Posts written by Vladislav4283

Tra stasera e domani mi spulcio un po' il sito che indichi. Grazie

Cosa mi interessa vedere è difficile da dire, non sapendo bene tra cosa posso scegliere. Magari il sito di cui sopra mi aiuterà a farmi un'idea. Solo oggi ho avuto conferma che andrò, e inizio ora ad interessarmi.

Sicuramente percorsi stradali, da percorrere in Harley con andatura rilassata

Mi unisco a questa discussione chiedendo consigli.
Sarò in Sardegna per un paio di settimane, a cavallo tra agosto e settembre.
Farò base a Cala Gonone.

Quel che vi chiedo sono due cose separate:

1. Durante la mia permanenza avrò un buon numero di mezze giornate libere. Mi indicate qualche bel percorso da fare con arrivo e partenza da Cala Gonone, della durata di qualche ora?

2. A fine periodo avrò due giornate piene da dedicare alla visita della Sardegna in moto (partenza Cala Gonone, arrivo Olbia). Secondo voi che cosa si può fare?
Vi lascio carta bianca, la mia esperienza di Sardegna è nulla in moto e quasi nulla in generale.

Vorrei percorrere belle strade, in bei paesaggi. Qualche sosta in qualche punto di interesse è apprezzata, ma non ho interesse a fermarmi le ore al mare.

Grazie mille in anticipo a chiunque mi voglia dare il suo consiglio.

PS: se in quel periodo qualche sardo è in zona e vuol farsi un giretto, o anche solo una birra, ci si può organizzare

Ho scritto stamattina una email al campeggio, chiedendo se fosse possibile avere una camera anziché la piazzola per la tenda.
Al momento nessuna risposta, al più se domattina ancora non sento niente provo a telefonare.

A meno di grossi imprevisti, cerco di farmi trovare anche io al distributore di Antonio tra le 17 e le 17:30

Sarà fatto. Grazie

Scusatemi, ero convinto di stare in tenda e quindi non ho seguito tutto il meccanismo delle camere.
Ma, viste le previsioni... Voi che avete capito i meccanismi, mi sapete dire se c'è la possibilità di una camera, o posto letto?
(in caso di stanza condivisa, possibile che russo)

Avete già detto più o meno tutto, sparso tra un post e l'altro.
Il modo più sicuro è:
-sezione più spessa possibile (cosa che in una condizione normale fa a pugni con la trasportabilità)
- chiusura a chiave, non a combinazione
- legare al telaio della bici, non alle ruote
-legare a un palo se possibile (ovviamente non a un paletto alto un metro, che basta sollevare tutto e sfilarla. Ho visto anche questo).

Fatto questo si è fatto il possibile, il resto è destino.

Non sono d'accordo per il telo di copertura: a mio parere attira di più l'attenzione una bici/moto coperta che una lasciata scoperta in mezzo alle altre. Porta a pensare subito alla prima occhiata "l'ha coperta, ha qualcosa da proteggere".
Ovviamente questo non vale per Goldwing o simili che restano ben appariscenti in ogni caso, ma per la bici credo sia meglio "mimetizzarla tra le altre"

Io non ho problemi, sono in ferie tutto il venerdì, sono dei vostri.
Se piove invece parto tardi, monto la tenda e mi piazzo in bar a bere e piangere tutta sera.

Quindi porto un borsone di rucola da distribuire come gadget ai partecipanti al posto dei cartigli?

Secondo me è meglio telefonare a qualche struttura in zona e chiedere.
Io, quando è capitato, la strada per Campo Imperatore ad aprile l'ho sempre trovata chiusa

Molto bello il cartiglio, e si potrebbero fare anche le targhette degli anni passati, per non perdersi nulla.
Per me è un'idea splendida

Immagino che sia più facile che l'ACI risponda al TCS che non a noi pirla qualunque italiani.
In ogni caso, è un problema di cui si occupano loro.

A me, da quello che ti hanno scritto, sembra che facciano capire che si tratta di un pro forma che solitamente non crea difficoltà.

L'unico svantaggio sembra essere dover inviare effettivamente il valore della moto (ma a quanto ho capito avresti dovuto farlo comunque, e in maniera molto più contorta e con tempi lunghi).

Per contro: procedura semplice, tempi brevi, costi più bassi, una sola pratica, nessuna ricerca di fideiussioni

Nel caso specifico hanno utilizzato l'inglese.
Immagino che fosse perché in italiano non era possibile (non è che sia diffusissimo l'italiano in Svizzera, fuori da Ticino e Grigioni), e quindi l'inglese fosse l'unica lingua più o meno comprensibile da entrambe le parti

Ciao a tutti.

Marcello mi diceva di essere interessato all'eventuale ottenimento del Carnet de Passages tramite il TCS svizzero, anziché tramite l'ACI italiana (nel suo caso per evitare i problemi di validità del carnet in Egitto).
Ricordavo che un amico l'hanno scorso avesse utilizzato questa possibilità con successo, gli ho chiesto quindi lumi.
Scrivo qui le informazioni che mi ha dato, che credo possano essere di interesse generale. Chiaramente non mi assumo responsabilità in caso di informazioni inesatte, ma si tratta di una persona affidabile.

Riassumendo, il TCS propone il servizio di rilascio del Carnet anche ai non residenti in Svizzera (anche moto immatricolate in Italia, senza problemi).
A differenza dell'ACI, non richiede una fideiussione, ma un bonifico del valore della moto (con un valore minimo), su un deposito, che poi sarà restituito alla restituzione del Carnet con i timbri corretti.
Il costo del servizio è di 300 euro + spese varie.
Fatto il bonifico, l'esperienza del mio amico è stata il ricevimento del Carnet tramite posta in una decina di giorni. Al termine del viaggio, rispedito il Carnet al TCS tramite corriere, ancora una decina di giorni per riavere la cifra depositata.

Mi è stata descritta come una procedura semplice e ben funzionante, senza nessun problema né intoppo.
Mi ha detto anche che se si hanno dubbi specifici, scrivendo in inglese all'indirizzo email [email protected] , rispondono con estrema disponibilità.

Per l'Egitto nessun problema, si alza soltanto un po' il minimo del deposito (da 3000 a 5000 franchi svizzeri)

Tutti i dettagli specifici, e il modulo per richiedere il Carnet, li trovate qui (purtroppo in inglese, in italiano ho trovato solo la versione per i soci TCS, con regole parzialmente diverse):

https://www.tcs.ch/mam/Digital-Media/PDF/I...Switzerland.pdf

Sono stato all'Agnellotreffen l'anno scorso.
È certamente molto meno estremo dell'elefante: più vicino a casa, senza il Brennero da attraversare, e comunque sei in un paese, se ti vuoi scaldare quando ti svegli vai a piedi al bar a farti una cioccolata.

Per quanto mi riguarda questo tipo di cose sono esperienze da fare in compagnia, per il gusto di condividere la cosa tra amici, senza necessità di andarci ogni anno o di forzarsi per farlo. Io ho sperimentato sia l'elefante che l'agnello e mi sono divertito un sacco, quindi perché mai avrei dovuto evitare?

In senso generale, sono fermamente convinto che ognuno possa scegliere cosa fare e perché farlo, ed ogni scelta sia degna di pari rispetto,anche se magari non è quello che sceglieremmo di fare noi

Salvo imprevisti,
da venerdì a domenica, in tenda, cena normale

Incollo anche qui quanto ho scritto sul topic dell'Harley elettrica. Forse questa è la sezione più adatta.

Io credo che il motore elettrico sia ancora a uno stadio di sviluppo troppo arretrato perché convenga a un utente generico medio (mezzi troppo costosi, autonomie troppo basse, tempi di ricarica troppo lunghi, colonnine di ricarica troppo rare).
Per proseguire lo sviluppo fino a una situazione valida per tutti servono soldi, tanti soldi.

A mio parere il prossimo passo dovrebbe essere l'introduzione (tramite importanti agevolazioni) dell'elettrico in enti e aziende, per utilizzi particolari che non risentano dei difetti di cui sopra.
Per esempio veicoli elettrici potrebbero essere utilizzati per il car sharing cittadino, o acquistati da grandi aziende per costituire una parte di flotta aziendale da riservare a tragitti brevi.

La diffusione in questi ambiti permetterà allo sviluppo di progredire man mano fino a uno stadio conveniente per il cittadino comune.

Credo che tutto questo processo debba avvenire a livello di autoveicoli e mezzi commerciali. Le moto, essendo comparto di nicchia e fondamentalmente di sfizio, potranno beneficiare solo di un motore elettrico già "maturo", derivato dalle auto.

Credo che attuali moto elettriche siano soltanto esercizi di stile e manovre pubblicitarie (condivisibilissime), senza possibilità di una reale diffusione.

PS: chiaramente una Harley elettrica non è pensata per piacere ai fan storici della casa, ma per raggiungere eventualmente una nuova categoria di clienti (ma soprattutto, ripeto, per pubblicità al marchio)