbe male. Limiti di velocità correttissimi, gendarmi praticamente assenti....ne ho visto uno fermo e sono stato sorpassato da due flic con delle FJR.
Gli ultimi colli sembrano quasi dei passi appenninici.
L'ospitalità la simpatia ed i costi del pernottamento peggiorano andando verso l'equatore.
L'arrivo sulla costa è traumatico....
La maleducazione dei ciclisti non c'è solo in Italia.....arrivati sul passo fate pure le vostre foto ai cippi, ma poi, per favore, fatevi da parte e portate con voi pure le vostre biciclette...a me di fotografarle non frega niente.
Sarà pure agosto, ma dalle 18 ho girato fino alle 22, prima di trovare una camera, in riviera.
A Monaco è possibile girare sul percorso del circuito.
rgda percorso
Il link a tutte le foto è nel primo messaggio.

Edited by stac - 27/8/2013, 13:50
 
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view post Posted on 27/8/2013, 10:47
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Belle le foto e i posti
 
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view post Posted on 27/8/2013, 12:27
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Non mi si apre il link del circuito di Monaco.
Belle strade, prima o poi dovrò fare i pezzi che mi mancano; interessanti le tue riflessioni. Le foto danno una valida idea dei posti.
Ho visto che hai usato la Nordkapp: come ti sei trovato?
 
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stac
view post Posted on 27/8/2013, 13:02




Corretto il link. Il percorso comprende tutto il giro, ingrandendo però, si vede bene il circuito.
Con la Nordkapp mi son trovato bene. E' ottima quando il caldo è molto intenso. Purtroppo in un percorso del genere si passa continuamente da fondo valle, con più di 30° ad oltre 2000 m, con punte vicine ai 3000 m, in cui la temperatura può anche essere inferiore ai 10°. Alcune volte mi son fermato per indossare lo strato esterno impermeabile, diciamo che sotto i 22-23° il traforato non mi basta più.
Alcune cerniere, forse sono un po' delicate. Le tasche sono eccellenti ben disposte e accessibili.
L'impermeabilità della parte superiore è ok, mentre a livello del pantalone ho sentito dell'umido in zona cavallo.
L'imbottitura sotto il sedere poteva pure non esserci.
Le protezioni sono comodissime e per nulla invadenti, il tessuto però non credo sia protettivo.
 
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view post Posted on 27/8/2013, 13:33
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CITAZIONE (stac @ 27/8/2013, 14:02) 
Corretto il link. Il percorso comprende tutto il giro, ingrandendo però, si vede bene il circuito.
Con la Nordkapp mi son trovato bene. E' ottima quando il caldo è molto intenso. Purtroppo in un percorso del genere si passa continuamente da fondo valle, con più di 30° ad oltre 2000 m, con punte vicine ai 3000 m, in cui la temperatura può anche essere inferiore ai 10°. Alcune volte mi son fermato per indossare lo strato esterno impermeabile, diciamo che sotto i 22-23° il traforato non mi basta più.
Alcune cerniere, forse sono un po' delicate. Le tasche sono eccellenti ben disposte e accessibili.
L'impermeabilità della parte superiore è ok, mentre a livello del pantalone ho sentito dell'umido in zona cavallo.
L'imbottitura sotto il sedere poteva pure non esserci.
Le protezioni sono comodissime e per nulla invadenti, il tessuto però non credo sia protettivo.

Confermo tutte le tue impressioni, nel bene e nel male: proprio in questi giorni sto sostituendo la cerniera della tasca destra della giacca traforata, che non chiudeva più.
 
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