Il Forum dei Motoviaggiatori

Lucania Endurance, 1.000 km di curve in 12 ore

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view post Posted on 27/5/2013, 22:47
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Qui il topic dell'incontro: https://motoviaggiatori.forumcommunity.net/?t=54294930
In attesa di un report, ecco le tracce del mio percorso: km 848 in h 12.30:
versione gdb (per Mapsource)
versione gpx
versione kmz (per Google Earth)
versione per Google Maps

jpg

Edited by Gold Wing - 1/6/2013, 11:48
 
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view post Posted on 28/5/2013, 18:13
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Prima del report, copio dall'altro topic il riepilogo del giro (i dati sono tratti dal gps della moto).
Lecce (5.30) – Matera (7.30): km 176.4
Matera (8.01) – Matera (20.33): km 845,2 in h 12.32.
Matera (20.45) – Lecce (23): km 190,4 (il gps ha sbagliato strada, facendomi fare strade di campagna :D ).
Totale km 1.212 dalle 5.30 alle 23 (h 17.30).
Da Matera a Matera i km 845,2 in h 12.32 danno una media di 67,4 km/h, di cui h 11.25 in movimento (media km/h 74) e h 1.07 di soste. Velocità max km/h 170.
Dettaglio delle soste: 4 per benzina. Di domenica c’erano solo distributori automatici e quasi nessuno accettava bancomat, quindi ho messo 3 volte € 20 e solo una volta ho fatto il pieno.
Durante una delle 4 soste ho approfittato per…
Una sosta per togliere l’imbottitura alla giacca. Un paio per girare la cartina.
Consumi personali: 5 barrette/snack, un caffè, mezzo litro d’acqua, una Red Bull da 20 cc.
Da Matera a Matera la moto ha consumato litri 66,68 in km 849 (ho fatto il pieno a 2 km dalla partenza), per una media di km/l 12,74 (ho usato spesso marce basse, per me: 3^ o 4^, su 5; e qualche tirata oltre i 130 km/h).
Inconvenienti alla moto nessuno, tranne un leggero fischio al freno posteriore.
Inconvenienti al pilota: leggero indolenzimento alle braccia (soprattutto il destro durante il giro) e molto stanco dopo aver finito il giro.
 
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view post Posted on 28/5/2013, 18:40
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E' un report particolare questo. Sarà una giornata particolare. :)
L'obiettivo è arrivare a Matera e partecipare alla Lucania Endurance, un giro organizzato da un gruppo di amici per percorrere 1.000 km di curve in una regione, la Basilicata.
Conosco le strade di questa regione. Sarà molto difficile (per me praticamente impossibile), percorrere 1.000 km di queste strade in un tempo così limitato.
I km previsti dal percorso in effetti sono "solo" 958, ma, anche così, si tratterrebbe di mantenere una media di 80 km/h, soste comprese. conoscendo quelle strade, non mi faccio molte illusioni.
Voglio comunque percorrere il maggior numero di km possibile, restando nelle 12 ore (o sforandole di poco). Comunque sarà interessante.
La partenza è alle 8 a Matera, ma è meglio arrivare una mezzora prima, per i preparativi; quindi sveglia molto presto e parto da casa alle 5.30. Due ore e arrivo a Matera (176 km).
Ci sono già alcune moto, qualcun'altra arriva dopo: siamo circa 15 motociclisti.
Approfitto di questi pochi minuti per una colazione al bar e fare il pieno alla moto, per guadagnare tempo. La mia strategia è infatti semplice: oltre infatti a guidare il più veloce possibile (compatibilmente alla sicurezza, ai limiti della moto e... del pilota), intendo fermarmi il meno possibile. Teoricamente basterebbero 3 soste per il pieno, ma, vista la giornata festiva e la conseguente penuria di distributori aperti (e solo pochi di quelli aperti consentono di fare il pieno, poichè non accettano il bancomat), temo che le soste saranno di più.
Per me ho già preparato alcune barrette/snack, dell'acqua e una Red Bull in fresco; tutto questo sempre per ridurre le soste al minimo.
La maggior parte delle moto sono decisamente sportive e sportivo è anche l'abbigliamento dei piloti (abbondano le tute di pelle).
Temperatura fresca; ora c'è il sole, ma si prevede pioggia nella parte occidentale della regione (verso la Campania). Mi sono vestito in modo da ridurre al minmo le soste in caso di cambiamente del tempo. Quindi la tuta da moto (che è già impermeabile) con i tre strati (imbottitura, traforato con protezioni, impermeabile esterno); sotto una maglietta a maniche corte (di più avrei troppo caldo); in questo moto se la temperatura aumenta, mi basterà togliere l'imbottitura della giacca (meno di un minuto); improbabile, viste le previsioni, che tolga anche lo strato esterno. I pantaloni sono con i soliti due strati (esterno impermeabile) e prevedo di restare così per tutto il giro.
Ho già memorizzato il percorso sul mio gps, in modo da non sbagliare strada (e non perdere tempo: è sempre questo l'obiettivo); l'ho anche riportato su una dettagliata cartina al 200.000, e, per avere una visione d'insieme, anche su una cartina a scala maggiore, dalla quale posso ricavare in un attimo a che punto sono del percorso, per decidere eventuali tagli quando (verso la fine del giro) capirò che non riuscirò a completare tutto.
Mantengo acceso anche lo Spot, in modo che tutti possano seguire il mio percorso in diretta.
Foto prima della partenza.
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jpg

Sono le 8, ma alcuni ancora non sono pronti. Non perdo tempo: chiedo se posso e parto.
Sono le 8.01: la Lucania Endurance è iniziata! :)
 
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view post Posted on 28/5/2013, 19:38
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Marcello hai fatto video?
 
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view post Posted on 28/5/2013, 19:40
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CITAZIONE (toti66 @ 28/5/2013, 20:38) 
Marcello hai fatto video?

No, nulla, non c'era il tempo. E non mi andava di indossare la GoPro per 12 ore tenendo quei ritmi. ;)
 
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view post Posted on 28/5/2013, 20:22
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Subito fuori Matera!
Il traffico della domenica mattina già mi rallenta.
Sul gps non ho potuto caricare tutti i 960 km previsti in un unico percorso: troppe curve e punti, non lo regge. L'ho quindi separato in tre pezzi.
Quindi non posso visualizzare l'utile informazione dell'ora prevista di arrivo. Allora, per regolarmi, visualizzo la media totale (soste comprese). Per raggiungere l'obiettivo del percorso completo di 958 km in 12 ore dovrei mantenere la media di 80 km/h. Se la media visualizzata è 80, sono in orario; se superiore, in anticipo; se inferiore, in ritardo.
Ovviamente visualizzo anche i km fatti.
Dicevo, cerco di uscire subito da Matera; infatti la media precipita; in un percorso del genere, l'importante è ridurre al minimo i tempi morti.
Guadagno l'uscita dalla città, guidato con precisione dal gps.
Non vedo ancora le altre moto negli specchietti: probabilmente hanno tardato qualche minuto a partire, oppure... la Gold Wing è incredibilmente agile nel traffico! :D
Mi godo questi minuti in cui sono "primo"; so che non durerà. :)
Appena 10 km (e 10 minuti: media pessima di 60 km/h) e trovo una deviazione (poco fuori Matera)!
Questa non ci voleva! Le indicazioni non sono chiare. Probabilmente chi è del posto la conosce, ma io sono colto di sorpresa e, anche con l'aiuto del gps, ho qualche esitazione a trovare la strada alternativa.
Perdo 3 minuti per superare l'intoppo e la media precipita a 49 km/h (ricordo che l'obiettivo è tenere gli 80... almeno ci provo :unsure: ).
Continuo verso ovest, supero il fiume Bradano e risalgo la valle del Torrente Billoso, fino a raggiungere la strada n. 7, la mitica via Appia, poco dopo Grassano.
La strada corre tortuosa, sul crinale tra due valli: quella del citato Billoso e quella del Basento, lungo il quale scorre la strada Basentana, verso asse portante della viabilità lucana, imperniata spesso su scorrevoli strade di fondovalle, lungo i principali fiumi che scorrono da ovest verso est.
Invece io ora sono su una delle numerose strade che corrono (per modo di dire :D ) lungo il crinale tra due valli: tortuosa in modo indescrivibile; praticamente non c'è un rettilineo di nemmeno un km e ho difficoltà a tenere medie elevate.
In compenso il tempo è discreto; non piove e spesso c'è il sole. :)
Improvvisamente sento dei rombi di motore alle mie spalle: sono i primi che, inevitabilmente, mi superano. Non provo nemmeno a star loro dietro: ognuno ha il suo ritmo; il mio è questo. Sono 4 moto: procedono in gruppo. Mi pare un errore; credo che, in un percorso del genere, motivi di sicurezza e di ritmo consiglino di viaggiare isolati. Ma ognuno fa le sue scelte.
La strada è nelle classiche condizioni lucane; asfalto sufficiente, ma ogni tanto qualche frana, che rendono l'asfalto insidioso. Generalmente sono segnalate, ma non sempre; qui ancora poche, ma so che più avanti... sarà peggio.
Si sale di quota e supero il paese di Tricarico (quota m 698) e mi avvicno al primo valico della giornata: il Valico Tre Cancelli (m 900); è il confine tra la provincia di Matera e quella di Potenza.
Poco dopo, un altro valico, quello di Cupolicchio (m 1.028).
E' passata esattamente un'ora dalla partenza; ho percorso 71 km. Il conto della media è facile. :rolleyes:
Mi rendo conto (anche se è una conferma) che, su queste strade, per me anche riuscire a mantenere i 70 km/h sarebbe un ottimo risultato.
 
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view post Posted on 28/5/2013, 21:05
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Dopo il valico la strada scende solo per un po', per quindi risalire fino a m 922 (non ricordo il nome).
Sto per abbandonare la strada n. 7 e una ripida discesa mi porta alla strada del fondovalle, la Basentana, a circa m 600.
Solo pochi km di superstrada, in cui finalmente supero i 120 km/h; ma questo non cambia la mia media, che è ormai fissa ai 70 km/h (pochi km ad alta velocità non cambiano quasi nulla).
Poco prima del capoluogo regionale, Potenza, devio verso nord, lungo la strada n. 658. E' una strada a 2 corsie, ma nuova e costruita con criteri moderni. UIna delle poche velcoi di questo percorso.
Mi tengo quasi sempre oltre i 100 km/h, con punte di 158. Traffico scarso.
Quando lascio questa strada, presso Rionero in Vulture, la media è salita a 78 km/h, nonostante una brevissima sosta per togliere l'imbottitura della giacca: infatti, anche se non fa caldo (per tutto il percorso si terrà tra i 7 e i 20°) , la temperatura è un po' risalita e preferisco alleggerirmi, prima di accaldarmi. Ne approfitto per bere un po'.
Da Rionero in Vulture comincia una strada paesaggisticamente molto bella, sulle pendici meridionali del monte Vulture, un antico vulcano (m 1.326), i cui crateri formano i due laghi di Monticchio, molto belli, immersi nel verde.
Pattuglia dei Carabinieri con posto di blocco, mitra in spalla; ma andavo piano. Saluto. :)
Costeggio la sponda ovest del lago occidentale e inizio la discesa verso la valle dell'Ofanto, che segna il confine con la Campania.
Mi supera un'altra moto del gruppo.
Il cielo si copre e ogni tanto piove. Ma la cosa più fastidiosa è il forte vento, che soffia incessante praticamente dalla partenza.
2 ore dalla partenza, km 151, media km/h 76. Ma adesso viene il peggio. :rolleyes:
 
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Dragokappa
view post Posted on 28/5/2013, 21:19




Però...avvincente il racconto, quasi quasi il prossimo anno partecipo anch'io ;)
 
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view post Posted on 28/5/2013, 21:49
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La strada corre lungo la valle dell'Ofanto: sull'altra riva, la Campania.
Ho notato pochissimi distributori con l'automatico; di aperti col personale meno ancora.
In base alla mia esperienza, difficilmente qui funzionerà il bancomat, quindi decido, prudenzialmente, di fermarmi e di mettere 20 euro di benzina nel serbatoio. Dopo 170 km a questi ritmi (e marce basse quando vado piano) avrò sicuramente consumato abbastanza benzina per non sprecare il resto dei 20 euro (circa 11 litri). :D
Devio verso sud e comincia la salita verso Pescopagano (m 954), lungo una strada tutte curve. Castelgrande (m 950), Muro Lucano (m 600), poi giù fino alla fiumara di Muro.
3 ore, km 211, km/h 70. Ovviamente la media è calata (solo 60 km nell'ultima ora).

Quindi di nuovo su, fino al valico del Marmo (m 920), dove prendo per pochi km l'autostrada che proviene da Salerno, diretto verso Potenza.
Che però non raggiungo; infatti, dopo appena 12 km (appena il tempo di vedere il tachimetro raggiungere i 140 km/h), lascio l'autostrada, per una delle strade più tortuose del percorso. La nuova strada (la n. 95) corre veloce sotto di me; io invece sono qui, a inerpicarmi tra le montagne, su e giù per valli secondarie, lungo un itinerario praticamente deserto (e lo credo: chi vuoi che passi di qui, con la strada nuova a pochi km! :D ). Solo un pazzo poteva disegnare il percroso del giro su questa strada. Un pazzo o... un motociclista. :)
Bellissimo.
Bello ma, devo fare attenzione. La strada (non solo questa) è costellata di frane, spesso non segnalate.
Semplicemente ogni tanto un pezzo di strada... se ne va. E si creano, quindi, forti dislivelli, pericolosissimi, soprattuto per le moto.
In uno di questi dislivelli, l'episodio più pericoloso, per me, di tutto il giro.
Non ho rallentato abbastanza e mi accorgo della frana e relativo dislivello all'ultimo momento.
E' un attimo: la moto, questa quasi mezza tonnellata di moto, di ferro, plastica e... benzina, si solleva. Il colpo, pur se attutito dalle sospensioni, è durissimo. Sento le ruote, entrambe le ruote, sollevarsi dal terreno.
Pochi attimi, ma lunghissimi. Mi preparo alla ricaduta. Tocca prima la ruota posteriore e la moto si scompone un po'. Sento che si piega, ma non troppo; il nuovo ammortizzatore posteriore (quello a molla) fa il suo dovere, e anche quello a gas regge il colpo. Poi cado con l'anteriore e qui probabilmente le nuove forcelle fanno il miracolo; credo che con le vecchie sarei caduto, non riuscendo a controllare la moto.
Si scompone, dicevo, ma riesco a riportarla dritta e, per fortuna, non cado e proseguo.
Non mi fermo nemmeno, meglio continuare; più attenzione, ma continuare. :rolleyes:
Tito (m 650), Satriano di Lucania (m 653), Brienza (m 713). Qui raggiungo una strada più veloce e, poco prima di Marsico Nuovo, le...
4 ore dalla partenza, km 274, media km/h 68.
Sono a un terzo del tempo totale e meno del 30% dei km da fare. :rolleyes:

CITAZIONE (Dragokappa @ 28/5/2013, 22:19) 
Però...avvincente il racconto, quasi quasi il prossimo anno partecipo anch'io ;)

Grazie Drago; cerco di sopperire alla mancanza di foto (per ovvi motivi, non ne ho scattata nessuna durante il giro) con le parole, rendendo almeno l'atmosfera. :)

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 11:05
 
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Il racconto ha ritmo serrato ed è coinvolgente, rende partecipi della tensione per la "prestazione" e dello spirito dell'endurance: bisogna andare andare andare e non perdere tempo biker
 
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view post Posted on 29/5/2013, 17:15
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Non a tutti però è andata bene come a me.
Non ricordo il punto esatto (mi sembra in uno degli ultimi tratti tortuosi della strada che scende presso Brienza), ma ad un certo punto vedo un triangolo a bordo strada, subito prima di una curva.
Rallento e poco dopo noto diverse moto ferme al lato della strada; sono del nostro gruppo. Vedo anche due auto ferme, sull’altro lato della strada.
Sono presenti dei carabinieri. Rallento e chiedo ad uno dei motociclisti cosa è stato: un incidente, che ha coinvolto una delle nostre moto.
Chiedo se serve qualcosa, ma mi fanno cenno di proseguire. In effetti c’è già abbastanza gente (e veicoli) ferma a bordo strada: meglio non intasarla ancora, col rischio di altri incidenti (la strada è stretta).
Proseguo. Ricostruirò dopo cosa è avvenuto. Un GS1200 si è trovato di fronte, in curva, un’auto che saliva stringendo la curva, invadendo quindi la corsia della moto. La moto ha evitato il frontale, ma si è scontrata con l’auto sul fianco. Danni alla fiancata sinistra dell’auto, alla moto (danneggiato il cilindro sinistro), motociclista con piccola frattura al bacino, 2 ematomi frontali e contusioni varie al fianco sinistro.
Ma quando capiranno (le auto in particolare, ma ovviamente vale per tutti) che non si deve superare la linea di mezzeria?! Molti lo fanno, pensando che “tanto non c’è nessuno”; poi, quando invece qualcuno c’è, non fanno in tempo a rientrare e avviene l’incidente.
In questo giro ho visto numerose auto tagliare le curve. Basta trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e può capitare a ognuno di noi. Certo, anche qualche motociclista taglia le curve, ma io oggi ho visto molte auto farlo; e, se capita l’incidente, quasi sempre è il motociclista ad avere la peggio. Noi rischiamo la vita, loro quasi sempre solo dei danni all’auto.
Proseguo. Vedo un distributore automatico, come al solito non accetta il bancomat e, per la seconda volta, faccio 20 euro di benzina. Ne approfitto per mangiare altri due snack e bere dell’acqua. La Red Bull no, non ne sento la necessità, me la riservo per fine pomeriggio/inizio serata, quando forse sentirò un po’ la stanchezza.
Durante la sosta un paio di moto (dei nostri) mi superano.
Riprendo la marcia. Piove, ma non forte. E' sempre abbastanza fresco, ma non serve l'imbottitura della giacca. La cosa più fastidiosa è il vento forte, presente quasi dalla partenza. Ora sono su una strada più tranquilla e principale e la media sale un po’, ma molto lentamente. Supero (con una breve galleria: qui il percorso del giro ci concede di prendere la strada nuova e non vecchia :D) lo spartiacque tra versante tirrenico e ionico (presso Marsico Nuovo) e qui comincia la strada del fondovalle dell’Agri, che arriva fino alla costa ionica. Ma io l’abbandono molto prima; infatti dopo pochi km nuova deviazione, verso sud.
Questa strada è decisamente secondaria; una di quelle strade che sembrano non collegare nulla; le migliori per la moto. Traffico inesistente, un’infinità di curve; piuttosto stretta e malmessa, ma nulla di impossibile. Alla mia sinistra il Monte Sirino (m 2.005).
La strada sale fino a m 1.174. Nessun paese o edificio; solo natura intorno a me.
5 ore dalla partenza, km 340, media km/h 68.

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 21:07
 
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Dopo 23 km di nulla supero l’autostrada (la “mitica” Salerno-Reggio Calabria) e arrivo a Lagonegro (m 666).
Attraverso il paese e continuo verso sud, valicando la catena costiera che mi divide dal Tirreno.
La strada migliora (ma sempre tortuosa).
E’ un bel guidare; la moto va benissimo, sento solo un leggero fischio quando freno col pedale (che aziona il disco posteriore e uno dei pistoncini di un disco anteriore).
Gli ultimi km mi permettono di godere di una vista spettacolare; dall’alto delle montagne (sono a soli m 600, ma vicinissimo al mare) la vista spazia sul Mar Tirreno e la magnifica baia di Sapri. L’azzurro del cielo (ora non piove più) e soprattutto il blu intenso del mare. In pochi km arrivo a Sapri (piccola deviazione extra-Lucania, siamo infatti in Campania) e percorro la litoranea verso sud.
Si tratta del breve tratto (km 24) in cui la Basilicata si affaccia sul Mar Tirreno. Il centro della costa è la località di Maratea, pochi km all’interno, e la sua marina.
E’ una costa molto bella: rocciosa, frastagliata. Adesso poi, fuori stagione, non c’è nemmeno affollamento (è una zona turistica, quindi una delle poche della Basilicata dove si può trovare traffico).
Comunque certo c’è più traffico qui che pochi minuti fa sulle montagne! Qualche auto, sulla curvosa litoranea, mi rallenta un po’. Basta scalare una marcia e le auto sono dietro.
L’alto Cristo di Maratea, in alto sulla montagna alla mia sinistra, benedice con le mani alzate. Speriamo di non avere nessun problema nel resto del giro.
6 ore dalla partenza, km 394, media km/h 66 (è un po' calata).
Sono a metà (come tempo) del giro e ho percorso solo il 41% dei km programmati. :rolleyes:

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 21:09
 
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view post Posted on 29/5/2013, 18:07
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Arrivo alla fine del tratto costiero Lucano, al confine con la Calabria. Ho percorso tutta la Basilicata da nord a sud, dal Monte Vulture e i laghi di Monticchio, fino a qui, sul Tirreno. Un itinerario splendido. :)
Ora punto a est, lungo un percorso, tortuoso anche questo, che mi porterà fino all’altro mare lucano, lo Ionio.
La strada si dirige verso l’interno, salendo di quota, prima dolcemente, lungo la fiumara di Castrocucco (che segna il confine con la Calabria), e poi bruscamente, con il solito tracciato tortuoso, fino ad arrivare a Lauria (m 430), attraversando la catena costiera.
Per la terza volta, metto 20 euro di benzina (anche qui niente bancomat). Stavolta però 20 euro (i soliti circa 11 litri) corrispondono esattamente al pieno. Questo mi permette di verificare il consumo da Matera a qui: km/l 12,52 (ho consumato l 33,71 in 422 km). Prevedibile, viste le marce basse usate spesso nei tratti lenti e le alte velocità raggiunte in quelli veloci. Del resto non è certo una gara di bassi consumi (il mio consumo medio è 14,08). Mangio un altro snack.
Riattraverso la Salerno-Reggio (già superata pochi km a nord) e mi inoltro verso l’interno. Sono ormai alle pendici del Pollino (m 2.267), il grande massiccio montuoso, posto tra Basilicata e Calabria.
E’ un parco nazionale, spesso immerso nel verde della foresta. Per fortuna il tempo regge e riesco ad apprezzare l’ambiente e la strada, ovviamente sempre tortuosa.
Scatta la settima ora:
7 ore dalla partenza, km 440, media totale km/h 63 (è calata ancora: di più su queste strade non riesco a fare).

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 21:10
 
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view post Posted on 29/5/2013, 18:49
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Castelluccio (m 750), Rotonda (m 580), sempre sul versante settentrionale del Pollino. Ho percorso questa strada qualche volta, anni fa; ricordo che è molto lenta. Pochi km in linea d’aria (11) mi separano da Viggianello (m 549) e San Severino Lucano (m 774), ma la strada è lunga km 32, percorsi in 45' (media km/h 42). E la media totale scende ancora. Breve sosta per un caffè, in un paesino tra le montagne; anche per questo la media è calata: senza quei 5' di sosta-caffè, avrei comunque tenuto una media (in quei 32 km), di 48 km/h, quindi piuttosto bassa.
Proprio a San Severino Lucano, scatta un'altra ora:
8 ore dalla partenza, km 487, media totale km/h 61. Ormai è certo che non potrò completare il percorso nel tempo stabilito.

Dopo San Severino Lucano la strada migliora e raggiungo la Sinnica (la fondovalle del fiume Sinni), che percorro (a velocità “allegra”) fino al lago artificiale di Monte Cotugno (la più grande diga in terra battuta d’Europa: lunga m 1.850, alta 60, larga alla base 260).
All’inizio del lago, nuova deviazione, verso sud, e attraverso il crinale del massiccio del Pollino, arrivando sul versante calabrese.
Mentre scendo verso lo Ionio (lungo la Fiumara del fiume Ferro), scatta un'altra ora:
9 ore, km 549, media 61.

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 21:11
 
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view post Posted on 29/5/2013, 19:36
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Raggiungo il Mar Ionio, presso Roseto Capo Spulico.
Meglio fare il punto dalla situazione (ovviamente lo faccio mentre guido, non c’è il tempo di fermarsi). Ho percorso km 575 in h 9.15, alla media di km/h 62. Stimo che, per completare i previsti 958 km, avrei bisogno di almeno 2 ore in più (rispetto alle 12 previste). Non voglio rientrare a Matera alle 22 (al buio, su queste strade), anche tenendo conto che poi ho altre due ore per rientrare a casa.
Decido quindi di ridurre il percorso, tagliando (dopo Potenza) la deviazione prevista verso le Dolomiti Lucane (Accettura, Stigliano e poi Pisticci); da Ferrandina (raggiunta da ovest dalla Basentana) riprenderò il percorso previsto fino a Matera. Stimo di percorrere in questo modo 110 km in meno, risparmiando quasi 2 ore e arrivando a Matera alle 20.30 (un’ora “accettabile”).
Per ora comunque continuo col percorso originario, lungo la litoranea e, poco prima di Policoro, torno all’interno, percorrendo la Sinnica. La strada sarebbe molto veloce, ma non eccedo, perché mi ricordo alcuni autovelox in questa zona (uno dei pochissimi presi nella mia vita, ma non ho mai perso punti).
Eccolo qui, il ####### è ancora qui, dove l’ho incontrato alcuni anni fa, anche se probabilmente funziona solo nella direzione opposta alla mia attuale.
Comincio a sentire un certo indolenzimento delle braccia, soprattutto il destro, non abituato a manovrare la manopola dell’acceleratore per tanto tempo (normalmente uso il cruise). A volte metto il cruise per riposare un po’ il braccio.
Vedo un distributore aperto e non perdo l’occasione. Vado al self service, ma non è provvisto di Bancomat; però c’è il personale (che può darmi il resto) e quindi riesco a fare il pieno (25 euro = l 13,97).
Bene, ora stimo di avere abbastanza benzina per arrivare fino a Matera; niente più soste, sfruttiamo il tempo che mi resta. E’ il momento della Red Bull, la corsa finale: è ancora fresca (era in una borsa termica).
Riparto e scatta la decima ora:
10 ore dalla partenza, km 623, media 62 km/h.

Edited by Gold Wing - 29/5/2013, 21:11
 
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